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Chiesa San Giovanni Battista a Carzano

La chiesa di San Giovanni Battista in Carzano, edificata a nord del nucleo abitato in un piccolo spiazzo sul camminamento per Sensole, sostituisce un edificio religioso del secolo XV; fu edificata nella prima metà del Settecento, un’età di grande fermento religioso e di significativa crescita economica. La facciata, arieggiante modelli barocchi, si articola in due ordini, suddivisa da una cornice marcapiano aggettante con modanatura dentellata e termina con un frontone curvilineo poggiante su una trabeazione. Le nicchie tra le coppie di lesene, tuscaniche nel primo ordine e composite nel secondo, accolgono le statue dei Santi Pietro, Paolo Giovanni Battista e Ambrogio (secolo XVIII). Interessanti sono il portale modanato, in pietra di Botticino con timpano curvilineo spezzato, e il finestrone sormontano da timpano; a sud si erge un campanile con cinque campane del 1734 ristrutturato nel 1976. L’interno si presenta a pianta centrale dalla forma quadrangolare con gli angoli smussati a creare un poligono. La nicchia sul lato breve di destra contiene il fonte battesimale e l’affresco con il Battesimo di Gesù (secolo XX). Nei lati maggiori si aprono due cappelle con archi a tutto sesto: quella a sinistra, dedicata alla Santa Croce, è dotata di un altare ligneo con un grande Crocifisso. Il vano agli inizi del Novecento ospitava l’organo del 1842 di Angelo e Aurelio Bossi, poi riposto in una stanza attigua all’edificio. La cappella di destra è dedicata alla Madonna di Lourdes: è costituita da altare ligneo marmorizzato con una statua della Vergine (secolo XX).   Il presbiterio, leggermente rialzato, accoglie l’altare seicentesco in marmo policromo a lastra unica su predella appoggiato alla parete di fondo, priva di coro; nella notevole cornice lignea è inserita la tela raffigurante la Nascita di Giovanni Battista attribuibile all’iseano Domenico Voltolini. Alle pareti sono posti i dipinti (1942) di Mario Pescatori (1904-1975) con la Sacra Famiglia e Santa Teresa del Bambin Gesù. La decorazione murale delle volte che sovrastano l’abside e l’aula è stata ricondotta a Domenico Voltolini e alla sua bottega: il catino absidale accoglie Il Battesimo di Cristo, nei pennacchi dell’aula vi sono Gedeone all’assalto dei Madianiti, Il sacrificio di Isacco, Giuditta uccide Oloferne, La morte di Sisara; nella cupola centrale all’interno di un’architettura illusionistica formata da fasci di colonne dipinte sono narrate le storie del Martirio di san Giovanni Battista e la Profezia di Isaia. La buona qualità degli interventi pittorici fa supporre la costante presenza del maestro che ha un’avviata bottega in risposta alle numerose committenze sebine. In controfacciata è affrescata la Visitazione di Maria a Elisabetta attribuibile a Bernardino Bono, pittore bresciano del ‘700 formatosi sul classicismo bolognese.   Antonio Burlotti
Chiesa San Giovanni Battista a Carzano - visitlakeiseo

Maggio nei luoghi della fede

La Badia di Ganna e il Sacro Monte di Varese tra le 12 perle di Lombardia Cristiana
Lombardia Cristiana

Castelli Mantova

Il Mincio segnò per secoli il confine di importanti possedimenti. Il paesaggio venne caratterizzato da nuovi castelli in luoghi chiave
www.mantovaducale.beniculturali.it

Wine Bike Tour 4- Arte

Il quarto bike tour percorre sia il versante retico che quello orobico della Valtellina e permette di ammirare la città e i suoi dintorni da due prospettive differenti
Wine Bike Tour 4 - Arte

Altopiano di Bossico in bici

Parcheggiamo a Lovere in Piazzale Bonomelli, ci dirigiamo verso la chiesa di San Giorgio e proseguiamo a sinistra lungo via Celeri. Dopo un breve percorso, immersi nei boschi di castagno, raggiungiamo la località Davine dove, in prossimità di una cappella votiva, si dirama il bivio che conduce alla località Carassone. La strada, a tratti in salita e a tratti pianeggiante, porta al Santuario di San Giovanni, da cui si ha una suggestiva veduta su tutto il Lago d’Iseo, la Val Cavallina e la Valle Camonica fino alle propaggini dell’Adamello. Ridiscesi al bivio precedente, svoltiamo a sinistra verso l’abitato di Bossico, eccezionale balcone naturale sul lago. Raggiunta la strada asfaltata, svoltiamo a destra e proseguiamo fino al bivio con la Santella “Madonnina degli Stéegn”. Imbocchiamo quindi la strada in discesa, tenendo la sinistra. Attraversati i prati con alcune cascine e castagni, si arriva alla storica villa “Pincio”. Dopo una breve salita iniziale, la strada diventa agevole e continua per circa 1 km su pavimentazione in selciato, per poi trasformarsi in un sentiero che attraverso il bosco conduce a Ceratello. Attraversato il centro storico, seguiamo la strada provinciale che porta a Lovere, incontrando le frazioni di Flaccanico, Qualino, Branico e Corti con scorci panoramici di incredibile bellezza. Al cimitero di Corti svoltiamo a destra in direzione di Lovere e percorriamo le vie Aria Libera e Gobetti fino alla Basilica di Santa Maria in Valvendra. Proseguendo dritti lungo via Martinoli, torniamo al punto di partenza.
Bossico in bici

Un Santo per tutti!

