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Chiesa di San Colombano
La chiesa, dedicata a San Colombano abate, il monaco irlandese del VI secolo fondatore del monastero di Bobbio, si trova ai limiti del borgo di Parzanica e il suo sagrato si apre a una splendida vista.
Non si hanno notizie sulla fondazione della prima chiesa. Dovette dipendere dalla pieve di Predore almeno fino al 30 ottobre 1512, data che le fonti indicano come quella di fondazione della parrocchia e di consacrazione di un primo edificio.
La chiesa attuale sorse negli ultimi decenni del ‘700. Aperta al culto nel 1792, venne dotata nel 1797 del campanile, al cui vertice si trova la statua del santo patrono. Consacrata il 24 ottobre 1867, nel 1923 fu prolungata nella parte absidale su progetto di Luigi Angelini.
La facciata, di stampo neoclassico, si articola su due livelli: è tripartita da lesene e grandi colonne addossate con trabeazione aggettante e culmina in un grande timpano. Il portale in arenaria di Sarnico venne abbellito nel 1973 da un gruppo in cotto nella lunetta, opera dello scultore Gaetano del Monte di Faenza con la raffigurazione del santo titolare della chiesa.
L’interno ad aula unica di quattro campate mostra la stessa impronta neoclassica della facciata con elementi tardo barocchi: poderose colonne inquadrano le arcate delle cappelle e sorreggono il fregio, sul quale si imposta la volta a botte. Le pareti sono arricchite da dorature e cornici in stucco, in gran parte riprese nel 1945 da Emilio Sessa e dallo stuccatore Adolfo Gardoni mentre gli affreschi della volta, con episodi della vita di san Colombano, furono realizzati da Giuseppe Grimani (1911-1998), autore anche della decorazione del presbiterio con i Quattro Evangelisti, la Gloria di san Colombano e il Cristo Re tra santi e fedeli, la cui pittura si connota per una felice commistione tra modernità e richiami alla pittura settecentesca. Sulla controfacciata è collocato un grande dipinto murale di ambito bergamasco del XVIII secolo, con la Cacciata dei mercanti dal tempio.
Nella prima campata a sinistra il battistero conserva il Battesimo di Cristo dipinto a fresco da Aldo Locatelli nel 1946 entro cornice settecentesca in stucco; una cornice del tutto simile contiene a destra la pala dell’altare dell’Addolorata, una Pietà con i santi Giovanni, Francesco d’Assisi e Luigi Gonzaga di ambito bergamasco del XVIII secolo.
Nella seconda campata sull’altare a sinistra la grande tela seicentesca raffigurante l’Annunciazione è firmata dal pittore Alessandro Bonvicini e sarebbe stata portata a Parzanica dalla Svizzera nel XX secolo. Di fronte si trova l’altare del Sacro Cuore di Gesù, dotato di diverse sculture: tra queste il Sacro Cuore di Alessandro Ghislandi (1940), San Francesco d’Assisi di Angelo Righetti del 1908 e San Colombano, della prima metà del XX secolo.
Nella terza campata l’altare del Rosario conserva un paliotto seicentesco intarsiato a motivi floreali in marmi policromi con un medaglione centrale raffigurante la Madonna del Rosario fra i santi Domenico e Francesco; proviene dalla chiesa precedente ed è riconducibile alla bottega degli scultori Manni. L’ancona contiene i quindici Misteri del Rosario, databili al XVII secolo e una nicchia con la statua della Madonna del Rosario, opera di Giuseppe Stuflesser del 1964. Di fronte, l’altare di San Luigi Gonzaga presenta una cornice lignea settecentesca mentre la statua è opera del 1911 di Giovanni Avogadri.
L’altar maggiore, datato 1674, anch’esso proveniente dalla chiesa antica, ha un notevole paliotto a intarsi policromi che incorniciano il medaglione della Natività, pure riconducibile alla bottega dei Manni. Nel 1924 venne in parte integrato e ampliato con la tribuna. Sul fondo la grande pala raffigurante San Colombano con Agilulfo, ascrivibile ad Antonio Guadagnini, databile alla seconda metà del XIX secolo. Ai suoi lati due tele di ambito bergamasco del XVIII secolo raffigurano a sinistra I santi Fabiano, Rocco e Sebastiano e a destra I santi Antonio di Padova, Fermo e Antonio abate.
Francesco Nezosi