Il Museo d’Arte Sacra di Scaria è stato fondato con decreto vescovile del 3 maggio 1966 con la finalità di raccogliere e conservare una selezione di opere d’arte di proprietà della parrocchia di Scaria e di altri luoghi della Valle Intelvi, terra di famosi artisti che esportarono il loro genio in Italia e in Europa.

Il museo deve la sua nascita all’intraprendenza del parroco Fernando Cavadini, attento e illuminato studioso di storia e di arte locale. 

Il museo sorge all’interno di un moderno edificio costruito a fianco della magnifica chiesa di Santa Maria, che è parte integrante dell’itinerario di visita. Raccoglie le testimonianze più preziose del patrimonio artistico di proprietà della parrocchia di Scaria e opere pervenute da chiese, da privati e da enti pubblici mediante donazioni e depositi. Tra questi ultimi i più cospicui sono quelli delle parrocchie di Pellio inferiore e di Laino e del Comune Alta Valle Intelvi. Il percorso espositivo è articolato in sezioni tematiche dedicate agli artisti intelvesi Ercole Ferrata e Carlo Innocenzo Carloni, ai paramenti, alle suppellettili liturgiche e all’apparato per le Quarantore detto ‘Paradisin’. Si possono anche ammirare disegni di Diego Francesco Carloni e alcuni affreschi cinquecenteschi strappati dalla chiesa di Santa Maria e da Casa Allio a Scaria.