L'iconografia dei Santi negli affreschi della Cripta al Sacro Monte di Varese, visita guidata di un'ora

Itinerario Varese

Concedetevi una bella passeggiata nella "Città giardino" e salite piano piano fin sul monte sacro patrimonio dell'Unesco
Varese e Sacro Monte in giornata

Il rifugio Venini

Benvenuti e bentornati amici e amiche bikers, oggi sono felice di proporvi questo nuovo itinerario con lo scopo di farvi scoprire per chi non lo conoscesse un luogo incantevole con un panorama mozzafiato: il rifugio Venini.   Un meraviglioso punto panoramico tra le vette del monte Gabiga e del monte di Tremezzo. Dal rifugio e dintorni si gode una vista panoramica d’eccezione sul lago di Como e di Lugano, sul Gruppo del Rosa, sulle montagne della Valchiavenna, il Monte Disgrazia in Valmasino, il Legnone e Legnoncino la Grigna, i Corni di Canzo, San Primo, il Sasso Gordona e il monte Generoso. Collocato a 1.576 m di altitudine il rifugio Venini un tempo fu una caserma militare facente parte di un complesso sistema difensivo risalente alla Prima Guerra Mondiale la “linea difensiva Cadorna”, lungo la Linea si possono vedere ancora i ruderi delle postazioni militari di inizio 900. Come arrivare al rifugio Venini? Quando sono andato a vedere dove si trovasse ho pensato: “è sopra Como è vicino”, ma mi sbagliavo. Per arrivarci dovremo percorrere la strada Regina, che si snoda sulla sponda occidentale del lago fino ad Argegno, prenderemo le indicazioni a sinistra per la Val d’Intelvi sino a San Fedele Intelvi e poi girare decisamente a destra verso Pigra. Qui inizia la parte più impegnativa dell’itinerario, una volta superato il piccolo centro abitato di Pigra andremo ad imboccare la “Strada Militare”. Si prosegue fino al rifugio Boffalora che si trova ad un’altitudine di 1250 mt.La strada militare che va da Pigra al Rifugio Venini fu costruita a inizio del 1900 per portare i cannoni della linea Cadorna sul monte Galbiga. La linea Cadorna era un insieme di postazioni militari. Oggi la strada è un percorso tra le montagne che parte dalla Valle d'Intelvi e arriva al Monte Galbiga passando da punti in cui si vedono tutte le Alpi fino al Monte Rosa.In questi ultimi 5 Km. Dovremmo prestare particolare attenzione in quanto il fondo stradale oltre ad essere a schiena di mulo è parecchio sconnesso, inoltre manca il parapetto e la strada si restringe quindi procediamo con prudenza. Più avanti si incontra l'imponente Alpe di Lenno m.1495 ed in fine si raggiunge il Rifugio Venini m.1576, giunti in cima si apre un panorama meraviglioso.  

Santuario della Vergine Addolorata

Scopri una delle più grandi basiliche della Lombardia...
Vista dall'alto del Santuario della Beata Vergine Addolorata e del Collegio

Da Valmadrera a Pusiano

L'ottava giornata del Cammino di Sant'Agostino
da Valmadrera a Pusiano

Sulla via della storia

La Linea Cadorna a Cassano Valcuvia

Lungo la Valsassina fino a Noceno

Un interessante e ricco itinerario lungo la ciclabile della Valsassina adatta a tutti i bikers, famiglie comprese. Partiamo da Pasturo e imbocchiamo la ciclabile Barzio-Taceno, che seguiremo per una dozzina di chilometri, durante i quali avremo l'occasione di ammirare l'incantevole cascata dello Sprizzottolo, nei pressi di Introbio, l'interessante frazione di Prato San Pietro e il complesso delle ex terme di Tartavalle. Proseguiamo abbandonando la ciclopedonale e immettendoci sulla strada che in circa 6 km ci condurrà fino alla chiesetta, risalente al XIII secolo, di San Gregorio a Noceno, caratteristico borgo sulle pendici del monte Muggio. È questo l’arrivo della nostra escursione, ma non la conclusione. Occorre infatti tornare a Pasturo utilizzando il medesimo itinerario. - Ph: Klaus dell'Orto
Lungo la Valsassina fino a Noceno