- Arte e Cultura
Danza in Università: omaggio a Tersicore
Sabato 21 settembre 2024: Danza in Università - Omaggio a Tersicore con la scuola T-dance e la prof. Rita Scuderi.Dopo la chiusura del Museo di Archeologia per un importante intervento di riqualificazione edilizia che l'Area tecnica dell'Università di Pavia sta attuando sul Palazzo Centrale dell'Ateneo, riprendono gli eventi organizzati dal Museo il terzo sabato del mese, questa volta nello splendido spazio del Lapidarium, allestito intorno al 1820 da Pietro Vittorio Aldini, fondatore della raccolta e da Giuseppe Marchesi, docente di Architettura e di Disegno architettonico dell'Università di Pavia, incaricato della sistemazione dell'area un tempo occupata dal Monastero del Leano. La chiesa e il monastero furono soppressi e confiscati dall'imperatore austriaco Giuseppe II che assegnò il sedime all'Ateneo nell'ambito della riforma settecentesca. Fu affidata al Marchesi la trasformazione degli edifici per un utilizzo accademico. Come ricorda la targa apposta sopra la porta di accesso da Strada Nuova, i lavori terminarono nel 1821 con la creazione di un nuovo ampio cortile suddiviso in due parti da un portico con terrazza. Nel cortile noto con vari nomi del Rettorato, del Leano, del Miliario o Archeologico, furono murati molti reperti che Pietro Vittorio Aldini, primo docente di Archeologia in Italia, andò raccogliendo in città o acquistando sul mercato antiquario, per la collezione archeologica da lui avviata con scopi didattici e scientifici. Un altro professore di Archeologia Carlo Albizzati incrementò la collezione del Lapidarium con una cinquantina di epigrafi, acquistate a Roma negli anni Trenta del Novecento e murate dal 1950 sotto i portici dello stesso cortile.Maurizio Harari in Epigrafi urbane a Pavia dell'Officina della via Appia, scrive che si tratta di lastre marmoree quadrangolari, di dimensioni variabili, ma in genere modeste, recanti dediche funerarie, alcune attribuibili all'officina lapidaria di età giulio-claudia situata presso la necropoli della via Appia a Roma. Le coreografie si ispireranno ad alcune di queste epigrafi che ricordano ad esempio il culto a Pavia di divinità come Mercurio e Iside e la celebrazione dell'imperatore Tiberio. Alcune delle epigrafi acquistate a Roma contengono lo struggente ricordo della morte di persone giovani, anche giovani spose e di bambini morti in tenera età. Si tratta di persone perlopiùdi umili origini (schiavi o liberti).L'evento intende valorizzare e far conoscere al pubblico questa sezione del Museo di Archeologia ancora poco nota.Sotto gli auspici della Musa della danza Tersicore, colei che rallegra, il Museo propone un evento con la regia della curatrice Anna Letizia Magrassi Matricardi, in collaborazione con la scuola T-dance di Motta Visconti, diretta da Melissa Bellan. I balletti si terranno nel Cor-tile del Rettorato e saranno intervallati da spiegazioni di Rita Scuderi dei reperti epigrafici esposti nel Lapidarium, un Museo a cielo aperto. Scuderi è docente di Epigrafia latina e an-tichità romane del Dipartimento di Studi umanistici dell'Università di Pavia. L'incontro sarà un'occasione per salutare e ringraziare il Direttore del Museo, Maurizio Harari, in vista del suo pensionamento.Non è necessario prenotare, info: museo.archeologia@unipv.it.Evento gratuito.Info: museo.archeologia@unipv.it Sito del Museo: https://archeologia.unipv.eu/Indirizzo: Università dagli Studi di Pavia - Palazzo Centrale - Strada Nuova 65