Ho trovato 513 risultati per monte san giorgio

Da Bergamo alta al ponte del Chitò in Valle Imagna

Itinierario che dal cuore della città di Bergamo alta arriva nella Valle Imagna, nella quale scorre il torrente omonimo. I suoi paesaggi racchiudono diverse testimonianze con un notevole patrimonio storico e culturale, come ad esempio le chiese romaniche di Almenno San Salvatore e Almenno San Bartolomeo, sino alle viste mozzafiato che si osservano dal ponte Chitò e dal famoso ponte che balla. Il percorso circolare inizia e termina nella città di Bergamo alta. Il percorso si svolge nel Parco dei Colli di Bergamo, su strade secondarie o piste ciclopedonali.Si passa, quindi, dall'antico Lemine ed in Valle Imagna. Le strade di collegamento tra queste due parti sono molto trafficate e quindi bisogna prestare molta attenzione ai mezzi pesanti, in special modo nei pressi dei due ponti sul Brembo. ITINERARIODistanza: 35 kmDifficoltà: mediaFondo stradale: asfalto, brevi tratti di sterratoDislivello: +176 m, -176 m (Pendenza max: 34.6%, -27.1% Pendio medio: 4.9%, -4.8%)Adatto a: persone allenateTipologia di bicicletta consigliata: tutte, ma con il cambioDurata media: 2 h ca. ALCUNI PUNTI DI INTERESSE San Tomé ad Almenno San BartolomeoEsempio di architettura romanico-bergamasca la rotonda è datata alla seconda metà del XII secolo. La sua pianta è circolare ed è opera di artigiani sapienti e informati sui movimenti artistici dell'epoca.Geolocalizzazione su mappa: 45.73973, 9.59266 Chiesa di San Giorgio in Lemine ad Almenno San SalvatoreEdificio romanico a struttura basilicale a tre navate, risale al XII secolo. La chiesa fu costruita in due momenti, come è possibile notare dalla diversità dei materiali e delle tecniche utilizzate.Geolocalizzazione su mappa: 45.74606, 9.597 Ponte del Chitò a StrozzaE' un ponte in pietra calcarea molto alto e con sei arcate. Il nome di questo acquedotto deriva dall’ingegnere Chitò che lo costruì tra il 1870 e il 1880. È tra i punti più caratteristici e affascinanti della pista ciclabile. Geolocalizzazione su mappa: 45.77793, 9.58074 Dogana Veneta e ponte sospeso a Ubiale ClanezzoAntica dogana d'epoca veneta disabitata ma tutt'oggi ancora ben conservata. Il ponte fu fatto realizzare nel 1878. Anche chi giungeva a Clanezzo tramite questo ponte denominato “che balla”, era tenuto a pagare un pedaggio. Oggi è ambita meta di passeggiate.Geolocalizzazione su mappa: 45.76111, 9.60362 Parco dei Colli di BergamoIstituito nel 1977 per rispondere all'esigenza di salvaguardare e valorizzare tale territorio, questo parco racchiude bellezze sia naturali che architettoniche di grande pregio, quali ad esempio la Riserva del Giongo. Info utili: http://www.parcocollibergamo.it/ITA/Contatti/Contatti.aspGeolocalizzazione su mappa: 45.72257, 9.64869 
Da Bergamo alta al ponte del Chitò in valle Imagna

Da S. Vigilio al Colle Bastia

Panorami dalle vette alla pianura

Ossuccio

Sul Lago di Como, dove le case pastello si riflettono sull'acqua, è noto per il suo patrimonio UNESCO: il Sacro Monte
Ossuccio, Borghi Lago di Como

Bagolino

Bagolino, antico borgo medievale, meta turistica estiva ed invernale
Vista panoramica di Bagolino

Strada Verde

Questo itinerario è un percorso di eccezionale rilievo paesaggistico, con panorami mozzafiato sul lago, tra cascine, prati, pinete e borghi rurali. La partenza è a Sarnico, dove è possibile lasciare l’automobile nel parcheggio antistante il cimitero. Percorrendo la provinciale verso Bergamo, giungiamo a Villongo e svoltiamo a destra in direzione di Adrara. Sul percorso l’antica struttura rurale di Castel Merlo e poco distante dalla chiesetta romanica dedicata a S. Alessandro. Continuando sulla strada provinciale attraversiamo Adrara San Martino e Adrara San Rocco. Superato quest’ultimo centro, saliamo verso i panoramici Colli di San Fermo, luogo prediletto dagli appassionati del volo libero. Costeggiando il crinale che si sviluppa a destra, giunti al km 9, subito dopo aver attraversato un ponticello, giriamo a sinistra seguendo le indicazioni per la “Strada Verde”. Percorriamo lo sterrato (2 km per esperti con un primo tratto in gradini) fino alla chiesetta di San Faustino, poi, in fondo alla breve discesa, ritroviamo a sinistra l’asfalto. Prima del cartello dei 15 km giriamo a destra per via Cascina del Monte e, giunti al bivio, di nuovo a destra. Ancora poche pedalate e la fatica è finita. Inizia, infatti, la lunga discesa (a tratti sterrata e a tratti in asfalto) che, passando da Vigolo a Parzanica, arriva a Tavernola Bergamasca. Percorrendo la strada costiera rientriamo a Sarnico.
Strada Verde - ph: Visitlakeiseo.info

