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Area Archeologica

Area legata alla valorizzazione dei reperti archeologici
Area Archeologica Lodi Vecchio

San Benedetto Po

La grandiosità della chiesa abbaziale e l'imponenza degli edifici dell'antico complesso monastico sono pronti ad accoglierti.
Vista Complesso Monastico

Inverno e Monteleone

Il complesso del Castello quattrocentesco di Inverno e Monteleone fu fondato dai Cavalieri Ospedalieri all’epoca delle Crociate. Presenta un impianto rettangolare, con cortile centrale, torri agli angoli, fossato e rivellino. Due torri sono a base quadrata, le altre due sono cilindriche, in una soluzione inusuale per il Pavese. Soggetto a moltissimi rimaneggiamenti nel corso del tempo, ha mantenuto a lungo la sua importanza, e fino a tempi recenti la sua campana scandiva, dalla torre più alta, i ritmi della giornata.

Santa Margherita Staffora

ll territorio comprende numerose frazioni, gli ambienti sono diversificati, con caratteristiche naturalistiche interessanti e una ricca varietà faunistica. Fra i boschi di latifoglie e conifere che si avvicendano a radure e campi, si trovano, moltissime specie faunistiche. La Via del Sale attraversa il comune invitando l’escursionista a percorrere impegnative mulattiere attraverso i vari passi.
Santa Margherita Staffora

Menconico

Posto ai piedi del Monte Penice, questo antico possedimento dell’Abbazia di San Colombano di Bobbio passò nell’alto Medioevo ai Malaspina e poi ai Duchi di Milano. Oltre alla settecentesca chiesa parrocchiale dedicata a San Giorgio, merita una visita il santuario della Beata Vergine, edificato sulla sommità del Monte Penice (1460 m s.l.m.), da cui si gode un vastissimo panorama. Menconico vanta inoltre la Riserva Naturale Monte Alpe (Sito di Importanza Comunitaria dal 2005), che si estende su una superficie di 328 ettari con boschi di conifere, faggi, roverelle e carpini, abitati da una ricchissima fauna. L’accesso alla Riserva è libero e i sentieri sono ben segnalati e corredati da cartelli esplicativi.
Menconico

Rivanazzano Terme

A pochi chilometri da Voghera nelle vicinanze del torrente Staffora, si incontra il paese di Rivanazzano Terme. La località è conosciuta per essere sede di un attrezzato stabilimento termale. Le acque salsobromojodiche e sulfuree sono apprezzate per l’elevata concentrazione di elementi indispensabili per il corretto funzionamento dell’organismo. Le acque di Rivanazzano Terme sono particolarmente indicate per la cura, la prevenzione, la riabilitazione dell’apparato respiratorio, di quello locomotore, del sistema vascolare periferico. Notevole efficacia è stata rilevata nella cura della sordità rinogena e nelle affezioni dermatologiche. Sono stati studiati gli effetti positivi delle acque termali sui bambini, nei quali le cure inalatorie possono prevenire le affezioni respiratorie tipiche dei mesi invernali.
Rivanazzano

Lomellina, che scoperta...

La Lomellina è uno dei territori pianeggianti per eccellenza della Lombardia. Ben delineato nei suoi confini dalla presenza di acque con il Sesia a Ovest, il Po a Sud, il Ticino a Est e la linea delle acque sorgive che a Nord la separa dal confine piemontese.  Proprio nelle acque, che ancora allagano numerose risaie, trova uno degli elementi più caratterizzanti il paesaggio: con le tipiche trasparenze e riflessi, nelle giornate soleggiate di primavera offrono incantevoli  scorci nella continuità dell’azzurro del cielo, intervallato dal verde della natura.  A un visitatore distratto, il piatto panorama potrebbe suggerire una monotona successione di coltivazioni in ambito puramente rurale, senza grandi spunti artistici o storico/architettonici, ma se così fosse, cadrebbe in grave errore.  Il segno dell’opera dell’uomo nel corso dei secoli, in realtà si vede già proprio nel terreno così uniforme. Infatti, questa non è una condizione primitiva ed originaria, ma è il risultato di un’opera di trasformazione di un’area ondulata ed occupata da una fitta e variegata vegetazione, al fine di ricavare terreni coltivabili. L’incessante opera di bonifica dei terreni che ha rimodellato il paesaggio (si può approfondire l’argomento grazie all’opera importante dell’Ecomuseo del Paesaggio Lomellino) ha consistito proprio nella rimozione e successivo riposizionamento dalle parti più elevate a quelle più basse. Così che la fitta boscaglia che ricopriva questo lembo di pianura padana fin dalla preistoria e che ancora in epoca rinascimentale era utilizzata quale zona di caccia prediletto per gli svaghi dei Signori di Milano, è oggi impreziosita da pregiate coltivazioni, puntellata da costruzioni storiche, chiese, palazzi, castelli e ricca di feste e sagre quali ricorrenze che marcano la tradizione.
Lomellina

