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Un tuffo nel passato alla scoperta della Brianza più autentica
La Brianza presenta zone particolarmente belle ed è apprezzata, per diversi motivi, anche al di fuori dei confini nazionali, ma il suo periodo di maggiore splendore lo si può inquadrare cronologicamente a partire dai primi decenni del 1800 fino a primi anni del 1900.
In quel periodo, infatti, la zona, soprattutto l'alta Brianza, era letteralmente presa d'assalto dai nobili milanesi che, nel XIX secolo in particolare, costruirono numerose ville, molte delle quali ospitarono anche personaggi di fama nazionale ed internazionale: poeti, scrittori e pittori, invitati proprio in queste regge circondate da enormi parchi, cantarono e rappresentarono le bellezze naturali e paesaggistiche della Brianza in opere famosissime. Lo stesso Re Umberto I, avendo la residenza a Monza, soleva molto spesso andare a Erba per rilassarsi e per assistere personalmente alle corse di cavallo che tanto amava nell’ippodromo cittadino.
L'economia brianzola è sempre stata a stampo prevalentemente contadino, con salde origini nel Medioevo. Tuttavia con le rivoluzioni industriali si cominciò anche qui a risentire dei rapidi cambiamenti che già stavano avvenendo in Europa e che avrebbero portato nel giro di pochi decenni all'epoca Moderna. Questo periodo di fama e splendore ebbe però fine proprio con l'uccisione del Re Umberto I e il successivo scoppio della I Guerra Mondiale. Negli anni successivi, infatti, a seguito dell'industrializzazione sempre più marcata e crescente, della Seconda Guerra Mondiale, dei tempi e delle abitudini che cambiavano travolti dalla tecnologia e dalla modernità sempre più imperante, iniziò un lento ma inesorabile declino per l'aspetto turistico di questa terra ma, in compenso, se ne aprì uno nuovo, certamente altrettanto redditizio ma forse meno affascinante: quello dell'industria.