- Lifestyle
- Arte e Cultura
La Milano dei ballatoi
Le case di ringhiera, una Milano un pò retrò ma non passata di moda
La Milano di una volta e dei contrasti tra il moderno e il passato. Per innamorarsi di Milano bisogna conoscerla un po' in tutti i suoi aspetti e una delle caratteristiche di questa città è la presenza, ancora oggi, delle case di ringhiera.
Passeggiando, può capitare benissimo, di entrare in alcuni portoni aperti e rimanere affascinati dai cortili di una volta con le case di ringhiera. Le troviamo soprattutto nella zona dei Navigli di Milano dove molti pittori hanno i loro studi.
La casa di ringhiera rappresenta una Milano un po' retrò ma non passata di moda. Questo tipo di casa era molto diffusa all’inizio del 900 per ospitare il ceto operaio e raccontano uno stile di vita di condivisione con i vicini un tempo molto più diffuso di oggi.
Dunque, le case di ringhiera erano semplici residenze popolari per gente comune che lavorava. Oggi a Milano se ne contano ancora circa 70 mila, in zone come Brera o sui Navigli. Per lo più queste case sono state ristrutturate internamente ma hanno conservato l’esterno originario.
Uno dei quartieri più affascinanti per conoscere la realtà delle case di ringhiera è quello dei Navigli, in particolare la zona di corso San Gottardo, dove convivono le versioni più glamour e le abitazioni più fedeli alle case di ringhiera di una volta. In prevalenza di colore giallo o rosso, di solito composte da tre a un massimo di sei piani, si distinguono per alcune peculiarità. Caratteristica principale di questo tipo di casa è il ballatoio comune che percorre l’intero edificio e su cui si affacciano le porte di ingresso delle singole abitazioni.
Non era facile vivere in una casa di ringhiera in passato perché mancavano alcuni comfort dati per scontato oggigiorno come il bagno in comune per tutti e spesso non vi era nemmeno l’acqua corrente e luogo di socializzazione, oltre al ballatoio, diventava l’ampio cortile comune.
Oggi le case di ringhiera hanno mantenuto i caratteristici ballatoi e cortili ciottolati ma non sono le abitazioni spartane e rustiche di una volta: gli appartamenti sono ora forniti di bagni privati, ascensori (alcune) e le più moderne comodità. Fortunatamente non si è estinto, però, lo spirito che animava questi luoghi.
Quando passeggiate per Milano e vedete un portone aperto, soprattutto sui Navigli, affacciatevi dentro e assaporate un po' dello spirito di una Milano tradizionale ricca di storia e di tradizioni ancora vive.
In particolare, consigliamo un giro in San Gottardo: spettacolare il cortile-strada del civico 14 e sull’alzaia Naviglio Grande dove nella magnifica corte delle botteghe degli artisti, Alzaia Naviglio Grande 4, vi attendono foto e dipinti delle case di ringhiere.