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Giochi tradizionali lombardi
Le comunità di gioco della Lombardia incluse nel "Tocatì", il programma condiviso per la salvaguardia di Giochi e Sport Tradizionali
Sei Giochi tradizionali lombardi hanno ottenuto il riconoscimento dell’Unesco come patrimonio culturale.
Si tratta delle "comunità di gioco" della Lombardia incluse nel "Tocatì", il programma condiviso per la salvaguardia di Giochi e Sport Tradizionali, dal 2023 ufficialmente iscritto nel "Registro delle Buone Pratiche Unesco per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale".
La sua iscrizione rappresenta un importante traguardo collettivo per tutte le comunità e le istituzioni che – dal locale all’internazionale – sono coinvolte in questo strategico processo di salvaguardia. Il programma di salvaguardia coniuga politiche di valorizzazione del patrimonio culturale immateriale con azioni integrate di sviluppo sostenibile e cooperazione, ponendo al centro lo scambio e il dialogo intergenerazionale come valori delle tradizioni di popoli e culture.
La candidatura è stata sostenuta dall’Italia (Ufficio UNESCO del Ministero della Cultura), nazione capofila insieme a Belgio, Francia, Croazia e Cipro. L’Associazione Giochi Antichi (AGA) è in particolare il soggetto capofila, impegnato nel coordinamento e sviluppo del processo di salvaguardia del Programma Tocatì. E' nata a Verona nel 2002 e ha lanciato nel 2003 il “Tocatì - Festival Internazionale dei Giochi in Strada”, favorendo la reciproca conoscenza di tante comunità ludiche che praticano giochi e sport tradizionali in Italia e nel mondo.
Regione Lombardia ha sostenuto questa importante candidatura UNESCO, riconosciuta dal Comitato Intergovernativo.
Nello specifico, sono sei le comunità di gioco di Regione Lombardia presenti nel Dossier di Candidatura:
- Fiö d’lä lippä - Mede (PV)
- Morra - Barbariga (BS)
- Sburla la Roda - Fossacaprara (CR)
- Bisse - Desenzano del Garda (BS)
- Pirlì - Gaverina Terme (BG)
- Bala Creela - Gianico (BS)
Per approfondimenti è possibile consultare QUESTA PAGINA
L’impegno di Regione Lombardia per la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale trova compimento con la prima legge del 23 ottobre 2008, n. 27 “Valorizzazione del patrimonio culturale immateriale”, prima legge italiana che si ispira ai contenuti della Convenzione UNESCO del 2003 per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale e nella nuova legge del 7 ottobre 2016, n. 25 “Politiche regionali in materia culturale - Riordino normativo".
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