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Un mosaico di biodiversità: il Parco del Ticino

Il Varesotto è zona vivace e vitale fin dalla Preistoria. Il lago Maggiore ma soprattutto il fiume Ticino, linea difensiva, via di comunicazione e di commerci, hanno reso questo territorio particolarmente propizio allo sviluppo di insediamenti umani, fin dalle epoche più antiche. Lungo le sue rive si è sviluppata, oltre 3.000 anni fa, una delle più importanti civiltà dell’Italia settentrionale: la cultura di Golasecca. Il nome deriva dall’omonima località in provincia di Varese, dove i primi scavi archeologici, effettuati a inizio ottocento, portarono alla luce dei monumenti funerari (cromlech) appartenenti ad una cultura della prima età del Ferro. La visita alle affascinanti strutture megalitiche, che caratterizzano l’area archeologica di Golasecca, è un viaggio magico nel tempo nonché un’esperienza naturalistica e culturale di inestimabile valore. Ci troviamo infatti nel Parco del Ticino, il più antico parco fluviale d’Europa nonché Riserva della Biosfera, nell’ambito del programma Man and Biosphere dell’UNESCO: un ricco mosaico di ecosistemi ospita un patrimonio di biodiversità che conta oltre 6.000 specie tra piante, animali e funghi! A proposito di funghi, segnaliamo che la raccolta nel parco è subordinata all’acquisizione di un permesso di validità illimitata, alla frequentazione di un corso di preparazione micologica, organizzato dai Comuni e al pagamento di una quota annuale. Se vi sembra troppo complicato per rimediare un gustoso spuntino suggeriamo, come valida alternativa, una sosta presso i tanti punti ristoro del Parco presenti in zona. Prima di ripartire, non dimenticatevi il bottino più prezioso: l’oro delle Prealpi, il delizioso miele varesino (DOP) a marchio Parco del Ticino. - Foto IG: AndreaMolina_1977 
Parco del Ticino

Tra parchi, boschi e brughiere, mini tour nella bassa comasca

Il territorio della Provincia di Como è veramente molto diversificato: dalle cime dell’Alto Lago, fino alle sponde del lago di Como, ma anche fino all’ampia porzione di pianura che si estende a Sud del capoluogo, e che possiamo definire genericamente nel paesaggio tipico della brughiera e della pianura asciutta lombarda (nel senso che non sono presenti, in quest’area, le risorgive e tutto il sistema di canali di irrigazione tipico della porzione più meridionale della pianura padana). Cosa vedere dunque nella bassa comasca?   Troviamo aree naturalistiche di grande interesse, quali quelle all’interno del Parco regionale della Valle del Lambro, oppure le grandi foreste del Parco regionale della Pineta di Appiano gentile e Tradate, oppure ancora il Parco delle Groane, o ancora il parco regionale delle Groane. Tutti molto organizzati, popolati da fauna autoctona, ricchi di occasioni di svago epossibilità di fare sport. Per chi cerca un po’ di relax in mezzo alla natura, consigliata unabella passeggiata al Lago di Montorfano, o “lago delle fiabe”, il più piccolo dei laghi dellaBrianza con una caratteristica forma tondeggiante.   Immagine di copertina: IG nonsolopaga
Parco Appiano Gentile

Terme e Relax: il lato rigenerante della Valle Camonica

Acqua e natura costituiscono un binomio di salute da riscoprire: cure termali e passeggiate disintossicanti si addicono perfettamente.
Terme di Boario

Sport per tutti i gusti in Valle Camonica

C’è una Valle Camonica estiva ed una invernale. Una Valle bianca dedicata agli sport invernali, ma anche verde di prati e di boschi
Free Climbing

I segni dell'arte in Valle Camonica

In Valle Camonica esiste una concentrazione sorprendente di segni dell'arte, e non è difficile incontrarne anche nelle chiese più piccole e isolate.
Valle Camonica monumenti ai caduti Rif. Garibaldi

