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L’arte di coltivar limoni sul Garda
La limonaia La Malora è un balzo indietro nel tempo, uno scorcio di passato che risuona nelle orecchie e profuma nelle narici. Lo scorrere vigoroso del rio Malora, e le ruote dei mulini che solcano l’acqua, accompagnano il salmodiare dei frati francescani dediti alla coltura dei limoni. Siamo nel 1500 e tutto questo è realtà, anzi economia fiorente sulla sponda occidentale del Garda. Allora, la riva del lago era tempestata di agrumeti coltivati esclusivamente a mano, e i limoni prodotti, ricchi di acido citrico, si vendevano perlopiù nel nord Europa.
Oggi, Giuseppe e Fabio, ripercorrono quei metodi e quella sapienza e ottengono 20.000 limoni l’anno, da destinare alla vendita e alla trasformazione: marmellate, liquori a base di agrumi, sciroppo di limone.
È un’esperienza esclusiva quella che ci attende nell’antichissima limonaia: visita narrata al luogo e alle tecniche di coltivazione, ma soprattutto raccolta dei limoni e loro lavorazione. A noi spetterà la spremitura dei limoni – i madernina, antica varietà autoctona – e la raccolta del succo che, pastorizzato a 70°-75° e con l’aggiunta di zucchero, diverrà il nostro sciroppo pronto per l’imbottigliamento.
I semi, rimasti dopo la spremitura, saranno piantati in vasetti di terriccio e destinati a nuova vita, perché nulla vada perso, né la memoria né la genuinità di un’antica tradizione.
Costi
Include
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Esclusioni e Costi extra
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Note
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