Arena Po

Il Castello di Arena Po, oggi proprietà privata, domina il fiume. L’edificio attuale ha subito numerosi rimaneggiamenti ma conserva ancora ampie tracce della struttura duecentesca. Fortezza di valore strategico al confine tra i territori di Pavia e Piacenza, verso la fine del Duecento passò nelle mani della potente famiglia pavese dei Beccaria. Durante il periodo dei comuni, il castello di Arena, al confine tra i territori di Pavia e Piacenza, diviene un'importante roccaforte per il controllo del fiume. Le cronache raccontano che nel 1216 Piacentini e Milanesi assediarono il castello di Arena Po, ma fuorno costretti a rinuncirvi, poichè "le milizie pavesi ogni giorno, a loro piacimento, entrano ed escono dal castello sulle navi, senza che si possano vincere, poichè hanno numerose imbarcazioni munite di protezioni in cuoio e di un castello di legno con i quali difendono valorosamente la fortezza" La presenza di navi fortificate, che venivano chiamate ganzerre, era uno dei vanti della potente flotta pavese.
Castello di Arena Po

Volpara

Volpara, anticamente detta Prato di Volpe in riferimento alle volpi che popolavano i suoi boschi, fu forse fondata in epoca romana. Merita una sosta la chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano, consacrata intorno alla metà del XVII secolo, con affreschi interni del secolo scorso. In un contesto paesaggistico suggestivo, all’interno di un oratorio campestre del XVII secolo, nei mesi estivi, il Tempio del Moscato accoglie i visitatori proponendo degustazione di vini tipici dell’Oltrepò, accompagnati da taglieri di salumi e formaggi.
Tempio del Moscato

Pedesina

Nel comune più piccolo d'Italia, un piccolo tesoro architettonico ed enogastronomico
Pedesina, Borghi Sondrio

Diga del Panperduto

Gioiello d’idraulica industriale, il Panperduto rappresenta un’area di grande interesse per far conoscere ai turisti il patrimonio culturale, storico, agricolo e ambientale del territorio.  Sulle rive del Ticino, a Somma Lombardo lungo il sentiero europeo E1 a pochi chilometri dal Lago Maggiore e da Milano si presenta ai visitatori come un luogo ricco di storia e cultura. Ex casello di guardiania idraulica delle Dighe del Panperduto, accoglie oggi dopo i turisti lungo l’itinerario fluviale e ciclopedonale delle vie d’acqua. Qui si può soggiornare e partecipare a visite guidate a tutto il complesso.   INFO UTILI INDIRIZZO: Via Lungo Canale Villoresi, 4 - Somma Lombardo BIGLIETTI: € 6 a persona (gratuito per i bambini fino ai 10 anni).    

Laveno Mombello

Laveno è la capitale turistica della sponda orientale del Lago Maggiore, è nota per il suo porto turistico che la mette in contatto con la sponda piemontese. È siuata tra il blu del Maggiore e il verde dei monti che ha alle spalle, tra cui l’importante Monte Sasso del Ferro, famoso per la cabinovia. Laveno è considerata anche un importante centro di produzione di ceramiche e porcellane, tra i maggiori in Italia e in Europa.  Cani di tutte le taglie ammessi al guinzaglio anche sul lungolago nel rispetto delle norme generali concernenti l'igiene e la tutela dell'incolumità pubblica* *Informazioni fornite dal Comune di riferimento. Per ogni esigenza rifarsi al regolamento del Comune.      
http://www.vareseturismo.it/sites/default/files/styles/image_800x500/public/I%20...