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I cinema di Milano
Una passeggiata da Castello Sforzesco fino a Corso Vittorio Emanuele II alla ricerca dei primi cinematografi milanesi
Milano ha abbracciato fin da subito la novità introdotta dalla settima arte.
Dalla prima presentazione milanese il 29 marzo 1896 (pochi mesi dopo la prima presentazione a Parigi il 28 dicembre 1895), i teatri si trasformano, si attrezzano con un grande telone e affiancano una nuova programmazione a quella già esistente. Dove si trovavano i primi cinematografi? Con una passeggiata nel cuore della città, andremo alla ricerca di questi pezzi di storia milanese.
Partendo dal Castello Sforzesco, senza andare troppo lontano, ne troviamo già uno: il Caffè Concerto Eden. Ora non esiste più ma è facile riconoscerlo dalla pensilina in ferro battuto in stile Liberty dell’artista lodigiano Alessandro Mazzucotelli che ancora ne caratterizza la facciata. Diventerà nel 1932 Cineteatro Eden ed alternerà spettacoli teatrali a proiezioni cinematografiche.
I primi cinematografi nascono all’interno dei teatri e a pochi passi da largo Cairoli troviamo un teatro che un poco alla volta si trasformerà per offrire il nuovo intrattenimento: il Teatro dal Verme. L’edifico, voluto dal conte Francesco dal Verme, che non sopportava più la presenza di un altro teatro in cui si svolgevano spettacoli equestri, all’inizio degli anni ’10 del novecento presenta occasionalmente delle proiezioni cinematografiche. Dopo la Seconda Guerra Mondiale diventerà un cinema di prima visione.
I cinematografi occupavano anche luoghi insoliti come il cinema Dante, che, nonostante il nome, si nascondeva in via Camperio. All’interno di un antico convento benedettino, ormai trasformato in magazzino, venne ricavata una sala per le proiezioni. Ora non solo non esiste più il cinema, anche l’edificio è stato abbattuto ma non completamente: sopravvive ancora la facciata dell’ ex convento spostata in via Giulini.
Arrivati in piazza Duomo facciamo una piccola deviazione in via Cesare da Cantù, alla ricerca del primo vero cinema milanese, il primo edificio costruito per le proiezioni cinematografiche: la Sala Edison. Inaugurata nel 1904, come riscaldamento utilizzava una grande stufa e, durante l’inverno, molti operai acquistavano il biglietto solo per poter riscaldare il pranzo e mangiare al caldo. Che uso bizzarro per una sala che quando chiuderà diventerà una delle gastronomie più note di Milano.
Lungo Corso Vittorio Emanuele II troviamo la storia dell’attività cinematografica milanese. Teatri che si trasformano in cinematografi, cinema che vengono abbattuti e ricostruiti più moderni, a volte mantenendo tenendo lo stesso nome ma ricostruiti pochi metri più avanti.
Il Cinema Centrale oggi è un multisala che si trova in via Torino che nel 2007 ha festeggiato i 100 anni di attività. La sala infatti venne fondata nel 1907 con il nome di Mondial. Nel 1909, sotto i portici meridionali, all’inizio di corso Vittorio Emanuele II era presente un primo Cinema Centrale e sarà uno dei primi cinema a proiettare film sonori. Ironia della sorte, oggi il locale ospita una gioielleria che il nome rimanda a un noto film hollywoodiano interpretato da Audrey Hepburn e ad una famosa “colazione”.
Poco più avanti troviamo il cinema Mediolanum. Un edificio degli anni ’70 progettato dallo studio B.B.P.R., lo stesso della Torre Velasca. La sala eredita il nome da un altro cinema presente su corso vittorio Emanuele e che nel 1953 venne abbattuto per costruire la Galleria De Cristoforis. Questo primo Mediolanum nasce nel 1902 con il nome di Trianon sul luogo di un teatro storico, il Teatro Milanese, che per primo presenterà ai cittadini l’invenzione del Fratelli Lumiere. Anche di questo ne conserviamo la bella e armoniosa facciata nella vicina Piazzetta Liberty.
Non tutti i cinema, al momento della chiusura, sono stati spogliati completamente dalle proprie decorazioni interne. A metà di corso Vittorio Emanuele II incontriamo un negozio di abbigliamento spagnolo, dal nome che rimanda a una cittadina croata, che conserva ancora nell’atrio di ingresso il doppio scalone, due meravigliosi mosaici e il grande lampadario in vetro di Murano del cinema Astra. La sala, aperta nel 1941, sarà uno dei primi cinema che introdurrà l’assegnazione dei posti numerati. A metà degli anni ’50 verrà gestito dalla major americana MGM che consentirà una offerta cinematografica di alto livello oltre a una particolare cura all’arredamento della sala interna.
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Foto in copertina: Lampadario ex Cinema Astra
Testo e immagini a cura di ADRIANA DI PIETRANTONJ, guida abilitata ConfGuide-GITEC
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