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Giardino della Biblioteca di Via Senato

Un piccolo giardino settecentesco, che è diventato anche il palcoscenico delle opere messe in scena dal “Teatro di Verdura”
Giardino della Biblioteca di Via Senato - ph: Biblioteca di Via Senato

L'Oasi della Bruschera

Sulla sponda del Lago Maggiore, un piccolo paradiso, luogo di passaggio e nidificazione di varie specie di uccelli.
Visita all’Oasi della Bruschera e i canneti del Lago Maggiore

Palude Brabbia

Riserva Naturale Palude Brabbia: la più importante area umida della Lombardia.
L’area protetta della Palude Brabbia nel varesotto

Geologia e risorse minerarie

All'inizio del periodo Cretaceo, circa 130 milioni di anni fa, cominciava il processo di chiusura di un oceano, la Tetide, che portò, in tempi geologici ed attraverso un processo continuo protrattosi fino ai giorni nostri, alla collisione di due continenti (paleo-Europa e paleo-Africa) e alla formazione della catena Alpina.L'attuale geologia della Valmalenco testimonia attraverso le complesse relazioni che intercorrono fra le sue rocce più caratteristiche (serpentiniti e rocce associate) ciò che resta "allo stato fossile" del margine fra il continente (Paleo- Africa) e il bacino oceanico (Tetide occidentale). I primi "minatori" che all'Età del Ferro popolavano il territorio della Valmalenco non conoscevano l'origine delle serpentiniti; in queste rocce, così diffuse sul territorio della Valmalenco, avevano però imparato a riconoscere le mineralizzazioni di ferro e rame e a ricavarne i metalli attraverso elementari processi di fusione in semplici forni. Anche i primi "cavatori" dal tardo medioevo e probabilmente anche prima, in epoca romana, impararono ad estrarre e a lavorare, dagli estesi affioramenti di serpentinite, la pietra ollare e il serpentinoscisto al fine di produrre pentole per la cottura dei cibi e lastre per la copertura dei tetti. Alla complessa storia geologica della Valmalenco e alla grande varietà di rocce affioranti non poteva che corrispondere una ricca ed eccezionale presenza di minerali non solo di interesse economico ma anche scentifico e collezionistico: demantoide, quarzo, perovskite, artinite, brugnatellite, sono alcuni esempi dei minerali più famosi. Numerosi sono gli studi, i mineralogisti e gli appassionati ricercatori che hanno contribuito, anche con la scoperta di nuovi minerali, a rendere famosa la Valmalenco in questo campo. A testimonianza di ciò, oltre ad innumerevoli studi e pubblicazioni di carattere scentifico, restano importanti collezioni dedicate ai minerali della Valmalenco. Parte dell'ampia raccolta mineralogica di Pietro Sigismund (1874-1962), celebre studioso milanese, è custodita presso il Museo Storico, Etnografico e Naturalistico della Valmalenco; quì è possibile ammirare, nell'ambito una collezione di grande valore storico, 180 pezzi trovati dal ricercatore sul territorio della Valmalenco. A Chiesa in Valmalenco, presso il Centro servizi, è allestita la mostra su "La geologia e le risorse minerarie della Valmalenco ". Al prof. Fulvio Grazioli (1913-1991), famoso per le notevoli doti di ricercatore nel campo dei minerali e per lo straordinario impegno dedicato a tale passione, va il merito di essere riuscito ad assemblare la più ricca e completa collezione di minerali della Valmalenco (quasi 12.000 campioni raccolti personalmente durante le sue ricerche sul territorio della provincia di Sondrio). Un esposizione dei minerali più significativi della collezione F. Grazioli è allestita presso Castello Masegra nella città di Sondrio.

I platani di Villa Carlotta

Due incredibili platani accolgono i visitatori della Tremezzina e di Villa Carlotta, da ovunque arrivino, sia da terra sia dall’acqua.

LA VILLA REALE DI MILANO E I DINTORNI DI PORTA VENEZIA

Giardini e monumenti nella Milano tra '700 e '900.

LA VILLA BAGATTI VALSECCHI E LA CHIESA SS PIETRO E PAOLO

Varedo: la storia della città attraverso luoghi dimenticati

Il giardino all’inglese nella Villa Reale di Monza

Cronaca di un viaggio di fine Settecento

Cassano d'Adda: canapa, lino, seta

Partendo dalla ruota idraulica di Groppello d’Adda, vi accompagnerò alla scoperta di un territorio che ci parla di acque e di lavoro. Costeggeremo un tratto del Naviglio Martesana e del Canale Muzza per raccontare la storia di un luogo che da secoli ha ospitato diverse attività produttive: da un mulino da grano alle corderie del Linificio Canapificio Nazionale, fino a giungere al grande gelso monumentale, testimonianza dell'importanza della bachicoltura nelle campagne lombarde. Così riscopriamo uno dei volti della comunità di Cassano d’Adda, il comune più esteso dell’Ecomuseo Adda di Leonardo. 

Orientiamoci nella natura

Una giornata di orienteering nella natura. I ragazzi, seguendo le varie tappe di un percorso predefinito con punti di controllo e usando esclusivamente una carta topografica, imparano divertendosi e con spirito di squadra, a muoversi liberamente e in modo corretto in un ambiente naturale. Obiettivi: scoprire le tecniche di orienteering; stimolare la capacità di lettura di una carta topografica; sviluppare la capacità di osservazione. Luogo: Associazione La Tribù degli zoccoli – Pontevecchio di Magenta Durata: mezza giornataPeriodo: l’attività si svolge da settembre a ottobre e da marzo a giugno. In caso di pioggia l’attività è rinviata.

Escursione Grotta Remeron

Visite guidate con partenza e arrivo dalla Colonia Rossi in via al Piano, 3 - 21020 Barasso (VA)   La visita guidata dura 3 ore; si tratta di una escursione su sentieri di montagna. Una guida fornita dall'organizzazione vi accompagnerà durante le tre ore; partendo dalla Colonia Rossi in circa 50 minuti di camminata si raggiunge la Grotta Remeron. La visita alla Remeron ha una durata di circa 60 minuti; altri 40 minuti saranno necessari per tornare alla Colonia. La prenotazione è obbligatoria.   Necessario raggiungere la biglietteria con 15 minuti di anticipo rispetto all'orario prenotato.   All'interno della Grotta la temperatura è di 8°C e l'umidità del 96%, si consiglia quindi di indossare abbigliamento adeguato (k-way, felpa o maglione) e delle calzature con suola in gomma.   L'organizzazione si riserva la possibilità di non far partecipare all'escursione chiunque non abbia l'abbigliamento indicato per lo svolgimento della visita. ? Non è possibile portare animali all'interno della Grotta. Il percorso non è adatto a passeggini o carrozzine.

Le Cascate dalla Valcuvia

Due cascate poco conosciute immerse in un fitto bosco