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Clusone, gemma della Val Seriana
Incantevole borgo di alta valle, Clusone è caratteristica per case e chiese dipinte e inaspettate opere d’arte e ingegneria
Clusone è un gioiello incastonato nell’altopiano della media Val Seriana (BG), lungo la strada che conduce al passo della Presolana. Ciò che più incanta il visitatore è il borgo antico, tra negozi storici e moderni e palazzi seicenteschi, di cui alcuni ancora corredati di eleganti decorazioni.
Iniziamo proprio da qui la nostra passeggiata. La centrale piazza dell’Orologio deve il suo nome allo stupefacente orologio planetario Fanzago che sovrasta la torre del Palazzo Comunale.
Pietro Fanzago, discendente di una famiglia di ingegneri e fonditori di metalli, creò nel 1580 questa splendida opera di ingegneria, che non solo segnala l’ora, ma anche le fasi lunari, la durata della notte e il segno zodiacale corrente. Curiosamente, l’orologio divide la giornata in ventiquattro ore, invece che le canoniche dodici, e, soprattutto, le sue lancette girano in senso… antiorario!
Il Palazzo Comunale, costruito nel Quattrocento sulle vestigia di un più antico castello, presenta sulla facciata diversi stemmi dei Podestà e delle famiglie che dominarono la Valle nel corso del XV secolo, quando la bergamasca passò dal dominio milanese dei Visconti alla Serenissima.
Tra il 1408 e il 1419 signore fu Pandolfo III Malatesta. A questi anni risale l’affresco raffigurante la Madonna in trono con Bambino, affiancata dai santi Sigismondo, particolarmente caro a Pandolfo, e Cristoforo, protettore di viandanti e pellegrini, come quelli che percorrevano la valle. Opera di gusto tardogotico e cortese, come dimostrano il trono della Vergine e il raffinato abito di Sigismondo.
Tra i blasoni, un gattopardo rampante, arma della Valle Seriana Superiore.
Saliamo ancora e raggiungiamo la scenografica scalinata che ci porta alla basilica di Santa Maria Assunta della fine del XVII secolo, e all’impressionante Oratorio dei Disciplini.
Qui, su commissione della confraternita dei Disciplini, sulla parete esterna della chiesa il pittore locale Giacomo Busca raffigurò nel 1485 due spettacolari scene, la Danza Macabra e il Trionfo della Morte.
Scheletro con corona e mantello, la Morte è affiancata da due aiutanti, armati di arco e frecce e di un moderno schioppetto. A nulla servono le offerte generose che re, papi e cardinali le porgono: la morte colpisce tutti, senza distinzione.
I membri della confraternita facevano parte della società civile laica di Clusone, uomini attivi e laboriosi, rappresentati coi loro attrezzi da lavoro nella Danza macabra. Chi aderisce alla dura regola della Disciplina, ha la garanzia della vita eterna, perciò i protagonisti della Danza affrontano con serenità il loro destino, danzando alla maniera dell’epoca, tenendosi per mano e per il dito indice, accompagnati da scheletri. Tra di loro, un Disciplino vestito con saio e cappuccio bianco dell’ordine.
L’unica donna presente, relegata in un angolo, si guarda allo specchio, ma vede lo scheletro dietro di lei: è simbolo della Vanità, caduca come la bellezza e i piaceri terreni.
All’interno della chiesa, non perdetevi la straordinaria Crocefissione le Storie di Cristo dipinte dallo stesso Busca, oltre al piccolo, ben allestito museo.
Si è fatta l’ora di pranzo? A Clusone potrete trovare numerosi ristoranti dove soddisfare anche i piaceri della gola, con un buon piatto tipico della valle a base di polenta e funghi!
Testo a cura di FIAMMA BOZZOLO, guida abilitata ConfGuide-GITEC
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