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Escursione al Monte Due Mani

Tra la Culmine di San Pietro, Cima Muschiada e il Monte Due Mani
Monte Due Mani

Lovere- San Giovanni- Bossico- Ceratello- Lovere

Lovere è l'incantevole punto di partenza di questa piacevole passeggiata. Parcheggiando in Piazzale Bonomelli, ci si dirige verso la chiesa di San Giorgio e si prosegue a sinistra lungo via D. Celeri. Dopo un breve percorso, immersi nei boschi di castagno, si raggiunge la localita Devine dove, in prossimita di una cappella votiva, si dirama il bivio che, tra boschi, prati e ampi scorci su Lovere ed il Sebino, conduce alla località Carassone. La strada, rnolto caratteristica ed immerse nella vegetazione, con un percorso a tratto in salita e a tratti pianeggiante porta al Santuario di San Giovanni (sorto sulle rovine di una fortezza di origine medievale), da cui si ha una suggestiva veduta su tutto il logo d'Iseo, la Val Cavallina, la Valle Camonica sino alle propaggini dell'Adamello. Ridiscesi al bivio sottostante, si riprende il cammino e si prosegue a sinistra verso l'abitato di Bossico, delizioso centro di villeggiatura posta a circa 900 metre s.l.m. che, data la sus posizione, a un vero e proprio balcone naturale sul logo d'Iseo. Raggiunta Ia strada asfaltata, si svolta a destra e si prosegue fino al bivio con la Santella "Madonnina degli Steegn". Si imbocca quindi la strada in discesa e si tiene la sinistra dopo circa 50 metri. Attraversati i prati con attune cascine e con bei castagni, si arrive alla storica Villa Pincio. Dopo una breve salita iniziale, la strada diventa agevole e continua per circa 1 km su pavimentazione in selciato per poi trasformarsi in un sentiero che, attraverso it bosco, conduce a Ceratello, frazione di Costa Volpino. Nel piccolo borgo si possono ammirare case con ballatoi antichi in legno e vecchi portoni ad arco. Attraversato il centro storico, si segue Is strada provinciale che scende verso Lovere incontrando le frazioni di Flaccanico, Qualino, Branico e Corti e godendo di scorci panoramici di incredibile bellezza. Al cimitero di Corti si svolta a destra in direzione Lovere e se percorrono le vie Aria Libera e Gobetti fino alla quattrocentesca Basilica di Santa Maria in Valvendra. Proseguendo dritti lungo via Martinoli, si arriva al punto di partenza.
Lovere - San Giovanni - Bossico - Ceratello - Lovere - ph: visitlakeiseo.info

Itinerario: Lovere- San Giovanni- Bossico- Ceratello- Lovere

Lovere è l'incantevole punto di partenza di questo piacevole percorso. Parcheggiando in Piazzale Bonomelli, ci si dirige verso la chiesa di San Giorgio e si prosegue a sinistra lungo via D. Celeri. Dopo un breve percorso, immersi nei boschi di castagno, si raggiunge la localita Devine dove, in prossimita di una cappella votiva, si dirama il bivio che, tra boschi, prati e ampi scorci su Lovere ed il Sebino, conduce alla località Carassone. La strada, molto caratteristica ed immerse nella vegetazione, con un percorso a tratto in salita e a tratti pianeggiante porta al Santuario di San Giovanni (sorto sulle rovine di una fortezza di origine medievale), da cui si ha una suggestiva veduta su tutto il logo d'Iseo, la Val Cavallina, la Valle Camonica sino alle propaggini dell'Adamello. Ridiscesi al bivio sottostante, si riprende il cammino e si prosegue a sinistra verso l'abitato di Bossico, delizioso centro di villeggiatura posta a circa 900 metre s.l.m. che, data la sua posizione, a un vero e proprio balcone naturale sul lago d'Iseo. Raggiunta Ia strada asfaltata, si svolta a destra e si prosegue fino al bivio con la Santella "Madonnina degli Steegn". Si imbocca quindi la strada in discesa e si tiene la sinistra dopo circa 50 metri. Attraversati i prati con attune cascine e con bei castagni, si arrive alla storica Villa Pincio. Dopo una breve salita iniziale, la strada diventa agevole e continua per circa 1 km su pavimentazione in selciato per poi trasformarsi in un sentiero che, attraverso it bosco, conduce a Ceratello, frazione di Costa Volpino. Nel piccolo borgo si possono ammirare case con ballatoi antichi in legno e vecchi portoni ad arco. Attraversato il centro storico, si segue Is strada provinciale che scende verso Lovere incontrando le frazioni di Flaccanico, Qualino, Branico e Corti e godendo di scorci panoramici di incredibile bellezza. Al cimitero di Corti si svolta a destra in direzione Lovere e se percorrono le vie Aria Libera e Gobetti fino alla quattrocentesca Basilica di Santa Maria in Valvendra. Proseguendo dritti lungo via Martinoli, si arriva al punto di partenza.
Bossico

La traversata del Monte Barro e Lecco

Si parte dalla cima del Monte Barro (922 m.) da dove nelle belle giornate si gode di un panorama decisamente unico. Questa montagna rappresenta il punto di congiunzione tra le Prealpi e la pianura Padana e la vista spazia a 360°. In primo piano vi sono il Resegone e le maestose Grigne, più lontana la catena alpina e oltre 700 metri più in basso il lago di Como. Lungo il Sentiero delle Creste (per escursionisti esperti) si scende al Sasso della Vecchia, un imponente monolite roccioso, e da qui a Pian Sciresa, un ampio pianoro erboso con vista panoramica sulla città di Lecco. Due brevi deviazioni portano al santuario di San Michele, una grande chiesa incompiuta senza copertura, le cui origini risalgono al XII secolo, e all’area archeologica di Monte Castelletto, dove si trovano i resti di una torre medievale, realizzata con funzioni di punto di osservazione sul transito di persone e merci tra il lago e il fiume Adda. Tornati a Pian Sciresa si scende lungo un sentiero con ampi gradoni e, attraversato il fiume Adda grazie al ponte Azzone Visconti, uno dei monumenti simbolo della città, si entra a Lecco, graziosa cittadina adagiata sulle sponde del lago e al cospetto di imponenti montagne.
La traversata del Monte Barro e Lecco

