- Food & Wine
Percorsi d’arte popolare lungo argini e golene
ITINERARIO ENOGASTRONOMICO
«Ogni cultura, ogni tradizione, ogni identità è un prodotto della storia, dinamico e instabile, generato da complessi fenomeni di scambio, di incrocio, di contaminazione»
Massimo Montanari
Intorno alla tavola da bambini impariamo le regole della convivenza, i ruoli e le posizioni sociali, impariamo a conoscere e a praticare le tradizioni della comunità e a comprenderne il valore simbolico, impariamo la distinzione tra cibi buoni e cattivi, tra alimenti adeguati e non adeguati alle diverse circostanze. Attraverso le metafore del cibo si costruiscono norme etiche e regole di comportamento. Il cibo è in primo luogo una metafora delle relazioni e del nutrimento che deriva dalle relazioni stesse. A partire dal discorso intorno alla tavola, si costruisce un linguaggio delle relazioni e dello scambio più che mai importante in una società globale. In questo senso, da sempre, la cucina del mantovano è definita "di prìncipi e di popolo": raffinata per la corte dei Gonzaga, ma anche popolare, poiché sa trarre anche dagli ingredienti poveri, gusto e spessore.
Il percorso inizia dal Parmigiano-Reggiano, presso la Latteria Agricola Quistello (2), nata nel 1964 come Cooperativa con il fine di sostenere gli allevatori della zona, accompagnato da un altro storico prodotto locale la pera IGP. L’uso tradizionale che ne facevano i contadini era di consumarla al naturale con formaggi: Parmigiano Reggiano, Provolone, e Pecorino. Da qui, alla scoperta de La strada del Cappone Mantovano per riscoprire un piatto che a Mantova da sempre troviamo non solo sulle tavole imbandite dei grandi signori del rinascimento, ma anche nei pollai di campagna e nelle pentole delle modeste cucine delle case rurali, presso l’Azienda Agricola Chieregati (3), da gustare assieme al vino mantovano più conosciuto, il Lambrusco, presso la Cantina Sociale di Quistello (4), la casa del Lambrusco Mantovano.