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Cosa posso mangiare a Cremona?
I principali piatti della tradizione cremonese
Le forti radici culinarie comuni alle varie zone del territorio cremonese si traducono in menu ricchi e gustosi che hanno per capisaldi alcuni piatti semplicemente irrinunciabili.
✔ I MARUBINI. In dialetto vengono chiamati “marubèen”: sono la tradizionale pasta ripiena dei cremonesi e vengono serviti durante le festività natalizie o in occasione di banchetti speciali. Il ripieno è un tripudio di carni, formaggio e spezie; il brodo (anzi: “i tre brod i”) si ottiene mettendo in acqua fredda pollo (cappone o gallina), manzo e carne di maiale o salame da pentola insieme a diverse verdure. Per datare e preservare la ricetta, nel 2003 alcuni personaggi della cultura cremonese e dell’Accademia della Cucina Italiana hanno definito con atto notarile la nascita della ricetta intorno al Cinquecento.
✔ I BOLLITI MISTI. Sono il secondo piatto per eccellenza sulla tavola natalizia: gallina, cappone ripieno, manzo, salame da pentola, cotechino, lingua di vitello, testina... Il gran bollito è una sinfonia di gusto da accompagnare con la MOSTARDA CREMONESE ( rigorosamente di frutta intera) e con diverse salsine a base di verdure.
✔ GLI INSACCATI. Salame all’aglio, cotechino alla vaniglia, salame da pentola, salsiccia, verzini... gli insaccati tradizionali cremonesi non possono mai mancare in tavola. L’accompagnamento ideale è con i sottoli, meglio se serviti in tazza.
✔ IL TORRONE. E’ tra i simboli del Natale in tutta Italia (e non solo): la paternità cremonese della ricetta è accertata già da fonti storiche del Cinquecento, che testimoniano come la Comunità di Cremona inviò del torrone come dono natalizio alle autorità spagnole del governo di Milano. Secondo la leggenda questo dolce fu servito per la prima volta durante il banchetto nuziale di Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza, nel 1441: per l’occasione i pasticcieri gli avevano dato la forma del Torrazzo, il campanile della cattedrale.