Da Valmadrera alla Cima Monte Moregallo

Il sentiero da Piazza Rossé percorre tutta la Cresta Est del Moregallo offrendo uno splendido panorama sul lago di Como e sul corso dell’Adda. Dopo il Sasso di Preguda il sentiero entra in uno bellissimo bosco di betulle. Dal bosco di betulle il sentiero si fa più ripido.Vale la pena di percorrerlo sia in salita che in discesa per poter ammirare durante il percorso di salita le Grigne e il lago di Como fino alle montagne della Mesolcina che segnano il confine con la Svizzera e la valle dell’Adda che si snoda verso la pianura quando si scende dalla vetta del Moregallo. Percorrendo il primo tratto del sentiero n°6 segnalato per tutti si arriva al Sasso di Preguda, caratteristico masso erratico in ghiandone serizzo proveniente dalla Val Masino. Addossata al masso è stata costruita a fine 800 la chiesetta di San Isidoro.Sul masso è stata collocata una lapide che ricorda le osservazioni dell’Abate Antonio Stoppani che, per primo, ne descrisse la provenienza.Dal pianoro dove si trova il masso si gode di un ampio panorama che spazia dal Lago di Como al corso dell’Adda.  
Da Valmadrera alla Cima Monte Moregallo

Visite guidate al Sacro Monte di Varese #2 (Sito Unesco)

Tour guidati di gruppo di una giornata

Monte Stella e il giardino dei Giusti

…la montagnetta di Milano

L'altopiano del Monte Cancervo

Il Monte Cancervo è una imponente bastionata rocciosa sulla sinistra all’ingresso in San Giovanni Bianco (BG).Montagna selvaggia, precipita sul versante brembano, dolce sulla sommità e boscosa sul versante dell’alta Valle Taleggio. Si lascia la Val Brembana a San Giovanni Bianco e si sale a Pianca per proseguire verso Brembella e Cespedosio dove, poco prima della contrada di Boffalora, nei pressi di un parcheggio, si stacca, sulla sinistra, una cementata con indicato “Monte Venturosa - Passo Grialeggio” (siamo a 1.050 metri).Su questa ci si avvia in salita, si supera un roccolo e si entra diagonalmente nel bosco di faggi. Dopo circa mezz’ora, la strada si restringe a sentiero che raggiunge i ruderi della baita della Vecchia (La Egia de l’Era, 50’, 1.330 m).Ora si prosegue per numerosi corti tornantini sino al Passo Grialeggio (1.690 m), dopo un’ora e 45 minuti di cammino.Quassù si vedono le sagome del Resegone e delle due Grigne e i pascoli dei Piani dell’Alben, dove si distinguono i rifugi Cesare Battisti e Gherardi. A settentrione domina il Monte Venturosa con i suoi verdi bivacchi. Si riparte in piano e, a sinistra, per un centinaio di metri, al suolo, su un masso, un segnavia CAI 102 ci indica la direzione per la Baita Rifugio Cancervo.Ne segue una bella traversata in quota, fino a raggiungere la stalla del Cancervo, subito sopra il “monumento” a Bortolo Danelli e il rifugio Cancervo (45’ dal Passo). Goduta la pausa si prosegue in salita nella direzione suggerita dalla freccia sulla staccionata e, di seguito, i bolli gialli.Si affianca una baita (Galli cedroni) e si continua per la vetta. Dopo 40 minuti di piacevole camminata si è alla vetta, caratterizzata da una croce metallica posta dal CAI di Vaprio d’Adda nel 1981 (1.835 m, 3 h 30’ dalla partenza). Si continua sul versante opposto, verso settentrione, dove già si vede di nuovo il Passo di Grialeggio e, per marcato sentiero, a tratti ripido, lo si raggiunge in 20 minuti. Non resta che seguire a ritroso l’andata, ci si cala a valle sino al parcheggio di partenza (1 h dal Passo). Per ulteriori dettagli: CAI Alta Val Brembana - tel. 0345 82244
L'altopiano del Monte Cancervo

In bici da Tirano a Sondrio

Scopri le Bellezze dell'Alta Valtellina: I terrazzamenti, il Santuario della Madonna di Tirano, il Trenino Rosso e tanto altro ancora
Da Tirano a Sondrio

Attrazione fatale

Vi piacerà già al vostro arrivo, dal ponte di San Giorgio: Mantova si presenta con il suo profilo di torri, campanili, cupole e merlature. E' la piccola splendida città che i Gonzaga scelsero come capitale del loro regno, costruirono e abbellirono nei secoli.Vi accoglie con i suoi edifici giganteschi o pacati, con le sue piazze brulicanti di vita, con il riparo dei portici dai fantasiosi capitelli, con le chiese raccolte e intime o sontuose e imponenti...Vi coccola con una tradizione gastronomica antica di secoli e ancora attuale.Vi resterà nel cuore!

Un Monte chiamato Tesoro

Valle Imagna, Prealpi e Alpi Orobie.
Un Monte chiamato Tesoro

Monte Sasso Canale

Solitario e selvaggio
monte sasso canale sorico lago di como