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Muralismo

La mostra, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, curata da Alice Cosmai, responsabile Ufficio “Arte nello Spazio Pubblico” del Comune di Milano è il primo progetto di murales artistici commissionato in un museo pubblico, che ha trasformato gli spazi del MUDEC attraverso le opere site – specific di 10 muralisti internazionali. La sezione storica è a cura di Silvia Bignami, storica dell’arte. Luca Barcellona, con la sua arte calligrafica; Zoer artista e designer francese talento del colore; Capo.Bianco, artista italiana dal tratto geometrico; l’italiano Hitnes con le sue opere ispirate alla natura e al mondo animale; Mazatl muralista e incisore messicano inedito in Europa; Neethi, artista, illustratrice e designer indiana; Cinta Vidal, artista spagnola con le sue opere che sfidano la prospettiva e le convenzioni architettoniche; Agus Rùcula, muralista e fotografa argentina nota per i suoi murales relazionali; Aya Tarek, visual artist egiziana dal tratto vibrante e Mohammed l’Ghacham, artista marocchino naturalizzato spagnolo che connette fotografia e pittura su grande formato. Ognuno di loro ha realizzato un’opera inedita, visibile solamente per tre mesi in occasione della mostra, con cui ha interpretato il tema del “Viaggio” secondo la sua personale visione: dal tratto calligrafico alla pennellata, dall’incisione alla grafica, ogni intervento è unico e racconta una storia diversa. Attraverso la scelta di questo argomento, commissionato dal MUDEC nell’ambito del terzo progetto dal taglio interdisciplinare che caratterizza tutto il palinsesto delle iniziative dedicate al decennale del Museo delle Culture, questa esposizione si pone in un dialogo complementare alla mostra “Travelogue. Storie di viaggi, migrazioni e diaspore”, ospitata nelle sale Focus del museo. Il progetto ha ribaltato la consueta logica organizzativa di una mostra tradizionale, creando un’esperienza del tutto innovativa che invita i visitatori a riflettere sull’evoluzione del muralismo urbano contemporaneo come forma d’arte necessariamente in movimento, capace di restituire significato ai luoghi che tocca. Un linguaggio potentemente identitario, che crea comunità e senso di appartenenza, sia quando si esprime in modo spontaneo, sia quando nasce sulla spinta di una committenza istituzionale. Info Biglietti- Ridotto generico: valido per visitatori dai 6 ai 26 anni, over 65, persone con disabilità (Legge 104), insegnanti, militari, forze dell'ordine non in servizio, accompagnatore dipendente Comune di Milano.- Ridotto Family Adulto: valido per ciascun adulto che accompagni in mostra bambini di età compresa tra i 6 e i 13 anni- Ridotto Family Bambini: valido per bambini dai 6 ai 12 anni pacchetto famiglia. Acquistabile in abbinamento con il Ridotto Family Adulto- Omaggio: valido per minori fino ai 6 anni non compiuti, guide turistiche italiane munite di tesserino di abilitazione (no salta coda), un accompagnatore per disabile che presenti necessità, giornalisti con tesserino ODG per servizio (previo accredito non nei giorni festivi e weekend). Il titolo d'accesso verrà consegnato direttamente dalla cassa della mostra al momento dell'ingresso previa verifica dei requisiti richiesti.
muralismo mudec biglietti

Lo spettacolo è online in Lombardia

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Teatri Brescia

Brescia vi sorprenderà per la vitalità dei suoi teatri, dove vengono portate in scena opere di prosa, balletti e concerti
Teatri Brescia, Lombardia da visitare

Castel Masegra

Il Castello Masegra è una poderosa struttura medievale situata all'ingresso della Valmalenco, in provincia di Sondrio.
Castel Masegra Sondrio

Leonardo nel Vimercatese

Un viaggio alla scoperta dei luoghi di soggiorno e di studio del genio Leonardo da Vinci
Sala 5, Must Museo del territorio

Il Roccolo di Costa Perla

Stazione Sperimentale della Regione Lombardia dal 1992 con finalità scientifiche e didattiche.