Sulla via del ferro ad un passo da Brescia

La Valle Trompia è la minore tra le tre valli che costituiscono il territorio montano della Provincia di Brescia, ma certamente non è la meno importante.   L’immediata vicinanza al Capoluogo, e l’antica tradizione di lavorazione del ferro che dai tempi antichi si è progressivamente evoluta in una solida attività artigianale prima, e da ultimo propriamente industriale, sono i fattori predisponenti di un territorio che ha saputo mescolare i tratti ambientali tipici delle alte quote, boschi ed alpeggi, con un tessuto imprenditoriale di tutto rispetto (come non ricordare la Beretta, la più antica azienda del mondo!) che si prolunga fino ad arrivare alle porte di Brescia. Il fiume Mella, che percorre l’intera valle, ha rappresentato e tutt’ora rappresenta un elemento importantissimo, sia come vero e proprio motore delle filiere artigianali ed industriali che si sono succedute nei secoli, ma anche modellando l’intero paesaggio. Nella Valle sono presenti sia comuni di importanti dimensioni (non dimentichiamo che siamo comunque in un ambiente montano che varia dalla bassa quota fino agli orizzonti superiori), che piccoli Comuni con meno di 1.000 abitanti; gli uni e gli altri ricchi di storia e di monumenti da visitare. Il territorio si compone anche di begli ambienti naturali, che dalla fascia delle latifoglie si innalzano fino ai boschi di conifere ed ancora più su, fino alla zona degli alpeggi. Non potevano mancare, in queste montagne oggetto di attività mineraria da secoli e secoli, una serie di itinerari organizzati all’interno delle miniere in cui non risuonano più gli scarponi dei minatori, ma piuttosto gli scarponcini e le pedule di villeggianti e turisti. Dal punto di vista enogastronomico possiamo gustare in Valle Trompia una piccola produzione vitivinicola locale, le famose pesche valtrumpine, solidissima tradizione nella preparazione dello “spiedo” in tutte le occasioni possibili, ed un importante formaggio DOP, il Nostrano Val Trompia e altre produzioni casearie tipiche di qualità. Per stomaci robusti e che non hanno paura, il “salame con la panna e la polenta”, dal nome tutto un programma! - immagine di copertina: cm.valletrompia.it
Valletrompia

Il fascino dei territori a nord ovest di Pavia

Molto rilassante è senz’altro una passeggiata lungo il fiume Ticino. Non solo in primavera e in estate ma anche i periodi autunnale ed invernale possono regalare piacevoli atmosfere durante le belle giornate terse e soleggiate. Scende verso Torre d’Isola e bagna Pavia, confluendo infine nel Po, in corrispondenza del Ponte della Becca. Fiume di grande fascino, c’è ancora chi con malinconia ricorda quando si andava a lavare i panni nelle sue acque e i ragazzini si divertivano facendoci il bagno. Era il mare di Pavia e le dinamiche erano le stesse di un classico fine settimana al mare, cibo portato da casa, sdraio e salvagenti. - Immagine di copertina: IG saretta_Isl
Parco del Ticino

Il mondo abbiatense tra Navigli, chiese e cascine

Voluto dal duca Filippo Maria Visconti, il Naviglio di Bereguardo, lungo quasi 19 km, nasce per scopi irrigui e come via di trasporto per le merci che da Pavia, tramite il Naviglio Grande, dovevano poi arrivare alla Darsena di Milano. Tra queste le più usuali erano il sale proveniente dall’Adriatico, i legnami da ardere provenienti dal Ticino, i cereali e i vini dell’Oltrepò.La particolarità storica di questo corso d’acqua sono le conche presenti, tra cui da citare quella denominata dell’Abbazia. Molti la considerano come la prima conca al mondo entrata in funzione su un canale artificiale. Queste opere idrauliche, vanto dell’ingegno lombardo, ma costose da mantenere, vennero studiate e disegnate da Leonardo nei suoi codici. Sempre secondo il genio vinciano i lombardi con questo sistema potevano portare le barche anche sulle Alpi.
bereguardo_pontedellebarche

Cultura culinaria brianzola: storia, curiosità e ricette

La cucina del territorio
Busecca_brianzola

Un tuffo nel passato alla scoperta della Brianza più autentica

Storia dell'Alta Brianza
Panorama brianza

Brianza: tra sentieri e cascine

In Brianza per sentieri e cascine dove tradizioni rurali e storia si intrecciano.

Parchi e oasi: il lato naturalistico della Brianza lecchese

Parchi e oasi naturalistiche della Brianza
brianza_lecchese