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Pezzotti valtellinesi
Forse il prodotto artigianale valtellinese più famoso, il pezzotto è un tessuto molto resistente confezionato utilizzando ritagli di stoffe, le pezze appunto, ordite a mano al telaio.
L'origine del pezzotto, che secondo alcune fonti risalirebbe alla presenza dei monaci Umiliati in Valtellina, ha le sue radici nella povertà del mondo contadino e nell'artigianato casalingo che portava a costruirsi in casa tutti gli oggetti, abiti e utensili di cui si aveva bisogno.
In alcune valli, come in Val d'Arigna sul versante Orobico, nel territorio del comune di Ponte in Valtellina, la tradizione del lavoro casalingo al telaio è stata sempre molto viva. Qui le donne intessevano e ancora oggi intessono a mano su telai di legno i pezzi di stoffa variopinta seguendo un'arte tradizionale antica di almeno cinque secoli.
L'origine dei pezzotti è nei "pelorsc", grossolane coperte di particolare robustezza fatte con l'ordito di resistente canapa e la trama di ritagli di pezze logore e stracci, servivano per coprire il fieno, riparare dal freddo il bestiame negli alpeggi oppure, d'estate, per stendere il grano sulle aie o i legumi a seccare.
Oggi nella fabbricazione dei pezzotti gli stracci sono stati sostituiti con ritagli di cotone o seta e la scelta dei colori e del disegno si fa sempre più accurata, così il robusto e rozzo panno della tradizione contadina è diventato un elemento decorativo dell'arredamento moderno ripreso anche al di fuori della Valtellina.
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