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Monastero di Astino
Il monastero di Astino a Bergamo è quiete e pace: due ingredienti che trasudano ancora oggi costeggiando le colline circostanti
A circa 10 minuti dal centro cittadino, raggiungibile anche a piedi e immerso nel verde del Parco dei Colli Bergamaschi, sorge un monastero dalla storia millenaria.
Si tratta del Monastero di Astino, una gemma tornata a splendere dopo più di un secolo di declino. Meta perfetta per una gita fuori porta, vi farà tornare indietro nel tempo.
Sorto intorno al XII secolo, è stato per moltissimo tempo gestito dalla Comunità dei Monaci Vallombrosani, sempre tenuti in grande considerazione dai Bergamaschi.
Il vero punto di forza del complesso religioso, composto dal Monastero e dalla Chiesa del S. Sepolcro, sono i possedimenti terrieri nella Valle di Astino, che hanno permesso ai monaci di sopravvivere ai momenti di difficoltà e di superare con successo l'epidemia di peste.
Nel corso dei secoli il Monastero si è allargato, arrivando a controllare 2600 ettari, nella Bassa Bergamasca, a Isola, in Val Brembana e Valle Imagna.
Non solo agricoltura per i monaci, ma anche allevamento, viticultura ed estrazione di ferro, rame e argento dalle cave presenti sul territorio.
Nel corso del XVII secolo inizia il declino del monastero a causa delle pressioni della Repubblica di Venezia, che si conclude nel 1797 con la chiusura definitiva.
Solo due secoli più tardi il complesso rinasce, questa volta come ospedale psichiatrico, sotto la gestione dell'Ospedale Maggiore.
La vera rinascita del Monastero di Astino, tuttavia, risale a pochi anni fa: nel 2007 la Fondazione MIA decide di acquistare il complesso, facendolo tornare all'antico splendore e aprendolo al pubblico.