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Rifugi alpini, vedette della Lombardia
Originariamente basi degli alpinisti per raggiungere le cime innevate, oggi i rifugi alpini della Lombardia sono frequentati da escursionisti, famiglie e sportivi che in estate amano divertirsi al fresco in alta quota, facendo trekking, mountain bike, arrampicate…
Non è semplice scegliere dove andare, ma ecco 9 rifugi alpini lombardi che hanno storie interessanti da raccontare…
E voi, raccontandoci le vostre, partecipando al concorso estivo Girarifugi 2021, potrete vincere gadget, prodotti d’Alpe e soggiorni nei rifugi lombardi più belli!
Rifugi storici in Valtellina
Il primo rifugio alpino costruito nel cuore delle Alpi dal Club Alpino Italiano è proprio in Lombardia. Il Rifugio Marinelli Bombardieri (m 2.813), nell’Alta Val di Scerscen risale al 1880 ed è testimone di storiche salite sul versante italiano del Bernina. Si raggiunge a piedi da Campo Moro (Sondrio) in 3 ore. In estate, vi consigliamo l’escursione a Punta Marinelli (m 3.181), dove ammirare l’intero gruppo alpino del Bernina.
Nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, il Rifugio Quinto Alpini (m 2.877, Valfurva, Sondrio), costruito dal CAI di Milano nel 1884, racconta la storia della montagna e degli alpini della I Guerra Mondiale. Da qui partono ascensioni sulle cime dei monti Zebrù, Gran Zebrù, Thurweiser e Ortles. E soprattutto, si può trascorrere un’indimenticabile notte nella Foxy House, meravigliosa capanna in legno su uno sperone di roccia, immersa nella Val Zebrù.
Al Rifugio Gianetti, un tempio dell’alpinismo in Alta Val Porcelizzo (m 2.534, Val Masino) si arriva a piedi da Bagni del Masino in circa 3 ore e mezza. Da qui partono ascensioni sul Pizzo Badile, che lo sovrasta, sul Pizzo Cengalo e altre, tra cui la celebre Via Cassin, aperta nel 1937 dal famoso alpinista.
Valsassina: i rifugi sulle “montagne di Milano”
Grigna e Resegone sono due vette lombarde care ai milanesi. Sulla Grigna, rinomata palestra di alpinismo, c’è il Rifugio Brioschi (m 2.410, Pasturo, Lecco) inaugurato dal CAI di Milano nel 1895 come Capanna Grigna Vetta e intitolato a Luigi Brioschi nel 1926. Da qui partono sentieri, vie ferrate e canaloni per raggiungere la vetta e la "Traversata Alta" lungo l’intera cresta, che collega Grignetta e Grignone.
In cima al Resegone (m 1.875, Prealpi Orobiche), il Rifugio Azzoni - a cui si arriva a piedi da Morterone e Brumano, in funivia da Piani d’Erna o in mountain bike - regala una vista meravigliosa su Arco Alpino e Appennini. Dal rifugio si può accedere ai vari versanti, alle ferrate, alle vie di arrampicata... All’alba e al tramonto fanno la loro comparsa caprioli, camosci e cervi.
Rifugi panoramici sul lago di Como
Dal Rifugio Menaggio (m 1.383), ai piedi delle pareti meridionali del monte Grona (m 1.736 m, Mason del Fedèe, Como) si ammirano scorci incantevoli del lago di Como. Arrivati al rifugio a piedi da Breglia (in 1 ora), potete proseguire o… sedervi a tavola: la cucina propone piatti tipici con farine, carni, salumi locali e formaggi d’alpeggio.
Un panorama magnifico si ammira anche dal Rifugio Riella (m 1.275, Faggeto Lario, Como), sul versante ovest del Monte Palanzone, nel Triangolo Lariano. Arrivati in auto a Colma di Sormano, imboccare a piedi il sentiero (1 ora e mezza) e giunti al rifugio, non perdetevi le saporite specialità!
Lombardia: rifugi gourmet in alta quota
Quando il menù vale tutta la fatica della salita! Il Rifugio Laghi Gemelli (m 1.968, Branzi, Bergamo), circondato dai laghetti e dalle vette dell’alta Val Brembana, si raggiunge a piedi da Branzi, Carona, Roncobello e Valcanale. Escursioni e passeggiate non possono non finire a tavola con casoncelli, foiade, pizzoccheri, stracotti e brasati con polenta… Non a caso, nel 2018, il rifugio ha vinto il concorso “A tavola in rifugio” con una prelibata pasta al Paruk (spinacino selvatico) e salsa allo Stratchitunt della Valtaleggio.
Vicino a Madesimo (Sondrio), il Rifugio Mai Tardi (m 1.880) unisce un panorama spettacolare all’offerta dei migliori piatti della cucina valtellinese, realizzati con verdure dell’orto, carne delle chianine allevate in alpeggio, formaggi e miele autoprodotti. Ci si arriva in auto e in moto e da lì si parte per giri in biciletta, trekking, passeggiate ai laghi Nero e d’Emet ed escursioni oltre i 3.000 m, ai ghiacciai del Ferrè, al Tambo e al Suretta.
Qualcosa di diverso: bivacchi e resort
I rifugi e i bivacchi del CAI lombardo sono ripari sicuri per gli alpinisti. I bivacchi hanno forme compatte, quasi spaziali, come quelle del Ferrario (Grigna Meridionale, m 2.184) o del Locatelli (Monte Due Mani, m 1.657, Lecco).
Gli amanti del comfort esclusivo, apprezzeranno invece il Sunny Valley Mountain Lodge (m 2.700) nel Parco dello Stelvio, tutto in pietra locale e abeti lapponi, con Suite, Spa, ristorante e in inverno il bar in un igloo!
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