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5 Cose da Fare a Bellano

Un borgo incastonato tra le rocce e il Lago di Como
Bellano - Lecco - Lago di Como - in Lombardia

5 cose da fare a Bellagio

La Perla del Lago di Como è una meraviglia da scoprire in tutte le stagioni
bellagio vista inverno lake como

Solto Collina

L’origine del borgo risale all’epoca medievale, all’incirca attorno all’XI secolo. In quel periodo di forte instabilità politica, tre famiglie altolocate e molto in vista decisero di trasferirsi in questa zona molto panoramica e di costruirvi un sistema fortificato. Da questi luoghi, infatti, si potevano controllare i movimenti di truppe e carovane dirette o provenienti dal lago d’Iseo e dalle valli. Le tre famiglie gestirono le sorti del paese fino al XIV secolo, quando la famiglia Foresti, molto potente in tutta la zona, acquisì i territori del borgo. Questi legarono indissolubilmente il proprio nome a quello della contrada, tanto che tutt’ora fanno bella mostra su alcuni edifici gli stemmi del casato. Soltanto nel XX secolo i sette nuclei abitativi che compongono il comune vennero saldati nell’attuale struttura amministrativa. La ricca storia medievale ha fatto sì che il paese si dotasse di un’architettura tipica di quel periodo. Conseguentemente il centro storico, perfettamente conservato, risulta essere uno spaccato della vita di quel periodo: le strade strette abbarbicate sul colle e lastricate in ciottolato, alcuni pozzi e fontane, i portoni e gli edifici in pietra riportano la memoria a parecchi secoli fa. Come citato precedentemente, il sistema di protezione comprendeva inoltre tre elementi: il castello, la torre e la casatorre. Il castello si trova nella zona più a sud del paese, in un punto panoramico nella contrada detta appunto contrada Castello e si trova ancora in un buono stato di conservazione. In ambito religioso ricopre una grande importanza la chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta. Edificata nel corso del XV secolo e ristrutturata all’inizio del XX secolo, custodisce al proprio interno opere di numerosi artisti. Nei pressi si possono ammirare numerose chiesette denominate anche “santelle” o “oratori”, tra cui spicca quello dedicato a San Defendente, meta privilegiata delle passeggiate dei soltesi e non, poichè da questo luogo, situato in posiziona dominante sul monte Gren (675 s.l.m.), è possibile godere di una bellissima vista su un'ampia porzione del lago d'Iseo. In ambito naturalistico è di particolare interesse la Valle del Freddo: situata ad un'altitudine compresa tra i 350 e i 700 metri s.l.m., presenta un'ampia varietà di specie vegetali (tra cui stelle alpine, genziane e rododendri) che, di norma, si può incontrare solo a quote superiori ai 1.000 metri e non di rado ai 1.500 metri. Ciò è dovuto ad un marcato fenomeno microtermico che si manifesta con l'emissione di aria gelida da alcune "buche del freddo" o "bocche" nel terreno. Il sito è visitabile unicamente di sabato e domenica nei mesi di maggio, giugno e luglio.

La Via delle Castagne

Un itinerario alla scoperta della natura tra borghi e tradizioni
La Via delle Castagne - punto panoramico Zogno

