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Alla scoperta dell'Alto Lago di Como: Val Cavargna e Val Rezzo
A pochi km dalle affollate e mondane sponde del Lago di Como, esiste un ambiente alpino, al confine con la Confederazione Elvetica, ricco di antichi Comuni e di abitanti orgogliosamente legati alla propria terra, difficile ma sempre amata.
Sono le zone dell’alto Lago di Como, dove una serie di lunghe, strette valli penetrano nell’entroterra e risalgono fino a cime di importante altitudine. Fra questi Comuni, Cusino è una vera e propria porta all’ampio ventaglio della parte terminale della Val Cavargna. Facilmente raggiungibile dalla strada che sale da Carlazzo, accoglie i visitatori dopo un certo numero di curve: certamente una viabilità che occorre percorrere senza fretta!
Eblema della Val Cavargna, vicina ma così distante dalle affollate località del Lago di Como, non può che essere il Comune di Cavargna, uno dei più piccoli di questa zona, almeno per quanto riguarda il numero degli abitanti! A sua volta suddiviso nelle frazioni di Segalè, Mondrago, Vegna, Dosso-Finsuè, San Lucio, Cavargna vede il suo territorio al di sopra dei 1.000 metri di quota, fino agli oltre 2.000 della Galzirola.
L’antico Comune di San Bartolomeo Val Cavargna è il più popoloso fra quelli che compongono la testata della omonima valle, con quasi 1.000 abitanti. Più volte riunito (e poi separato) dal vicino Comune di San Nazzaro Val Cavargna, ha la caratteristica di essere suddiviso in sei frazioni di una certa consistenza, più altri nuclei abitati minori, oltre al nucleo principale.
Adiacente alla Val Cavargna, al quale è collegato dal Passo della Cava (rinomata località di raccolta funghi) c’è il Comune di Val Rezzo, che ha più volte riunificato nei secoli scorsi, così come all’attualità, le due antiche frazioni di Buggiolo e Seghebbia.
Il Comune, poco più di 150 abitanti, è formato da due frazioni distinte, dapprima Buggiolo e quindi Seghebbia. Da segnalare, in particolare, l’ambiente circostante l’abitato, ed in particolare la lunga strada sterrata che partendo dalla Provinciale di collegamento con Cavargna, attraversando pascoli e cespugliati, porta all’Oratorio di San Lucio e all’omonimo Rifugio e poi, per i più sportivi, allo stupendo panorama della sovrastante cima della Galzirola.
Da Val Rezzo, ed in particolare dalla località di Pramarzio raggiungibile solo a piedi, sul versante opposto a quello dell’abitato, si scende con uno stupendo, lungo percorso su sentiero in Valsolda. Posti selvaggi ed isolati, importante presenza di fauna selvatica, ungulati e non solo, che sconfinano anche dalla vicina Svizzera, ambienti naturali incomparabili, grandi foreste di faggio, che evidentemente trova in questa area habitat particolarmente favorevoli.
Insieme al vicino Comune di San Bartolomeo, l’abitato di San Nazzaro è perfettamente visibile alla testata del Val Cavargna, immerso nei circostanti boschi di latifoglie e, più su, dai pascoli che portano fino al Pizzo di Gino, una delle più alte cime delle Alpi Comasche. Sul territorio comunale alcune belle costruzioni religiose rendono onore a questo piccolo Comune, la cui economia riesce a resistere in virtù della vicinissima Svizzera che assorbe la quasi totalità della forza lavoro locale.
Ma è al di sopra del piccolo urbanizzato che troviamo le attrattive principali del territorio comunale, con una lunga strada silvo pastorale che risale lungamente la montagna fino ad arrivare al Rifugio Croce di Campo (in territorio di san Bartolomeo) e poi ancora più su, fino al grande alpeggio agrituristico di Piazza Vacchera, a quasi 1.800 metri di quota.
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