Ho trovato 1333 risultati per Borghi

Da Colico Piano a Lecco

Uno dei laghi più belli al mondo, da percorrere in bici, lungo la sua sponda orientale
Da Colico Piano a Lecco

In Mtb nel Parco Agricolo Sud Milano

Pedalando in mezzo alla natura nelle campagne a sud di Milano
In MTB nel Parco Agricolo Sud Milano

L'altra via dell'Aprica

Da Brescia al cuore della Valtellina
L'altra via dell'Aprica

Da Carona al Rifugio Longo

Itinerario in Alta Valle Brembana, nel Parco delle Orobie Bergamasche
Da Carona al Rifugio Longo

Via Mercatorum da Nespello a Cornalba

Un interess+ante itinerario che ripercorre un tratto dei 40km della Via Mercatorum, la strada più trafficata dai mercati di un tempo.   Si snoda da Nespello, piccola contrada di Costa Serina, in direzione Cornalba. Poco dopo aver lasciato il paese, raggiungiamo il caratteristico santuario della Madonna della Neve, o della Forcella, per poi proseguire lungo una stradina che giunge fino alla frazione di Tagliata. Continuando per il sentiero indicato si attraversa un altro piccolo borgo, quello di Gardati, caratterizzato da un esiguo nucleo di costruzioni dal fascino straordinario e quello di Passoni, frazione di Cornalba con diversi edifici rurali ben conservati e l'oratorio del Pagliarolo, intitolato a Santa Maria Nascente. Procedendo ulteriormente per la "Via" si attraversa il ponte in pietra sul torrente Ola sino a giungere alle prime case di Cornalba, dove è possibile ammirare il monte Alben, meta bergamasca ambita dagli escursionisti amanti del trekking.  
Via Mercatorum da Nespello a Cornalba

Sentiero del Viandante

La sponda orientale del Lago di Como è stata interessata fin dall'antichità da una serie di sentieri che collegavano Milano ai passi alpini.   Nei primi decenni dell'Ottocento, l'apertura di una nuova strada militare diretta al passo dello Stelvio (realizzata tra 1817 e 1834) provocò il progressivo abbandono del precedente sistema di strade. Solo in anni recenti è stato riscoperto il Sentiero del Viandante che corre a mezza costa sulla sponda lecchese del Lago di Como, da Abbadia Lariana a Morbegno, con alcune varianti possibili. Si tratta di un cammino molto panoramico, che prevede tratti in salita per arrivare in quota, tratti relativamente pianeggianti, e tratti in discesa per tornare alle località sul lago. Si cammina tra boschi, alpeggi, piccoli borghi per arrivare alle località della riviera, ricche di storia e cultura. Se lungo il cammino può essere difficoltoso trovare acqua o luoghi di ristoro, le località sul lago offrono ogni tipo di servizi, e sono in genere ben collegate con la ferrovia.  
Sentiero del Viandante

Pinacoteca Casimiro Ottone

Pinacoteca civica di Vigevano
Pinacoteca di Vigevano

Sentiero delle Carbonaie

Il sentiero delle Carbonaie è un anello escursionistico di circa 13,53 chilometri che parte da S. Albano, percorre un tratto del torrente Nizza fino alle sue sorgenti, tocca il borgo di Oramala, il Pian del Re, poi scende nelle vicinanze dell'Oratorio di San Giulio a Poggio Ferrato, raggiunge la Cappelletta del'”Acqua d'Uovo” di Molino Cassano, il borghetto di Cassano Superiore e termina a S. Albano, da dove ha avuto inizio. Dal parcheggio, dopo il cimitero di S. Albano, si imbocca il sentiero sterrato che reca lungo le sponde del Nizza. All'inizio si incontra una sorgente di acqua solforosa, più avanti una breve deviazione porta alla “Grotta dei Partigiani”, anfratto che testimonia momenti drammatici della storia della Resistenza in Val di Nizza. Ritornando sul sentiero principale, dopo poca strada, si arriva all'edicola della “Madonna del Turista” opera degli anni '70 dello scultore pavese Vittorio Grilli. Arrivati al guado del torrente Nizza, il sentiero si inoltra in un percorso costeggiato dai calanchi; pareti rocciose erose dagli elementi atmosferici che conferiscono uno scenario spettacolare. Più avanti zampilla una piccola sorgente di acqua solforosa: le fa da corredo una panchina in sasso, per chi vuole sostare. Superata l'area delle sorgenti del Nizza, si arriva ad incrociare il “Sentiero dell'Aquila” che proviene dal “Castello di Verde” e porta a Oramala. Qui occorre deviare e tenere la destra fino a rag-giungere in pochi minuti un piano del bosco, realizzato in tempi re-moti dall'uomo per far posto alla “Carbonaia”, tecnica usata per tra-sformare la legna in carbone, co-me spiegano le didascalie poste in loco. Ritornando sul sentiero principale, si prosegue fino a superare le rovine della “Riassa”, quindi raggiungere la strada provinciale Varzi - Val di Nizza. Continuando sull'asfalto, senza deviazioni, è possibile arrivare in poco tempo al borgo di Oramala, con il suo castello del XI secolo. Di interesse turistico anche l'antico borgo, classificato in passato fra i più belli d'Italia, e l'Ora-torio della Natività della Vergine Maria, del XIV se. Tornando da Oramala sul tragitto principale, è possibile scegliere una variante di percorso che scende a Cassano Superiore. Questo tratto offre scorci panoramici suggestivi sull'Oltrepo fino al ca-stello di Montalto Pavese. Seguendo l'itinerario normale, si arriva al pianoro sottostante di Pian del Re dove si possono ammirare diverse specie di castagni secolari di forma e dimensioni singolari. Sullo stesso pianoro è ancora presente una fossa che serviva per costruirvi la “Carbonaia interrata”: altra tecnica usata dai carbonai per produrre il carbone. Salendo allo spiazzo superiore, si può ammirare tutto l'arco degli Appennini; il monte Penice da sinistra, e a seguire, Cima Colletta, Lesima, Chiappo, Pian dell'Armà, Boglelio e il Giarolo. L'area attrezzata di Pian del Re offre l'occasione per una sosta. Ripreso il cammino, si scende fino ad incrociare il Sentiero della Salute. Una breve deviazione porta all'Oratorio di San Giulio, fra i più antichi della Val di Nizza. Proseguendo invece per la direzione principale, si raggiunge la “Cappelletta dell'Acqua d'Uovo” di Molino Cassano, dove sgorga la piccola fonte di acqua solforosa, intitolata alla memoria di Robertino e Valeria Schiavi. Dall'acqua solforosa, attraverso la “ciaplera,” antico sentiero lastricato in sassi, si raggiunge Cassano Superiore, punto di congiunzione della variante di sentiero citata in precedenza. Da questo piccolo e grazioso borgo si procede al ponte in cemento che attraversa il torrente Nizza, quindi nell'abitato di S. Alba-no, e dopo la chiesa con il suo “voltone,” al parcheggio di partenza. Equipaggiamento: scarponcini da trekking, mantellina per la pioggia, bastoncini da montagna, macchina fotografica, cannocchiale, acqua. Si raccomanda di non accendere fuochi; non raccogliere fiori, non abbandonare rifiuti; rispettare gli animali. Periodo consigliato: tutto l’anno ad eccezione dei giorni di caccia. Informazioni:Associazione Culturale Amici di Poggio Ferratopoggioferratoass@gmail.comwww.amicidipoggioferrato.comtel. +39 333.7318669