Il contado del Seprio

Pedalando alla scoperta di una zona Unesco ricca di resti di epoca longobarda
Il contado del Seprio

Bagnaria

Arroccato in posizione panoramica sul versante destro della valle, Bagnaria conserva tuttora il suo fascino di borgo medievale, con le case in pietra grigia e le vie strette e tortuose che si inerpicano sino al sagrato della chiesa romanica di San Bartolomeo. All’inizio dell’Ottocento un terremoto distrusse l’antica rocca, di cui si intravedono tuttora l’impianto quadrilatero e il basso muraglione. Da vedere: L'Osservatorio Astronomico Ca' del Monte, Palazzo Malaspina, il borgo ad impianto medioevale, la Chiesa Parrocchiale dedicata a San Bartolomeo risalente all'epoca romanica. Tipicità: Le ciliegie, le mele e in generale la frutta di Bagnaria Eventi: Sagra delle Ciliegie (seconda o terza domenica di giugno), Sagra delle Mele (seconda domenica di ottobre). Economia: Artigianato, edilizia, produzione e commercio frutta.
Bagnaria

Cernobbio

Adagiata sul Lago di Como, Cernobbio regala un’atmosfera rilassante tra il suo elegante borgo storico e le sue dimore sontuose
Cernobbio, Villa d'Este, Lago di Como

Brinzio tra strade e campi in bici

Percorso facile adattoa tutti

Le Meraviglie Sacre di Canzo

Un filo che si tende tra borgo e montagna, tra sampietrini, ciottoli di vecchie mulattiere e sassi levigati dalla Ravella.
La Basilica di Santo Stefano in centro a Canzo circondata dalle abitazioni.

Valle Brembana, montagne tutte da vivere

Meta ideale per chi vuol vivere una vacanza attiva ricca di stimoli ed emozioni

Marone

I primi abitanti di questo paese si insidiarono a metà della costa, in frazioni alte e lontane dai torrenti. Ci sono testimonianze che, in epoca romana, sorgessero insediamenti con alte mura e resti di terme, poi danneggiati nel 1906 durante la costruzione della ferrovia Iseo-Edolo. Già nel ’400 vi si lavorava la lana e così da grezzi panni si passò a coperte di maggior pregio. Un secolo dopo, per mezzo di forni fusori, ebbe inizio la lavorazione del ferro proveniente dalla Valcamonica, che veniva poi esportato via lago. In questo stesso periodo il paese visse una svolta attraverso l’utilizzo del porto, nel quale giungevano legname e carbone direttamente dai boschi che salivano fino al monte Guglielmo. Grazie alla presenza di terra follonica, l’argilla usata per la sgrassatura della lana, a fine ‘700 a Marone si confezionavano coperte e si lavoravano tele, dando lavoro a circa 90 persone. Nell’Ottocento si sviluppò di molto l’impresa della lana, soprattutto relativamente alla produzione di feltro. E ancora oggi esiste l’industria dei feltri che, abbinata allo sfruttamento dei giacimenti di dolomia, ha modificato molto il paesaggio. Da visitare San Pietro in Vinculis, la prima parrocchiale di Marone, costruita nel ‘400 su uno sperone del monte Vesto, in luogo di un castello distrutto nel ’200.Vi sono inoltre la Chiesa del cimitero di Vello, anch’essa del ’400, parrocchiale del piccolo borgo, con un campanile a bifore; e il Santuario della Madonna della Rota, situato in una gola della valle dell’Opol e costruito nel ‘500 inglobando una precedente chiesetta del ‘400. Vi si trovano anche la Parrocchiale di San Martino di Tours (consacrata nel 1754 e con un campanile datato 1874 e alto 24 metri), oltre ai ruderi della villa Romana: una preziosa testimonianza dal passato dell’antichità maronese, in località Vela, dove i resti di questo edificio romano del I secolo d.C. si estendono per circa ottanta metri con terrazze digradanti verso il lago. Infine si ricorda la chiesa di S. Eufemia del 1715, la parrocchiale di Vello: borgo molto piccolo, con un porticciolo caratteristico, situato sulla litoranea per Pisogne. Dal punto di vista morfologico e naturale, non passano inosservati il Monte Guglielmo (il più elevato monte della cerchia del Sebino con i suoi 1946 metri), per raggiungere il quale si percorre un sentiero con panorami mozzafiato, e l’itinerario dell’Antica Via Valeriana, probabilmente di origine romana: una mulattiera che ha rappresentato per millenni il passaggio obbligato verso nord e verso la Valtrompia, recuperata e riaperta nel 2002 per presentarsi oggi come un armonioso incontro tra paesaggio, arte e storia.