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Il Parco di Villa Annoni

Percorso di visita botanica al parco di Villa Annoni con laboratorio sulla biodiversità e lo sviluppo sostenibile

Centrale idroelettrica Alessandro Taccani

Attiva dal 1906, vieni a conoscere una delle centrali funzionanti più belle del Parco Adda Nord

La Torre sul Fiume- tra natura, monumenti energia e storia

Una gita adatta a gruppi e scuole sull'argine dell'fiume Adda, tra paesaggi mozzafiato, natura e storia, a due passi dalla grande città.

Tra Idroscalo e Martesana

Questo itinerario attraversa un'area ricca di vegetazione, parchi e riserve naturali, il tutto a pochi kilometri dalla città metropolitana di Milano. Dall'Idroscalo di Milano si percorre il Naviglio della Martesana per arrivare alla Riserva naturale delle Sorgenti della Muzzetta, nella zona est del Parco Agricolo Sud Milano, che tutela le bellezze di questo paesaggio lombardo di pianura. Partendo dal parcheggio Linate Idrofly seguiamo la ciclopedonale posta tra l’Idroscalo e la circonvallazione e arriviamo al sovrappasso posto a fianco della Mondadori. Superata la Rivoltana e la ferrovia continuiamo diritto per Segrate fino a Vimodrone dove procediamo a destra sulla ciclabile che costeggia il canale Villoresi. Alla stazione metro di Cassina de' Pecchi svoltiamo a destra per l’itinerario ciclopedonale “Delle sorgenti della Muzzetta” sino ad arrivare a Pantigliate e successivamente costeggiando la Paullese al Castello Borromeo di Peschiera. Da qui percorriamo strade secondarie che ci conducono al punto di partenza. ITINERARIODistanza: 37.6 kmDifficoltà: facileFondo stradale: asfalto e sterratoDislivello: +155 m, -155 m (Pendenza max: 2.7%, - 3.2%; Pendio medio: 0.5%, - 0.5%)Adatto a: tuttiTipologia di bicicletta consigliata: MTB e ibridaDurata media: 3 h ca. ALCUNI PUNTI DI INTERESSE Idroscalo di MilanoQuesto scalo per idrovolanti fu realizzato alla fine degli anni venti per il trasporto di merci sulle grandi distanze. Il bacino acquatico è oggi un polo di attività ricreative e sportive. Geolocalizzazione su mappa: 45.4728, 9.28894 Palazzo Mondadori a SegrateCostruito nel 1968 per volontà di Giorgio Mondadori, egli decise di affidare il progetto all’architetto Oscar Niemeyer, che immaginò uno spazio aperto in cui le persone potessero operare in armonia. Geolocalizzazione su mappa: 45.47548, 9.299 Il Naviglio della MartesanaCompletato nel 1496 sotto la guida di Ludovico il Moro questo fiume scorre da Trezzo sull’Adda a Milano. In epoca barocca si assistette proprio in questa zona ad una fioritura di ville signorili.Geolocalizzazione su mappa: 45.51744, 9.28417 Villa Litti Invernizzi a TrenzanesioL'anno esatto della sua costruzione non si conosce ma nel 1688 il proprietario era Pompeo Litta. Nel 1955 la villa fu acquistata dalla famiglia Invernizzi ed è sede della Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi.Geolocalizzazione su mappa: 45.48417, 9.36408 Riserva naturale delle Sorgenti della Muzzetta a RodanoLa costituzione della riserva risale al 1993 e ospita numerose specie di fiori rari, che aggiungono fascino a un’oasi situata a pochi chilometri da Milano. La Riserva è accessibile solo per mezzo di visite guidate. Geolocalizzazione su mappa: 45.51744, 9.28417 Punto parco di Cascina Castello a SettalaIl complesso venne costruito tra il XIV e il XV secolo e comprende la chiesa dell'Immacolata e le case coloniche. Qui si trova, poi, il museo etnografico della civiltà contadina della bassa lombarda.Geolocalizzazione su mappa: 45.46249, 9.37199 Castello Borromeo a Peschiera BorromeoE' il più antico possedimento lombardo della famiglia Borromeo, trasferitasi in Lombardia nel Quattrocento. Nato come costruzione rurale, venne rimaneggiato successivamente per assumere l'aspetto di castello.Info utili: www.castelloborromeo.itIl castello non è aperto al pubblico. Tuttavia vengono organizzate giornate di visite di cui viene data notizia sul sito internet. Geolocalizzazione su mappa: 45.4374, 9.33096
Tra Idroscalo e Martesana