Da Maiano a Ca' de Mazzi

Quarta tappa del Cammino dei Monaci
Quarta tappa del Cammino dei Monaci

Infopoint Lago d'Iseo e Franciacorta

L’Infopoint Lago d’Iseo e Franciacorta, situato sul Lungolago Marconi a Iseo, è aperto tutto l’anno con uno staff multilingue per soddisfare le richieste di tutti gli utenti con cordialità e professionalità.   I principali servizi offerti ai visitatori sono: Informazioni turistiche e distribuzione di materiale relativo alla storia, natura, cultura, arte, sport ed enogastronia del territorio, dell’intera provincia di Brescia e delle maggiori città lombarde; Distribuzione di cartine dei sentieri, delle escursioni e degli itinerari ciclopedonali alla scoperta del Lago d’Iseo e della Franciacorta; Informazioni su trasporti, viabilità, strutture ricettive e di ristorazione; Informazioni su eventi e spettacoli del territorio e della provincia; Rilascio e timbratura de #ilPassaporto #inLombardia; Sportello decentrato  dell’Autorità di Bacino Laucuale dei Laghi d’Iseo, Endine e Moro. Incantevole e romantico, il Lago d’Iseo gode di un paesaggio unico fatto di monti boscosi e suggestive pareti rocciose, colline e uliveti, che fanno da cornice alla splendida Monte Isola, uno dei “Borghi più belli d’Italia” e Eden Award 2010. Piccoli borghi si susseguono lungo la sponda lacustre tra Paratico e Pisogne. Iseo concentra la frizzante vita sociale tra piazza Garibaldi, il castello e le sue chiese. Nella piazza di Pisogne troneggia la medievale Torre del Vescovo. All’imbocco della strada che conduce in Val Palot sorge la quattrocentesca Chiesa della Madonna della Neve, conosciuta per il suo meraviglioso ciclo di affreschi del Romanino. Il Monte Guglielmo (1949 m. slm) e le Piramidi di erosione (curioso fenomeno geologico) di Zone sono tra gli ambienti naturali da scoprire, non prima di aver passeggiato tra gli angoli più affascinanti di Marone. A sud, il lago si stempera in un armonioso insieme paesaggistico: la Franciacorta, terra di antiche tradizioni, ville, castelli, monasteri e abbazie, vigneti e celebrate cantine dove viene prodotto il famoso Franciacorta DOCG. Motivo di grande richiamo è l’enogastronomia che unisce Franciacorta e Lago d’Iseo, abbinando i pregiati vini ai prodotti del territorio. Su tutti la tinca al forno con polenta di Clusane, il manzo all’olio di Rovato e lo spiedo di Gussago. Le bollicine del Franciacorta non possono mancare. Competono con i vigneti franciacortini gli uliveti che fanno di Marone una “città dell’olio”. Pregiata la produzione di grappa. L’ ospitalità è diffusa in hotel, campeggi, agriturismi e B&B. Trattorie e ristoranti sono presenti in numero considerevole e di qualità.

Sport action in Lombardia

Dal Lago di Garda alla Val Brembana, 5 mete sport action all’insegna della adrenalina
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Lombardia on the road

Lombardia: scorci meravigliosi da vedere on the road.
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Il sentiero delle sculture

Il bosco incantato

Sarnico- Colli S.Fermo- Lago d'Endine- Valle del Freddo- Sarnico

Questo percorso automobilistico, consigliato anche in bicicletta per i più allenati, prende il via da Sarnico. Proseguendo lungo la provinciale verso Bergamo, si incontra Villongo e prendendo la direzione di Adrara, si giunge all’antica struttura rurale di Castel Merlo, poco distante dalla chiesetta romanica dedicata a S. Alessandro. Continuando il percorso sulla strada provinciale si incontrano, prima Adrara San Martino, centro rurale di origini preistoriche ed importante in età medievale come ricordano resti del castello sul colle Ducone, poi, Adrara San Rocco, borgo rurale con una considerevole parrocchiale cinquecentesca. Superato questo centro, la strada sale verso i panoramici Colli di San Fermo, luogo prediletto dagli appassionati del volo libero, ma anche ricco di splendide fioriture di narcisi e genziane (*). Giunti alla Chiesa di San Fermo, si scende a Grone, dove la chiesa parrocchiale sorge su un panoramico sperone affacciato sulla Val Cavallina. Quattro chilometri alberati portano a Casazza, dal quale si raggiunge il Lago d’Endine, piccolo specchio d’acqua paradiso dei pescatori. Prendendo la deviazione a destra si giunge a Monasterolo del Castello, centro con importanti resti medievali e la chiesa del SS. Salvatore, costruita sui ruderi di un antico monastero. Proseguendo in un ambiente tra i più suggestivi si raggiunge S. Felice al Lago, graziosissima frazione di Endine, nel cui territorio si trova anche Piangaiano con il laghetto di Gaiano. Da non perdere una visita alla vicina riserva naturale della Valle del Freddo, ben nota agli studiosi per la presenza, ad un’altitudine compresa tra i 350 e i 700 metri sul livello del mare, di un’ampia varietà di specie vegetali, tra cui stelle alpine, genziane e rododendri, che di norma si possono incontrare solo a quote superiori ai mille metri. Ciò è dovuto ad un marcato fenomeno microtermico che si manifesta con l’emissione di aria gelida da alcune “buche del freddo” o “bocche” nel terreno. La Valle del Freddo è visitabile unicamente il sabato e la domenica nei mesi di maggio, giugno e luglio. L’ingresso è gratuito. Continuando verso le località turistiche di Esmate e Solto Collina, si scende al piccolo e ben conservato paese di Riva di Solto. A questo punto, si svolta verso destra e si prosegue lungo la strada che costeggia il lago, ritornando a Sarnico. (*) Variante consigliataCosteggiando il crinale che si sviluppa a destra, si percorre la “Strada del Verde” che, passando da Vigolo a Parzanica, arriva a Tavernola Bergamasca. Un percorso di eccezionale rilievo paesaggistico, con panorami mozzafiato sul lago, tra cascine, prati, pinete e borghi rurali.
Sarnico

