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14V Bellano-Alpe Camaggiore

L’itinerario conduce dalla sponda di Bellano fino alla località alpe Camaggiore.   Si parte dalla suggestiva Piazza San Giorgio, situata nel cuore del centro di Bellano, a pochi passi dal parcheggio della stazione ferroviaria di Bellano – Tartavalle Terme. Il percorso si snoda sul lungolago fino alla salita per Vendrogno passando dal Santuario Madonna delle Lacrime, di Lezzeno e il Museo del Latte e della storia della Muggiasca. Questa parte di tragitto è su strada provinciale caratterizzata da tornanti a pendenza costante, con un fondo asfaltato che rende la pedalata piuttosto impegnativa, soprattutto a causa della sua notevole lunghezza.Durante questo tratto, si attraversano i suggestivi borghi di Vendrogno, Inesio e Mosnico. Superato anche la località di Sanico, la pendenza si fa ancora più accentuata, e per un breve tratto, la strada diventa sterrata avvicinandosi a Camaggiore. Un punto panoramico tra i più suggestivi del lago di Como. Il percorso è adatto in ogni periodo dell'anno grazie alla sua esposizione a sud. Dal punto di vista tecnico, l'itinerario è relativamente semplice, ma dal punto di vista fisico, richiede uno sforzo notevole. Lungo il percorso sono diversi i punti in cui fare rifornimento d'acqua.
14V Bellano-Alpe di Camaggiore

Il Lago Moro

Un laghetto di origine glaciale circondato da bellissimi sentieri escursionistici
Lago Moro

Pizzoccheri

Una delle specialità gastronomiche più conosciute della Valtellina e dell'intera Lombardia: i Pizzoccheri di Teglio
Pizzoccheri @inlombardia

Notte magica tra le stelle

SERATA TRA NATURA E ASTRONOMIA  - Tutte le info su www.hikeandbike.it
MAGIA DEL CIELO AL TRAMONTO

Il Pian dei Cavalli da Campodolcino

Un itinerario suggestivo, a oltre 2000 metri
Il Pian dei Cavalli da Campodolcino - Ph: Valchiavenna Turismo

Villa Arconati

Considerata da diversi critici la Versailles italiana,Villa Arconati (Bollate) ospita dal 1989 il prestigioso omonimo festival.
Villa Arconati, Monumenti Milano, Lombardia - ph: Emiliano Verga

La via verde del canale Muzza

Itinerario alla scoperta della città Vecchia
La via verde del canale Muzza

L'anello tra Olmo e Cusio

Un giro poco noto ma remunerativo! Questo percorso permette di sfruttare strade e sentieri poco trafficati, transitando per pittoreschi borghi in cui il tempo sembra essersi fermato, e godendo per quasi la totalità del tempo di una stupenda vista sulle prealpi delle Orobie.    Il dislivello e sviluppo non sono estremi; la salita consente di rimanere in sella pressappoco per tutto il tempo, mentre la discesa, quasi totalmente in fuoristrada, presenta passi tecnici: consigliato agli amanti del genere!Da Olmo una prima salita su asfalto porta fino a Santa Brigida, da dove ci si porta senza eccessiva fatica e con molto panorama a Ornica, principalmente muovendosi lungo un sentiero a mezzacosta. Da qui si sale ulteriormente per guadagnare il colle della Maddalena e altri 500m di dislivello da godersi poi in discesa!Questa, quasi totalmente lontana da strade asfaltate, parte subito lungo la dorsale, riportando velocemente all’Oratorio di San Giovanni. Da qui si riprende parte del tracciato dell’andata, fino a giungere nuovamente a Santa Brigida.Infine l’ultimo pezzo di asfalto verso l’auto è da qui evitabile percorrendo la bella Val di Guèi, caratterizzata da un primo tratto scorrevole, su un versante molto scosceso a picco sul torrente.A causa del tracciato è indispensabile prestare grande attenzione, specialmente se il fondo è bagnato, e moderare la velocità. L’abbondanza d’acqua non crea però solo difficoltà ai ciclisti ma anche fantastiche cascatelle lungo il bosco: non perdertele! Giudizio di Gianpietro Giupponi che ha testato per noi il tracciatoConsigliata una MTB full - nella discesa è indispensabile la traccia GPS  
L'anello tra Olmo e Cusio

