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Lago di Como: Bellagio, la perla

Località tra le più amate al mondo, si trova sul promontorio centrale del lago, da dove si possono raggiungere via battello o traghetto le sponde dei due rami del Lario
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Sotto la terra, alla scoperta delle grotte lombarde

In gita nelle grotte della Lombardia
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Vaprio d'Adda

A metà strada tra Bergamo e Milano è situato sul confine tra le due province segnato dal fiume Adda, sul versante milanese
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Teglio, la casa del pizzocchero

Teglio, in Valtellina, è la casa del pizzocchero. E dei comprensori sciistici, con piste facili adatte anche ai più piccoli sciatori
Pizzoccheri, Valtellina

Trekking: 6 percorsi facili

Passeggiare per le montagne lombarde: 6 percorsi a portata di bambino 
Gemelli e Pizzo Becco

Su e giù dal Gavia in bicicletta

Alla conquista delle vette dell'alta valle Camonica
Su e giù dal Gavia in bicicletta

5 cose da fare a Lonato del Garda

A due passi dal lago di Garda, un borgo ricco di storia e cultura

Valtellina per tutte le stagioni

Per cominciare: tanto sport, cibo genuino, passeggiate romantiche, gite culturali e relax
Valtellina per tutte le stagioni

Miniera Sant’ Aloisio (BS) e dintorni di Collio

La miniera di Sant'Aloisio di Collio è uno dei giacimenti di siderite più preziosi della Val Trompia. Recentemente aperta al pubblico dopo anni di abbandono e lunghi lavori di adeguamento. Costituisce un'occasione da non perdere quella di rivivere il passato lontano. Le visite hanno lo scopo di spiegare non solo come avveniva l'estrazione ma anche le condizioni di lavoro e la storia delle persone che ci hanno lavorato. Si inizia dal Parco avventura, proposta adatta a tutta la famiglia, è un percorso originale e unico nel suo genere, consente di viaggiare all'interno delle imponenti strutture di superficie della vecchia miniera in condizioni di assoluta sicurezza, ripercorrendo in modo avventuroso il tragitto compiuto dal minerale di ferro, attraverso ponti tibetani, funi, passerelle e scale a pioli. Un percorso dove è necessario saper gestire il proprio corpo e le proprie sensazioni, in una sfida che concilia divertimento e cultura. un'emozionante pista acrobatica tra cavi sospesi, ponti tibetani, scale e carrucole sospese in aria. Il parco avventura è costruito nei vecchi impianti di trattamento del minerale, rimane quindi in gran parte al coperto.  Si prosegue con la visita guidata nella miniera, un passaggio sotterraneo che consente di esplorare la miniera in condizioni di sicurezza. L'intera visita si effettua a piedi, con una torcia montata sul casco per l'illuminazione. Il percorso è di circa 2,5 chilometri, sono necessarie scarpe comode e chiuse, il terreno potrebbe essere un po' bagnato e scivoloso in alcuni punti. Durante la visita si percorrono tre diversi livelli della miniera. Nella miniera c'è una temperatura costante di circa 7-8°C e il 95% di umidità, per questo sono consigliati vestiti pesanti e pantaloni lunghi.  Merita una visita il Bike Park Pezzeda che immerso nelle montagne bresciane del comprensorio del Maniva offre agli amanti adrenalina pura con le sue 8 piste con un totale di 26 Km su tracciati nel park e nell'interland della Iron Valley Valtrompia con un totale di oltre 75 Km di percorsi preparati per Enduro e Crosscountry.   Il tour continua con la visita al Borgo di Collio, nel mezzo del paese scorre l’affluente del fiume Mella, il Bavorgo. Si trova a 1000 m s.l.m. e ha cinque frazioni: San Colombano, Memmo, Ivino, Tizio e Serramando.Il nome Collio deriva probabilmente o dal vocabolo caules, che indica l’ovile, ovvero il ricovero temporaneo di pecore e capre, oppure dal vocabolo collis, che significa colle.Il centro del comune è rappresentato dalla piazza sulla quale sia affacciano il Palazzo Municipale che risale al 1600. La Parrocchiale di Collio dedicata ai SS. Nazario e Celso è del 1700. Appena poco più in alto, a dominare su Collio, si trova Tizio, paesello con il santuario della Madonna. Da Tizio poi si procede verso Ivino, immerso in una conca di prati.Memmo, un’altra frazione di Collio, è uno dei centri abitati più antichi della Val trompia ed ospita quello che a fine Ottocento fu l’osservatorio meteorologico. Il bellissimo paesaggio di Collio Val Trompia consente di poter praticare svariate attività estive ed invernali.Sin dall’epoca romana Collio era importante per l’attività di estrazione metalli. Da qui la riqualificazione della “Via del Ferro” della Val Trompia, polo di attrazione turistica grazie alla ristrutturazione di resti di affascinanti edifici che venivano utilizzati dai minatori, tra i quali la Miniera di S. Aloisio a Collio, oggi “Miniera avventura” e museo. 