Magasa

Luogo di partenza per lunghi itinerari a piedi all'interno del parco dell' Alto Garda Bresciano
Magasa

Raccolta d'Arte Lamberti

A Codogno ospita 122 opere tra dipinti, acquerelli, disegni, sculture, che vanno dal XVI secolo ai nostri giorni
Raccolta d'Arte Lamberti, Musei Lodi

Miniera Gaffione (BG) e dintorni di Schilpario

L’itinerario proposto comincia con l'escursione nella miniera Gaffione, si entra nella miniera a bordo di un trenino. Qui inizia la prima parte della visita.   Dopodiché, si continua a piedi con guide esperte che raccontano la storia di 2000 anni della miniera, i metodi di estrazione del minerale e le cattive condizioni dei minatori. Centinaia di anni di storia offrono un'atmosfera unica. Entrare in una miniera significa risalire a un luogo della memoria collettiva; infatti, solo attraverso l'esperienza di stare in miniera per qualche ora si può veramente intuire il duro lavoro dei minatori.  Si continua con la visita  al Mining Lighting Museum, che è il primo Museo dell'illuminazione mineraria in Europa, che copre un'area di oltre 250 metri quadrati.Nel vasto spazio di questo museo è inserita una collezione, che comprende più di 2000 lampade da minatore, oltre a carrelli d'epoca, caschi, telefoni di vario genere, e vari oggetti inerenti al lavoro dei minatori.Qui possono essere organizzati anche seminari didattici sulla geologia locale, sulla lavorazione e fusione dei metalli e sulla storia dell'illuminazione mineraria per le scolaresche. Nel museo si possono ammirare lucerne, lampade a carburo cementato, lampade a benzina e lampade elettriche. Per chi invece preferisce la natura a circa 12 Km dalla miniera di Gaffione si trova La riserva naturale dei Boschi del Giovetto di Paline. Oltre a grandi opportunità per apprezzare la natura, qui si possono trovare anche alcuni prodotti tradizionali che sono sopravvissuti nei secoli grazie al legno fornito dalla foresta di abeti circostante. Superato il ponte sul torrente all'ingresso della riserva, sulla destra si trova un sentiero che conduce ad un’antica Calchera ben restaurata e conservata.La Calchera è un forno che produce una quantità limitata di calce. Fin dall'antichità la calce è stata utilizzata principalmente in edilizia, come collante per strutture murarie, utilizzata per intonacare e stuccare le pareti, a cui si attribuisce anche il suo effetto battericida.Tornando indietro se si prosegue lungo la strada principale, poco più a sinistra si incontra un’aia carbonile, un tempo utilizzata per la produzione di carbone. In meno di un'ora a piedi si raggiunge Giuadel, dove ci si può fermare per un picnic. A due passi da Schilpario si trova la Cascata del Vo un salto di 25 metri incassato nella parete della montagna che durante i mesi estivi il fragore ed il vapore dell’acqua possono garantire un bel refrigerio, ma durante i mesi invernali ghiacciando diventa tappa apprezzata per gli appassionati di fotografia. Vale sicuramente la pena una visita del centro storico di Schilpario con la chiesa parrocchiale dedicata a Sant’Antonio ed alcuni edifici signorili del XVII e XVII secolo.Il Museo Etnografico, è stato istituito proprio per preservare e rivalutare la storia, le tradizioni e la cultura delle genti di tutta la Val di Scalve. Grazie all’apporto di documenti, fotografie ed oggetti legati alla vita rurale, si possono ricostruire la vita ed i lavori degli abitanti nei secoli scorsi. Inoltre, è presente una ruota di mulino azionata dalle correnti del torrente Dezzo. Queste azionano un torchio ed una macina per la lavorazione del frumento, così come avveniva nei secoli scorsi. Un’altra meta da scoprire è il Castello di Lozio, essendo a circa 40 km di distanza necessario quindi un passaggio in macchina.Il castello dei Nobili di Lozio, sorge a circa 1200 m di quota, sopra la frazione di Villa e si è ben prestato ad accogliere una fortificazione, è stato teatro dell'eccidio di Nobili di Lozio, per mano di Federici de Mu, di parte ghibellina e secondo la leggenda questo castello comunicava con il paese per mezzo di un sotterraneo. Passeggiando per Schilpario, sono tanti gli scenari mozzafiato che ci offre la natura, valorizzati da una serie di itinerari adatti ad ogni esigenza: dalla semplice passeggiata per le famiglie, ad escursioni più impegnative per utenti esperti, c’è solo l’imbarazzo della scelta. 