Il Sentiero del Castagno

Un autunnale percorso ad anello lungo il sentiero del castagno, ideato per valorizzare e rilanciare la coltivazione della castagna nella zona.   Si attraverseranno piccoli borghi caratteristici, boschi di castagno selvatico e i punti panoramici non mancheranno in questo percorso alla continua scoperta di luoghi affascinanti ricchi di storia, natura e cultura. L'itinerario inizia dalla piazza di Corna Imagna e tra belle vedute panoramiche, piccoli orti e qualche castagno caliamo lungo il versante che in breve ci collega alla tranquilla contrada di Canito. Seguiamo la strada sino a raggiungere un'altra caratteristica contrada: la contrada Regorda, contraddistinta da poche casettine in pietra.Continuando si arriva poi alla bella Cà Berizzi, detta anche “Regorda di qua”, ove trovano sede l’omonima BibliOsteria e la costruenda Casa dei semi. Successivamente si costeggia l'ampio pratone verde che dalla Costa degrada dolcemente toccando in sequenza le contrade: Siva, Roncaglia, sede dell’omonima Locanda, e Calcinone, quest’ultima situata oltre la Valle del Fontanello e la carrabile per Locatello. Il sentiero prosegue superando dapprima la verdissima Valle delle Moiàche e poi una casa isolata al margine del fitto bosco, in località Bàrbara. Tenendo la destra al bivio, si sale verso le baite della località Quadrù, dove tra prati densamente arborati, ci si porta alla soprastante contrada Cà Gavaggio, l’abitato più settentrionale ed elevato di Corna Imagna. Concludendo, seguiamo il percorso facendo rientro al punto di partenza e completando questo piacevole anello.  
Il Sentiero del Castagno

Il Rifugio Solidale, Pirlo allo Spino

Questo percorso è consigliato a chi ama pedalare ed ammirare paesaggi immersi nella natura e nella storia. Da Toscolano Maderno saliamo verso la Piana di Gaino, antico borgo di interesse storico, e nella salita possiamo godere di bellissimi panorami sul lago, con scorci sulla Valvestino e Val Campelli, sino a giungere alla località Archesane e all’omonimo Palazzo. Da qui la salita guadagna quota velocemente e ci porta sino al Passo Spino, importante crocevia di diversi sentieri. In prossimità del passo troviamo all’interno di un’antica malga ristrutturata il punto espositivo Passo Spino e poco sopra l’Osservatorio Ornitologico Regionale “Antonio Duse”. Continuando il nostro tour e percorrendo tutto il crinale raggiungiamo la meta, il Rifugio Pirlo, posizionato sopra lo sperone frequentato da chi pratica l’arrampicata. Da qua ritorniamo al Passo Spino e decidiamo di proseguire con l’itinerario ad anello scendendo a destra, per percorrere poi la sterrata/cemenetata fino alla località Pirello e a Sant’Urbano. Cominciamo la discesa verso il lago tramite sterrata, con una breve sosta alla Croce di Ortello, da dove possiamo godere del fantastico panorama sul Basso Lago di Garda. Completiamo il tour seguendo la traccia che tramite sentiero ci porta nel cuore della Valle delle Cartiere, sito adibito nei primi del ‘900 alla produzione della carta, ora divenuta area archeologica industriale dove troviamo il museo della carta.
Il Rifugio Solidale, Pirlo allo Spino

Itinerario delle Oasi

Un’avventura cicloescursionistica che invita a scoprire la bellezza e la ricchezza naturalistica della Lomellina e del Pavese.
Un tour tra le campagne del pavese

Serata astronomica

Una struttura del XII secolo dalla bellezza magnetica, situata su uno sperone di roccia affacciato sulla Valle Camonica, testimone di antichi scontri e punto panoramico d’eccezione per osservare le stelle.    Dell’antico Castello di Cimbergo, che svetta al centro del borgo omonimo, in provincia di Brescia, rimangono oggi le romantiche rovine delle mura incastonate nel paesaggio. Raccontano la storia degli antichi scontri tra guelfi e ghibellini camuni, della costruzione del campanile di Cimbergo con parte delle pietre nel XIX secolo e del tempo trascorso prima e dopo, lasciando immutato il verde panorama della Valle Camonica su cui si affaccia la struttura.  Ad ospitarla è la Riserva Naturale incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo, la più grande area archeologica della Valle Camonica, che conserva reperti disseminati lungo il territorio e risalenti all’epoca paleocristiana. Non è un caso che le incisioni rupestri abbiano conquistato nel 1979 il riconoscimento come patrimonio dell’UNESCO, rendendo questa bellissima valle celebre in tutto il mondo. Alcune aree non sono accessibili ai visitatori, ma altre, come quella che circonda il Castello di Cimbergo, sono luoghi di fondamentale memoria storica.  Oltre a passeggiare tra questi sentieri, esplorare le rocce istoriate e scoprire invidiabili scorci panoramici, la Valle Camonica offre anche la possibilità di alzare lo sguardo verso un cielo incontaminato. Con una guida astronomica specializzata e un telescopio puoi godere del panorama celeste da un luogo suggestivo dove stelle brillanti, pianeti e nebulose impreziosiscono una memorabile esperienza in compagnia.  (Ph: Lombardia Beni Culturali) 
Ph: Lombardia Beni Culturali