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Lecco in un weekend
Scopri Lecco in 48 ore, partendo dalle tracce di un romanzo senza tempo, i “Promessi Sposi”. Un racconto nel racconto
Senza un romanzo che la racconti, non c’è città. A Lecco la dimensione letteraria dei “Promessi Sposi”, il capolavoro di Alessandro Manzoni, è così intensa che si fatica a separare narrazione e realtà.
Accade tra le facciate colorate delle case del borgo di Pescarenico, in riva al fiume Adda, unico luogo indicato esplicitamente nel romanzo, o tra i manoscritti, i dipinti, le prime edizioni custodite a Villa Manzoni, dimora neoclassica dell’autore, il museo letterario più visitato in Lombardia. O, ancora, sul lago a bordo delle Lucie, le barche di una volta dedicate alla protagonista del grande affresco manzoniano. Per ogni luogo, l’eco di una storia. A ripercorrerla, ogni anno tra ottobre e novembre, un festival: “Lecco Città dei Promessi Sposi”. Un viaggio imperdibile, dall’Ottocento a oggi, tra scrittura e paesaggio.
Teatro, danza e musica sinfonica. Per un concerto jazz o una pièce d’autore. La meta è il Teatro della Società. Basta solo la facciata dell’edificio inaugurato nel 1844 a tradire le intenzioni dell’architetto Giuseppe Bovara: erigere un piccolo Teatro alla Scala sul lago.
Nel cabinet delle meraviglie. Anche per chi conosce bene la città, c’è sempre qualcosa da scoprire. Il Museo di Storia Naturale a Palazzo Belgiojoso è una vera curiosità. Oltre a ospitare un fossile di “Lariosauro”, unico dinosauro del Lago di Como, conserva l’originario rigore scientifico di fine ’800 nell’allestimento delle nove sale in cui si snoda l’esposizione.
Arrampicarsi in quota. San Martino, Grigna, Resegone. In città le montagne si possono quasi toccare. Quello tra Lecco e l’alpinismo è un rapporto profondo, da provare in quota ma anche da scoprire in due musei. Nella Torre Viscontea, sui passi degli alpinisti locali, come i Ragni di Lecco, che dal 1946 scalano la Grignetta in maglione rosso. E a Palazzo delle Paure, nell’Osservatorio Alpinistico Lecchese, dove plastici, touch screen e persino una palestra d’arrampicata regalano un primo assaggio virtuale della montagna. Ovvero, vivere Lecco tra roccia e cielo.
Adrenalina pura. Lecco offre anche questo: una gara per mettersi alla prova senza prendersi troppo sul serio. È la “Scigamatt”, la corsa a ostacoli che ogni settembre trasforma Lecco in un set di “Giochi senza frontiere”. Un percorso diverso per ogni edizione, dove misurarsi con 20 tonnellate di balle di fieno, reti, copertoni, acqua e fango. Corredo consigliato: spirito goliardico e gambe leggere.
Dai luoghi di Alessandro Manzoni al profilo fiero del monte Resegone, un teatro neoclassico e un cabinet delle meraviglie. Sono solo alcuni dei buoni motivi per amare Lecco.