Pisogne

A Pisogne, vari ritrovamenti e tracce testimoniano sia la presenza di antichi insediamenti preistorici che il ruolo centrale, a livello industriale e commerciale, ricoperto dal paese in epoca romana per la sua posizione privilegiata (tra Valle Camonica e Sebino) e la sua morfologia. Presso la contrada di Grignaghe vi sono ancora, infatti, ricchi filoni di ferro con numerosissime miniere. All’ingresso di Pisogne è posta la statua di un grande cavallo bianco. Il centro si snoda attorno alla grande piazza del Mercato, che si apre verso il lago. Sulla piazza si affaccia la torre del Vescovo, alta circa 30 mt., fatta erigere assieme al altre fortificazioni durante una delle battaglie fra Bergamo e Brescia del XII sec. Durante il tardo Medioevo fecero rumore i processi contro le streghe che, si narra, furono tenute prigioniere nella torre e bruciate vive nella piazza. Da piazza del Mercato inizia piazza Corna Pellegrini, che sale fino alla chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta, con dipinti del XIX sec ed il grande organo Serassi di metà ’800, con più di 2000 canne. All’inizio di Piazza Corna Pellegrini inizia a destra via Torrazzo, lunga e tortuosa strada che attraversa il centro del borgo medievale. Salendo per via dei Monti, che si incrocia a sinistra, si giunge a una porta medievale. Proseguendo per via Torrazzo e quindi per via Mercanti fino all’inizio di via Mandolossa si incontra la porta Capovilla, che chiudeva l’abitato a sud. Sempre da via Torrazzo, scendendo verso il lago attraverso via Speranza si incontra, all’angolo con via Nave Corriera, una pittoresca casa del XVII sec. A monte del borgo medievale, sulla strada verso la Val Palot, si incontra la chiesa di S.Maria della Neve (XV sec.), sotto il cui portico di sinistra sono visibili degli affreschi, con storia di Adamo ed Eva. Il portico di destra è diventato la cappella dell’ex ospedale, mentre sulla facciata, in basso a destra, rimangono tracce di motivi iconografici diffusi nel XV sec. All’interno della chiesa è visibile un magnifico ciclo di affreschi di Girolamo Romanino raffiguranti scene della vita di Cristo, eseguiti negli anni 1532-34. Proseguendo lungo la strada verso la val Palot si incontra la pieve di S.Maria in Silvis del sec. VIII e ricostruita nel XV sec., con facciata decorata in pietra rossa. Sul lungolago, di recente ampliamento e ristrutturazione, si ricorda una scultura a forma semicircolare, composta da 10 pilastri sui quali è riportata una frase di Renato Guttuso, dedicata all’artista Romanino: «Romanino ci serva, ci inviti a guardare la realtà e ad avere il coraggio di andarci dentro, anche se essa è grande e terribile». Sono consigliate le visite anche alle piccole frazioni di Gratacasolo, Toline, Pontasio, Siniga, Grignaghe, Sonvico e Fraine: un iter suggestivo tra le acque del lago e la quiete dei boschi.

Lombardia in 10 capolavori

Dal Cenacolo Vinciano alla Piazza Ducale di Vigevano, fino alla Villa Reale di Monza. 10 capolavori da non perdere in Lombardia