Milano

Una città dai mille volti, che merita una visita per mille e più motivi. In continua evoluzione. Scoprila con noi.
Milano

Fiume Ticino

Il Ticino nasce in Svizzera. La sua sorgente principale è in testa alla val Bedretto, al Passo di Novena, a circa 2.480 metri di quota, mentre un’altra sorgente è nei pressi dell’Ospizio del San Gottardo e si congiunge alla prima ad Airolo. Da qui il fiume prosegue in territorio elvetico scorrendo in una valle ben conservata (da vedere le gole di Stalvedro e del monte Piottino) fino all’imbocco della Piana di Magadino, dove viene imbrigliato in argini che ne fanno un banale canale fino al delta con cui sfocia nel Lago Maggiore. Qui il fiume riprende, anche se solo per poche centinaia di metri, la sua naturalità, dando origine ad una zona umida di interesse internazionale, ai sensi della Convenzione Ramsar: la Riserva Naturale Federale delle Bolle di Magadino (www.bolledimagadino.com). Una volta uscito dal bacino del Verbano, nei pressi di Sesto Calende (VA), il Ticino attraversa tutta la pianura padana, incidendola profondamente e termina, dopo aver lambito Pavia, nel Po, in località Ponte della Becca (PV). Il territorio del Ticino sublacuale può essere geomorfologicamente e naturalisticamente suddiviso in cinque zone principali: l’anfiteatro delle colline moreniche o zona collinare; il pianalto terrazzato o altopiano asciutto; la zona di alta pianura; il piano generale terrazzato, o pianura irrigua che comprende la fascia dei fontanili ed infine la valle del fiume propriamente detta. Il terrazzo principale che raccorda la valle alla pianura circostante ha un’altezza che decresce da 40 a 15 m circa. All’interno della valle si possono individuare terrazzi minori di cui il più evidente va da Magenta a Besate (MI). Si può anche procedere ad una suddivisione in senso longitudinale dell’asta del fiume, questa volta in tre comparti: dal Lago Maggiore alla Maddalena di Somma Lombardo (VA), il Ticino scorre formando meandri incassati in gole profonde, incise nei depositi morenici; dalla Maddalena a Motta Visconti (MI) ha un andamento anastomizzato con un letto largo in alcuni punti fino a tre chilometri e numerose isole ghiaiose e sabbiose create da rami e canali che si intrecciano cambiando continuamente morfologia; infine, da Motta Visconti alla confluenza con il Po, il Ticino presenta un tracciato meandriforme e tocca la massima complessità. Il corso del fiume è in costante evoluzione, soggetto a incessanti modificazioni e con un equilibrio dinamico che è elemento fondamentale per il mantenimento del valore ecologico del fiume e della sua vallata. Negli ultimi venti chilometri il fiume torna a corso unico, anche se abbastanza tortuoso, con sponde ben definite all’interno della piana alluvionale. Interventi di contenimento delle sponde con pietre e blocchi in cemento, iniziati massicciamente dagli anni Cinquanta, hanno di fatto limitato la nascita di nuove “lanche”. Queste sono parti del fiume, in corrispondenza di anse, pian piano escluse dal percorso della corrente e in seguito del tutto isolate dal corso del fiume. Le vecchie lanche tendono ad interrarsi a causa di sedimenti che si depositano nel corso delle piene, diventando terreno fertile per la vegetazione palustre, che, inevitabilmente, ostruisce e colma i fondali. Una serie di progetti adottati dal Parco sta lentamente riportando il fiume in condizioni di elevata naturalità. La colonizzazione antropica delle sponde, con le conseguenti attività economiche legate alla presenza dell’uomo, hanno portato a modificare, ma solo in minima parte se paragonato ad altri fiumi padani, il tracciato naturale del corso del Ticino; ciò è avvenuto sia a causa degli scavi in alveo, oggi per fortuna vietati, sia a causa delle arginature, che per i forti prelievi idrici. Sicuramente, la trasformazione antropica più appariscente è data dal complesso reticolo di derivazioni e di canali realizzati sia a scopo irriguo, sia per l’utilizzo da parte degli impianti idroelettrici. Le principali opere artificiali che interessano la Valle del Ticino sono i Canali Cavour, Regina Elena, Langosco e Sforzesco in sponda piemontese, e i Canali Industriale, Villoresi, il ramo Marinone e i Navigli Grande e di Bereguardo, nel territorio lombardo (link ai Navigli).

