- Arte e Cultura
SE QUESTO È UN UOMO
Valter Malosti firma la regia e l’interpretazione di Se questo è un uomo (forse il libro di avventure più atroce e più bello del ventesimo secolo) portando per la prima volta in scena direttamente il romanzo, e dunque la voce di questa irripetibile opera prima, senza alcuna altra mediazione.
Una voce che nella sua nudità sa restituire la babele del campo – i suoni, le minacce, gli ordini, il rumore della fabbrica di morte.
Se questo è un uomo contiene una moltitudine di registri espressivi, narrativi, percettivi. Questi fotogrammi del pensiero nel loro divenire sono la vera azione del testo. Riflessioni, guizzi, rilanci filosofici e psicologici, flash-back e flash-forward, “a parte” cognitivi.
Il progetto sonoro, curato da Gup Alcaro, è fondamentale in questa riscrittura scenica: Se questo è un uomo è infatti anzitutto un’opera acustica.
Quella di Primo Levi è una voce dal timbro inconfondibile, mite e salda: «considerate che questo è stato». Protagonista dello spettacolo è la voce dell’attore, che resta pacata mentre accoglie e trasmette la tragedia, il canto delle vittime. Cristallina, come lo è la parola, per accompagnarci in una immersione nel male da cui usciamo colpiti e interrogati.
Progetto realizzato in collaborazione con Centro Internazionale di Studi Primo Levi, Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Primo Levi, Polo del ‘900 e Giulio Einaudi editore in occasione del 100° anniversario dalla nascita di Primo Levi (1919 – 1987)