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L’Ippocastano di Arzo
Un secolare Ippocastano è pregevole elemento paesaggistico ed identificativo di Arzo, località sopra Morbegno.
Storicamente la Valtellina era divisa in tre parti dette terzieri (alla quale si sommava la Contea di Bormio). Il centro geopolitico del Terziere Inferiore era Morbegno, che oggi è una ridente cittadina, seconda per popolazione a livello provinciale.
Nei secoli è stato importante crocevia commerciale, grazie al posizionamento alla base delle Valli del Bitto e del Passo San Marco. Risalendo la strada statale che porta a quest’ultimo, s’incrocia il piccolo borgo di Arzo con la sua seicentesca chiesetta di San Giovanni Battista. Di fronte all’edificio religioso è impossibile non notare un bel crotto sovrastato da un maestoso Ippocastano (Aesculus hippocastanum).
Con la sua vasta e rigogliosa chioma, costituita dalle caratteristiche grandi foglie composte da 5 o 7 lamine, fa ombra ai tavoli dove, gustando piatti tradizionali, si gode dell’affascinante intrico dei rami. L’esemplare ha il tronco con circonferenza di 3,60 metri (diametro 115 cm) ed un’altezza di quasi 20 metri. Seduti ai suoi piedi si può anche ammirare il panorama sul tratto più basso della Valtellina, dove il fiume Adda crea fertili zone di fondovalle (Pian di Spagna) prima d’immettersi nel Lario.
Monumento verde liberamente visitabile.