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Un mosaico di biodiversità: il Parco del Ticino
Il Varesotto è zona vivace e vitale fin dalla Preistoria. Il lago Maggiore ma soprattutto il fiume Ticino, linea difensiva, via di comunicazione e di commerci, hanno reso questo territorio particolarmente propizio allo sviluppo di insediamenti umani, fin dalle epoche più antiche.
Lungo le sue rive si è sviluppata, oltre 3.000 anni fa, una delle più importanti civiltà dell’Italia settentrionale: la cultura di Golasecca. Il nome deriva dall’omonima località in provincia di Varese, dove i primi scavi archeologici, effettuati a inizio ottocento, portarono alla luce dei monumenti funerari (cromlech) appartenenti ad una cultura della prima età del Ferro.
La visita alle affascinanti strutture megalitiche, che caratterizzano l’area archeologica di Golasecca, è un viaggio magico nel tempo nonché un’esperienza naturalistica e culturale di inestimabile valore. Ci troviamo infatti nel Parco del Ticino, il più antico parco fluviale d’Europa nonché Riserva della Biosfera, nell’ambito del programma Man and Biosphere dell’UNESCO: un ricco mosaico di ecosistemi ospita un patrimonio di biodiversità che conta oltre 6.000 specie tra piante, animali e funghi!
A proposito di funghi, segnaliamo che la raccolta nel parco è subordinata all’acquisizione di un permesso di validità illimitata, alla frequentazione di un corso di preparazione micologica, organizzato dai Comuni e al pagamento di una quota annuale. Se vi sembra troppo complicato per rimediare un gustoso spuntino suggeriamo, come valida alternativa, una sosta presso i tanti punti ristoro del Parco presenti in zona.
Prima di ripartire, non dimenticatevi il bottino più prezioso: l’oro delle Prealpi, il delizioso miele varesino (DOP) a marchio Parco del Ticino.
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