- Borghi
- Arte e Cultura
- Laghi
Il nucleo storico di Riva di Solto
Riva di Solto, lungo la sponda occidentale del lago d’Iseo, è uno dei borghi di epoca medievale che ha meglio conservato nel centro storico l’organizzazione urbana antica.
Il nome e le vicende del borgo sono collegati a Solto Collina, che sorge a pochi chilometri sull’altura alle spalle del paese: Riva si configura, fin dalle origini, come porto fortificato per Solto, dove dall’XI secolo si stabilì la famiglia omonima. In quello stesso periodo il vescovo di Bergamo acquisì diverse proprietà feudali nelle valli bergamasche, creando dei collegamenti commerciali con la pianura: anche il lago d’Iseo fu coinvolto in questo sistema e fu creata la rotta Sarnico-Riva di Solto, sfruttando la potenza commerciale dei due porti. Ciò favorì il trasferimento di alcuni signori nel porto di Riva, promuovendo la fortificazione di un paese prima occupato da pescatori.
Con l’istituzione del Comune a Bergamo furono esautorate le famiglie di investitura episcopale (tra cui i Solto) per cedere i diritti alle famiglie cittadine come i Foresti che si stabilirono a Castro, Solto e Riva di Solto.
Riva di Solto, lungo la sponda occidentale del lago d’Iseo, è uno dei borghi di epoca medievale che ha meglio conservato nel centro storico l’organizzazione urbana antica.
Il nome e le vicende del borgo sono collegati a Solto Collina, che sorge a pochi chilometri sull’altura alle spalle del paese: Riva si configura, fin dalle origini, come porto fortificato per Solto, dove dall’XI secolo si stabilì la famiglia omonima. In quello stesso periodo il vescovo di Bergamo acquisì diverse proprietà feudali nelle valli bergamasche, creando dei collegamenti commerciali con la pianura: anche il lago d’Iseo fu coinvolto in questo sistema e fu creata la rotta Sarnico-Riva di Solto, sfruttando la potenza commerciale dei due porti. Ciò favorì il trasferimento di alcuni signori nel porto di Riva, promuovendo la fortificazione di un paese prima occupato da pescatori.
Con l’istituzione del Comune a Bergamo furono esautorate le famiglie di investitura episcopale (tra cui i Solto) per cedere i diritti alle famiglie cittadine come i Foresti che si stabilirono a Castro, Solto e Riva di Solto.
Le prime citazioni del borgo risalgono al 1258, quando il paese era legato ai Codeferri, famiglia appartenente a un ramo dei Solto che nel 1222 cedette, assieme ai Colombini e agli Oldrati, parte del castello di Solto; in seguito i Codeferri, di fede ghibellina, si stabilirono a Riva. Nelle fonti del 1310 si trova il riferimento Vila Ripe Solti, riconducibile a un centro organizzato e negli statuti di Bergamo (1331 e 1353) Riva faceva parte del comune di Solto Collina.
All’inizio del Quattrocento Pandolfo Malatesta concesse privilegi in favore di persone di parte guelfa di Castro, Solto e Riva, Predore, Tavernola, Vigolo, Cambianica e Parzanica, e nel 1410 separò fiscalmente e amministrativamente Solto e Riva da Lovere, sottoponendole al vicario di Gandino. Con l’occupazione dei Veneziani del 1428, furono demolite le strutture fortificate come descritto dalle fonti: “In Riperia lacus Isei sunt aliqua fortilicia modici valoris in terra de Soldo et de Ripa dicte Riperie”.
Nel 1449 Solto e Riva tornarono sotto il controllo di Bergamo, assieme a Castro ancora legata ai Foresti; pochi anni dopo i tre paesi diedero vita alla Comunità di Solto e Uniti, con libertà di navigazione sul lago d’Iseo concessa dai Veneziani.
Il centro storico di Riva si è conservato con lo stesso assetto di epoca medievale: tranne alcune abitazioni costruite nello spazio un tempo occupato dai campi, il paese moderno si è sviluppato quasi integralmente sulla collina alle spalle del centro originario. Fin dall’inizio la costruzione del borgo tenne conto degli elementi naturali presenti nel territorio: l’abitato, infatti, si sviluppò in una striscia di terra delimitata a nord dalla collina, a sud dal lago e alle estremità da due torrenti, a est quello della Val Terlera e a ovest quello di San Rocco. Il paese è attraversato da sette vicoli perpendicolari al lago: questi percorsi sono inclinati perché ricalcano il letto degli antichi torrenti, poi incanalati, che facevano defluire l’acqua proveniente dalla montagna verso il bacino lacustre. Lungo questi corsi d’acqua furono costruite, a partire dal XII secolo, le case in pietra ancora oggi in ottimo stato di conservazione e adibite ad abitazioni o ad attività commerciali. Al margine orientale dell’abitato sorge la chiesa parrocchiale di San Nicola, fondata forse nell’XI secolo, mentre oltre il limite occidentale agli inizi del ‘500 fu edificato l’oratorio votivo di San Rocco.
Federica Matteoni