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La schita dell’Oltrepò Pavese

Un tesoro della tradizione contadina

Tra le colline dell’Oltrepò Pavese, terra di vini pregiati e sapori autentici, si tramanda da generazioni una ricetta semplice ma irresistibile: la schita. Questo antico piatto della tradizione contadina è una sorta di frittella a base di farina, acqua e un pizzico di sale, cotta in padella con lo strutto o l’olio.

La schita nasce come cibo povero, preparato con gli ingredienti facilmente reperibili nelle cascine. Un tempo veniva cucinata per sfamare i contadini durante le giornate di lavoro nei campi, oggi è una specialità riscoperta e apprezzata nelle sagre e nelle cucine locali. Il segreto della sua bontà sta nella sua semplicità: dorata e croccante all’esterno, morbida all’interno, è perfetta da gustare sia da sola che accompagnata con salumi, formaggi o miele.

Ogni famiglia dell’Oltrepò ha la propria variante della ricetta, tramandata di generazione in generazione, rendendo la schita un simbolo dell’identità gastronomica del territorio. Se vi trovate in Oltrepò Pavese, non perdete l’occasione di assaggiarla: un piccolo capolavoro di genuinità che racconta la storia e i sapori di questa terra.


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Dove mangiare la schita

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