Fiume Ticino

Il Ticino nasce in Svizzera. La sua sorgente principale è in testa alla val Bedretto, al Passo di Novena, a circa 2.480 metri di quota, mentre un’altra sorgente è nei pressi dell’Ospizio del San Gottardo e si congiunge alla prima ad Airolo. Da qui il fiume prosegue in territorio elvetico scorrendo in una valle ben conservata (da vedere le gole di Stalvedro e del monte Piottino) fino all’imbocco della Piana di Magadino, dove viene imbrigliato in argini che ne fanno un banale canale fino al delta con cui sfocia nel Lago Maggiore. Qui il fiume riprende, anche se solo per poche centinaia di metri, la sua naturalità, dando origine ad una zona umida di interesse internazionale, ai sensi della Convenzione Ramsar: la Riserva Naturale Federale delle Bolle di Magadino (www.bolledimagadino.com). Una volta uscito dal bacino del Verbano, nei pressi di Sesto Calende (VA), il Ticino attraversa tutta la pianura padana, incidendola profondamente e termina, dopo aver lambito Pavia, nel Po, in località Ponte della Becca (PV). Il territorio del Ticino sublacuale può essere geomorfologicamente e naturalisticamente suddiviso in cinque zone principali: l’anfiteatro delle colline moreniche o zona collinare; il pianalto terrazzato o altopiano asciutto; la zona di alta pianura; il piano generale terrazzato, o pianura irrigua che comprende la fascia dei fontanili ed infine la valle del fiume propriamente detta. Il terrazzo principale che raccorda la valle alla pianura circostante ha un’altezza che decresce da 40 a 15 m circa. All’interno della valle si possono individuare terrazzi minori di cui il più evidente va da Magenta a Besate (MI). Si può anche procedere ad una suddivisione in senso longitudinale dell’asta del fiume, questa volta in tre comparti: dal Lago Maggiore alla Maddalena di Somma Lombardo (VA), il Ticino scorre formando meandri incassati in gole profonde, incise nei depositi morenici; dalla Maddalena a Motta Visconti (MI) ha un andamento anastomizzato con un letto largo in alcuni punti fino a tre chilometri e numerose isole ghiaiose e sabbiose create da rami e canali che si intrecciano cambiando continuamente morfologia; infine, da Motta Visconti alla confluenza con il Po, il Ticino presenta un tracciato meandriforme e tocca la massima complessità. Il corso del fiume è in costante evoluzione, soggetto a incessanti modificazioni e con un equilibrio dinamico che è elemento fondamentale per il mantenimento del valore ecologico del fiume e della sua vallata. Negli ultimi venti chilometri il fiume torna a corso unico, anche se abbastanza tortuoso, con sponde ben definite all’interno della piana alluvionale. Interventi di contenimento delle sponde con pietre e blocchi in cemento, iniziati massicciamente dagli anni Cinquanta, hanno di fatto limitato la nascita di nuove “lanche”. Queste sono parti del fiume, in corrispondenza di anse, pian piano escluse dal percorso della corrente e in seguito del tutto isolate dal corso del fiume. Le vecchie lanche tendono ad interrarsi a causa di sedimenti che si depositano nel corso delle piene, diventando terreno fertile per la vegetazione palustre, che, inevitabilmente, ostruisce e colma i fondali. Una serie di progetti adottati dal Parco sta lentamente riportando il fiume in condizioni di elevata naturalità. La colonizzazione antropica delle sponde, con le conseguenti attività economiche legate alla presenza dell’uomo, hanno portato a modificare, ma solo in minima parte se paragonato ad altri fiumi padani, il tracciato naturale del corso del Ticino; ciò è avvenuto sia a causa degli scavi in alveo, oggi per fortuna vietati, sia a causa delle arginature, che per i forti prelievi idrici. Sicuramente, la trasformazione antropica più appariscente è data dal complesso reticolo di derivazioni e di canali realizzati sia a scopo irriguo, sia per l’utilizzo da parte degli impianti idroelettrici. Le principali opere artificiali che interessano la Valle del Ticino sono i Canali Cavour, Regina Elena, Langosco e Sforzesco in sponda piemontese, e i Canali Industriale, Villoresi, il ramo Marinone e i Navigli Grande e di Bereguardo, nel territorio lombardo (link ai Navigli).

Museo di scienze naturali

Raccolta di esemplari tale da costituire un piacevole strumento per conoscere la natura

La Valchiavenna e la Valle Spluga

Alpeggi, laghi, torrenti e una variegata rete di sentieri lungo cui camminare tra natura e borghi di montagna dove il tempo sembra essersi fermato
La Valchiavenna e la Valle Spluga