- Cicloturismo
In bici dalla Valtellina al Cremonese
La Valtellina, il lago di Como e la pianura lodigiana sono le zone attraversate da questo percorso, con 253 chilometri suddivisi in sei tappe in cui i sapori e gli odori del territorio prendono il sopravvento.
Bresaola, Pizzoccheri, formaggio Bitto, ma anche vini, come l’Inferno e il Valtellina Superiore, sono solo alcune delle piacevoli scoperte di questo viaggio attraverso i luoghi dei “Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni.
Scopri 9 soste immerse nella tradizione.
- In Valtellina. Dalle salite che hanno fatto la storia del ciclismo, Stelvio, Mortirolo, Aprica, fino ai percorsi intorno a Livigno, culla della bici fuori strada.
- I vigneti che cedono rossi corposi: Inferno, Grumello, Sassella e Sfursat. Per il ciclista, da sorseggiare rigorosamente la sera, al termine della pedalata.
- Piccola sosta a Chiavenna. Alla confluenza della val Bregaglia con la valle San Giacomo, un centro storico signorile con fontane di pietra ollare e la bella Collegiata di San Lorenzo.
- All’imbocco della val Bregaglia, la doppia cascata del torrente dell’Acquafraggia che incantò anche Leonardo di passaggio in Valchiavenna.
- I crotti, le osterie di montagna: pizzoccheri di grano saraceno, frittelle di formaggio, bresaola e violini di capra. Per riprendere le calorie spese.
- Pian dei Resinelli. Sopra Lecco, l’altopiano che d’estate diventa un verde balcone erboso sul lago, porta di accesso alla Grigna Meridionale.
- Da Lecco si può risalire il ramo orientale in battello, con tappa a Varenna, Bellagio e Menaggio, sulla sponda occidentale.
- La squadrata piazza del Duomo di Lodi e lo scrigno del Tempio Civico dell’Incoronata, caleidoscopica partitura pittorica del Bergognone e dei fratelli Piazza.
- L’arte casearia del lodigiano. Il granone lodigiano, di cui Casanova esaltava le proprietà afrodisiache; il Pannerone e le sfoglie ricciolute della Raspadüra e il mascarpone.