Rocca di Angera

Costruita nel XII secolo dai vescovi di Milano, domina nella parte sud del Lago Maggiore
Rocca di Angera

6 Cose da fare con i bambini tra Monza e Brianza

Gnomi, streghe, folletti e cavalieri hanno la loro casa tra gli antichi alberi. Siete pronti a trovarli? Dai percorsi tematici nel Parco di Monza alla visita guidata della Centrale Idroelettrica Bertini di Cornate d'Adda, scopri con noi 6 cose da fare con i bambini tra Monza e Brianza!   A CACCIA DI GNOMI NEI GIARDINI REALI DI MONZAUn percorso per scoprire tutte le misteriose leggende del Parco di Monza. Si parte dal grande cancello di Porta Monza e, attraversando un mondo magico popolato di misteriosi esseri fatati, si arriva ai Giardini della Villa Reale. Dicono che gli alberi dei Giardini siano talmente vecchi da conoscere generazioni di gnomi, dal cappello a punta tutto rosso. Le loro case sono sotto le radici delle querce e le loro porte sono lì a due passi dalle vostre scarpe! Potete lasciargli un po’ di dolci, ne vanno pazzi, oppure qualche goccia di buon latte in una ghianda.Scarica l’itinerario    VISITE-GIOCO E LAB CREATIVI AI MUSEI CIVICI DI MONZAAi Musei Civici, nel centro di Monza, i più piccoli possono avvicinarsi all'arte divertendosi con visite-gioco dedicate e laboratori creativi. Grazie alle stanze multisensoriali, i bambini potranno scoprire la bellezza che l’uomo ha saputo creare in millenni di storia. Nb. Per festeggiare insieme agli amici un compleanno speciale e diverso dal solito, il Museo offre la possibilità di scegliere un laboratorio per poi tagliare tutti insieme anche la torta. Scopri di più    IN BICI INTORNO ALL’AUTODROMO DI MONZAAutodromo e Parco della Reggia, una grande area verde. Il mezzo giusto per scoprirli entrambi è la bicicletta. Presso l’Infopoint dell’Autodromo è possibile noleggiarne di diverse tipologie: city bike per pedalare più comodamente e con calma negli ampi viali alberati o mountain bike per chi invece vuole scoprirne anche i sentieri più nascosti nel verde. Il servizio di noleggio si completa con una ciclo-officina aperta a tutti i ciclisti e appassionati che dovessero trovarsi in panne con la loro bicicletta, e informazioni relative ai percorsi nell’area.Scopri di più    NELL’OASI LIPU DI CESANO MADERNOUn viaggio nel microhabitat degli ambienti tipici delle Groane? L'Oasi Lipu Di Cesano Maderno ospita un Centro visite, con parcheggio, area picnic, servizi e magazzino, dove è possibile ricevere materiale informativo e visitare piccole esposizioni. Accanto al Centro Visite si estende un'area di 3 ettari con microhabitat didattici attraversati da un sentiero di 4 chilometri, attrezzato con pannelli didattici. L'Oasi dispone di un ricco programma di proposte didattiche per le scuole, dalle materne alle superiori, oltre che di tantissimi eventi natura durante l'arco dell'anno.Scopri di più     A PALAZZO ARESE BORROMEO DI CESANO MADERNOUna gita a Palazzo? Qui ad accogliervi ci sono 33 sale affrescate e 10 ettari di parco. Edificato nel XVII secolo da Bartolomeo III Arese come "luogo di delizia", Palazzo Arese Borromeo è aperto al pubblico tutti i weekend, con visite guidate la domenica. Tra le tante novità, il tour multimediale con mappa, disponibile presso l’Infopoint e una app per la lettura dei codici QR da scaricare sul vostro smartphone. Il dettaglio da non perdere? La "Galarietta fatta a Mosaicho", uno dei più significativi ambienti del Ninfeo, riccamente decorato con pitture e con mosaici in acciottolato di fiume bianco e nero a motivo geometrico-floreale, tra le quali spicca l'emblema araldico delle ali aresiane sormontato da una corona. Scopri di più    ALLA CENTRALE IDROELETTRICA BERTINI A CORNATE D'ADDAUn tempo era la più grande e potente centrale idroelettrica in Europa, nel mondo seconda solo a quella sulle Cascate del Niagara negli Stati Uniti. Inaugurata nel 1898, la Centrale Idroelettrica Bertini, sulla riva destra dell'Adda, a Cornate, fu costruita con lo scopo di elettrificare la rete tramviaria di Milano. Ancora funzionante, al suo interno puoi visitare un museo e puoi prenotare una visita guidata alla centrale.Scopri di più  - Photo CENTRALE IDROELETTRICA BERTINI, CORNATE D'ADDA, Wikimedia. 
Centrale elettrica Bertini

Visitare il Parco Oglio Nord

Un Parco tutto da scoprire, nel cuore della Pianura Padana, che custodisce tratti di ambienti di sicuro pregio naturalistico.
Dal Sebino alla scoperta del Parco Oglio Nord