A pesca in Lombardia

Carpe, salmerini, trote. Pesce di fiume e di lago. Qualche consiglio su dove andare a pesca in Lombardia. Dal pavese al comasco

La pianura cremonese a ritmi lenti

Un territorio da esplorare tra parchi, fiumi, riserve naturali, cascine e buona tavola.
La pianura cremonese a ritmi lenti

In bici nella Brianza Lecchese

Itinerario cicloturistico lungo l'Adda
itinerario cicloturistico lungo l'Adda

Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta

L’ esistenza di un edificio di culto a Cernusco trova conferma documentaria solo a partire dal 1388. La prima chiesa parrocchiale fu quella di Santa Maria, forse già preesistente, lungo il canale Martesana (realizzato solo alla fine del XV secolo). Nel 1584 San Carlo Borromeo ordinò la costruzione di una nuova chiesa parrocchiale, terminata nel 1640. Si trovava nell’attuale piazza Matteotti e venne demolita nel settembre del 1974. La prima pietra dell’odierna prepositurale, dedicata a Santa Maria Assunta, fu posta il 23 settembre 1907 dal cardinal Andrea Ferrari. Il nuova costruzione si rese necessaria per sostituire la precedente parrocchiale, la cui capienza fu ritenuta non più adatta alle dimensioni della comunità dei fedeli cernuschesi. I lavori furono sospesi allo scoppio della Prima Guerra Mondiale e ripresi nel 1928.Il primo progetto dell'architetto Andrea Fermini fu rivisto da Ugo Zanchetta. La chiesa fu consacrata il 17 luglio 1932 dal cardinale Ildefonso Schuster. L'edificio presenta una facciata tripartita a capanna con tre portali e un oculo centrale. All'interno la chiesa si sviluppa con un impianto a croce latina con cappelle laterali, due cappelle ai lati del presbiterio e altre due cappelle al termine dei bracci del transetto. Il soffitto è a cassettoni lignei e all'incrocio dei due bracci si apre la grande cupola rivestita all'esterno da un alto tiburio. Nel 2008, in occasione dei lavori di ristrutturazione, l’artista Mario Toffetti è stato incaricato di realizzare i nuovi poli liturgici: altare, ambone, la sede della presidenza, il fonte battesimale e il portale di ingresso. In occasione del "Giubileo 2025 - Pellegrini di Speranza”, la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta a Cernusco sul Naviglio è stata indicata dalla Diocesi di Milano come Chiesa Giubilare. Per valorizzare l’esperienza caratteristica del cammino di pellegrinaggio, è possibile raggiungerla seguendo le indicazioni del percorso di uno di questi Cammini:  •    Cammino di Sant’Agostino - www.camminodiagostino.it•    Cammino di San Colombano - www.thecolumbanway.org Informazioni sulle iniziative dell’Anno Giubilare presso la chiesa di Cernusco al sito web: www.cernuscoinsieme.it 

Percorsi del Gusto in bicicletta

Il programma dei nuovi bike tour con merende degli associati della Strada del gusto cremonese
Percorsi del gusto 2024

Zona Tortona

La "Cenerntola" della città, da zona industriale a regina d'arte, moda, design e..vita notturna
Zona Tortona