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Bergamo Valle di Scalve, tra natura e tranquillità
Una valle che conquista per il colore verde smeraldo delle pinete e le cime dolomitiche che fanno da corona al borgo di Schilpario. Meta adatta a chi ama la natura e rifugge la confusione.
Trekking per tutti a strapiombo sul Dezzo
La storica Via Mala del fiume Dezzo è un trekking, adatto a tutti, fra pareti rocciose verticali e orridi profondi. Il percorso turistico, completamente in sicurezza, è lungo circa 2 chilometri e si sviluppa sulla vecchia strada scavata nella roccia con uno strapiombo di 80 metri sopra il fiume. Il percorso porta alla cascata di Travertino. Un’altra bella escursione parte dopo l’abitato di Schilpario e porta nella Valle del Vò, fra il Monte Bognaviso e il Pizzo Tornello.
Avventure in sella
Punti panoramici da brivido, natura incontaminata, guadi da attraversare e laghetti naturali d’alta quota con tutte le tonalità del verde e dell’azzurro. Queste le cose più belle da scoprire in sella a un rampichino. Tra i percorsi che offre la valle, da provare l’itinerario ad anello che parte da Schilpario per toccare Vivione, salire al Passo del Gatto, arrivare ai laghetti del Veneroccolo e poi scendere di nuovo a Schilpario dopo 32 chilometri. Un altro trekking in sella è quello che da Colere arriva alla diga del Gleno e poi torna a Colere in 4 ore e 34 chilometri. Infine il percorso che da Schilpario sale al rifugio Campione e al laghetto dei Campelli con ritorno al punto di partenza dopo 29 chilometri.
Falesia da arrampicare
A Colere si possono provare la falesia Belingheri, non lunga, ma impegnativa; la Falesia Piantoni, oppure la Falesia Vallone, in località Castello, più tecnica e che richiede quindi un buon allenamento, oltre che ad un buon grado di arrampicata. Infine la cascata del Vò che, durante il periodo invernale, ghiacciando diventa palestra e meta apprezzata per gli arrampicatori.
5 motivi per...
1. Cultura. La visita al Museo Etnografico di Schilpario si effettua addentrandosi nelle viscere della montagna per scoprire i segreti delle miniere.
2. Storia. A Bueggio, al termine di una facile passeggiata, si può ancora vedere quel che resta della diga di Gleno crollata nel 1923.
3. Enogastronomia. A Vilmaggiore, una frazione di Vilminore, merita una visita la Latteria Sociale Montana che produce le famose formaggelle.
4. Natura. Una visita all’Arboreto alpino di Gleno per conoscere le essenze arboree della zona e vivere una giornata di relax.
5. Sport. Nelle acque del Dezzo si possono pescare la trota Fario, la trota Iridea e il Salmerino di Fonte.