- Arte e Cultura
Civico Museo storico culturale della bambola e del giocattolo
Il Comune di S. Giuletta in Oltrepò Pavese, fra gli anni '50-'60 del secolo scorso, conobbe un'intensa attività legata alla produzione di bambole.
Queste, vendute in Italia e all'estero, resero famoso il paese con l'appellativo di "paese delle bambole" ed anche di "Norimberga italiana".
Oltre a numerosissime fabbriche di bambole sorsero ditte complementari per lo stampaggio delle materie plastiche e per la produzione di capelli, occhi, voci ed anche di scatole per imballaggio. Per ricordare questo importante periodo, nel 2005 l'Amministrazione Comunale, con il contributo della Comunità Europea, ha allestito il Civico Museo della bambola e del giocattolo dedicato a Quirino Cristiani, nato a S. Giuletta ed inventore del primo cartone animato.
Vi sono raccolte bambole, immagini fotografiche, calchi, strumenti da lavoro, etichette, cataloghi delle varie epoche dagli anni Trenta agli anni Ottanta del secolo scorso. Al Museo è abbinato un Laboratorio della Cartapesta in cui sono raggruppati numerosi stampi per la realizzazione delle bambole. Il Museo, situato in Piazza S.Pertini n.14 con accesso da via Martiri della Libertà, è visitabile su appuntamento. Per le scuole si organizzano visite guidate e, su richiesta, laboratori didattici.
Dal 2014, nel mese di maggio si tiene la Mostra mercato della bambola e del giocattolo d'epoca che richiama collezionisti e visitatori da tutta l'Italia del Nord. L'edizione 2015 ha visto la partecipazione di Samy Odin, Direttore del Museo di Parigi, venuto appositamente per conoscere il Museo e le bambole di S. Giuletta. In quest'occasione la Libreria Ticinum di Voghera ha presentato il libro "Bambole di S. Giuletta" scritto da Loretta Ravazzoli con prefazione di Samy Odin.
Nel 1959 Maria Perego in collaborazione con il marito ideò Topo Gigio, un adorabile pupazzo che fin dagli anni Sessanta riuscì a conquistare tutti guadagnandosi grande successo in televisione e diventando il topo più amato dagli italiani, simpaticissimo con la sua tipica frase “ma cosa mi dici mai”.
Numerose furono le fabbriche italiane che subito mostrarono interesse per riprodurlo, ma fu proprio la Fabbrica Rossella di Santa Giuletta che negli anni Sessanta riuscì ad ottenere la licenza da Maria Perego per realizzare il pupazzo in quattro versioni e in due diverse misure: Buona Notte, Babbo Natale, Marinaio, Sciatore.
Sono ormai passati più di cinquant'anni da quando Topo Gigio prese forma a Santa Giuletta, con la sua aria romantica, ingenua e allegra, diversamente abbigliato in tutta la sua originalità, un amato esemplare è gelosamente custodito ed esposto al Museo.
Orari
Il Museo è aperto su prenotazione.