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Sentiero Valtellina
In bicicletta e a piedi nel cuore delle Alpi
La Valtellina, ultimo lembo di terra settentrionale della Lombardia e dell’Italia, è l’unica grande vallata fluviale alpina disposta da est a ovest.
Per la sua peculiare posizione geografica e’ sempre stata nella storia una terra di passaggio, una terra di confine, una terra appetita da chi voleva esercitare il controllo sulle vie indispensabili per le comunicazioni all’interno dell’area centro-europea.
Grazie al suo andamento trasversale nell’arco alpino, la Valtellina consente un accesso relativamente agevole sia alla valle dell’Inn e al bacino del grande Danubio, sia alla valle del Reno, quindi all’Europa centro-settentrionale.
La sua posizione di centralità nell’area europea ha fatto in modo che le venissero regalati una pluralità di influssi culturali e politici che hanno esercitato un’influenza sul modo di essere dei valtellinesi.
Spesso ancora oggi i turisti e i visitatori la percorrono utilizzando autovetture, motociclette e pullman lungo l’unica strada statale presente, per raggiungere le località turisticamente più rinomate come Bormio e Livigno o i grandi passi alpini come Stelvio e Gavia. Il viaggio per attraversarla viene visto come una perdita di tempo, da liquidare il prima e il più velocemente possibile.
Esiste però un’alternativa, che ribalta il paradigma: percorrere il Sentiero Valtellina, un itinerario ciclopedonale che si sviluppa lungo il fiume Adda da Colico a Bormio, per una distanza complessiva di 114 chilometri. Muovendosi lungo questo antico sentiero, si entra in un mondo dimenticato, quello del viaggio nel suo senso più arcaico e puro.
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FacebookIl viaggio come scelta, come presa di posizione ben definita, complessa, profonda.
Ecco allora trovarmi a fare (e poi a raccontare) un viaggio lento e autentico in bicicletta nelle magnifiche terre della Valtellina.
Dal Lago di Como alle Alpi di Bormio, seguendo il corso del fiume Adda, le ruote scivolano in mezzo a campi di grano e pannocchie, papaveri rossi, trattori, cascine in pietra, ponti in legno, lavatoi, cavalli, noci e pioppi secolari, rampe impervie e ripide discese, terrazzamenti eroici, contadini laboriosi, mele e miele, ruscelli, cascate, chiese e campanili. Percorrere questo sentiero consente di conoscere la storia delle genti che abitano la Valtellina, da sempre terra di passaggio e di confine nel cuore dell’Europa.
Il Sentiero segue il corso del fiume Adda, lo lambisce, si allontana per poi raggiungerlo di nuovo. Tutto intorno regna il verde di una valle rigogliosa, dove la natura e’ pressoché intatta e l’aria e pura. Di solito il corso di un fiume traccia un confine, una linea di demarcazione tra terre e genti. In questo caso, invece, l’Adda disegna e plasma il territorio in cui scorre e da sempre ne scandisce, da una riva all’altra, i ritmi, i tempi, la vita. Tra il rumore delle acque dell’Adda e lo sguardo severo di alti monti, si ha la sensazione di riconciliarsi con Madre Natura.
La Valtellina è una cesta di diamanti incastonata tra maestose montagne incantate.
In questo libro si è svelata, si è mostrata chiaramente dinnanzi al mio percorrerla in maniera lenta, arcaica, quasi in punta di piedi. Ha lasciato percorressi il suo Sentiero lentamente, come un antico pellegrino disarmato, svelandomi i suoi luoghi e gli anfratti più nascosti. Mi ha mostrato il proprio volto genuino, vero, reale, offrendomi i suoi frutti. Mi ha donato le storie di vita partorite dal suo grembo materno, sviluppatesi nel suo fondovalle e nelle valli che da esso si dipanano nelle fessure dell’arco alpino.
Valtellina, crocevia dell’Europa. Terra di passaggio, terra di confine, terra di conquista. Valtellina terra d’Europa.
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