Visita guidata a Capralba

Che legame c'è tra una forma di Grana Padano DOP e un gambero di fiume? Entrambi hanno alle spalle lo straordinario viaggio che ha portato una goccia d'acqua ad addentrarsi tra le rocce delle Alpi, facendosi  strada in un mondo sotterraneo di ghiaie e ciottoli, per poi riaffiorare negli sconfinati spazi della pianura cremasca. Una goccia d'acqua che ha saputo disegnare un paesaggio rurale millenario e creare ecosistemi unici per bellezza e fragilità. La nostra guida ci condurrà alla scoperta dei maggior fontanili e risorgive del Parco di Capralba, tra antichi borghi, cascine e rogge trecentesche che hanno permesso all'uomo di sfruttare questa importante risorsa: un'acqua pura che sgorga in piena campagna. Durante la gita avremo modo anche di gustare, in aperta campagna, i sapori del territorio con un piccolo e rustico assaggio di grana e salame cremasco accompagnati da un bicchiere di vino.

Visita Pavia città d’arte

Tour attraverso le vie del centro storico.

Val Bondone

La Val Bondone, attraversata dall’omonimo torrente, è una delle valli meno conosciute del Parco delle Orobie Valtellinesi ma che nasconde angoli di estrema bellezza. Lasciando l’auto nel caratteristico borgo di Bondone (1200 m), dove è subito ben visibile la chiesa dedicata all’Assunta, la strada sale per il primo tratto tra boschi di abete rosso e larice fino ad arrivare alle baite di Monte Basso (1570 m). Continuando su un sentiero più ripido verso la malga di Cantarena (2070 m) la valle si apre e il paesaggio aspro evidenzia l’azione di modellamento delle rocce operata dai ghiacciai. In questa zona possiamo osservare diversi laghetti tra i quali il più importante è quello di Cantarena o del Selù a quota 2260 m. La Val Caronella e la Val Bondone sono Sito si Importanza Comunitaria, Rete Natura 2000. -Foto archivio Parco delle Orobie Valtellinesi
bondone

Val Caronella

La Val Caronella, all’interno del Parco delle Orobie Valtellinesi, offre itinerari escursionistici adatti a tutti con la possibilità di osservare stupendi panorami sulla media Valtellina. Raggiunto l’antico borgo di Carona (scendendo da Aprica verso Sondrio e deviando per la Val Belviso e successivamente per Carona), dove possiamo lasciare l’auto e ammirare l’antica chiesetta dedicata a S. Omobono risalente al 1400, inizia una strada sterrata che ci porta senza grossa fatica prima alle baite di Pra’ di Gianni (1350 m) e dopo poco all’area attrezzata di Pra’ della Valle (1370 m). Da questo punto è facile osservare e raggiungere le caratteristiche cascate per poi continuare su un sentiero più ripido e raggiungere la malga Caronella (1860 m). Per i più allenati il sentiero sale verso il passo di Caronella a quota 2600 metri (itinerario di 4/5 ore) per poi scendere per l’alta valle del Serio verso i bacini del lago del Barbellino dove si trovano il rifugio Barbellino e il Rifugio Antonio Curò.  La Val Caronella e la Val Bondone sono Sito di Importanza Comunitaria, Rete Natura 2000.
Val Caronella