Ho trovato 287 risultati per ciclabile

L'anello dei laghi

Un itinerario su due ruote immersi in un'atmosfera unica.
In bici nella Brianza Lecchese

In bici nella Brianza Lecchese

Itinerario cicloturistico lungo l'Adda
itinerario cicloturistico lungo l'Adda

Franciacorta

La Franciacorta è un'area collinare e verdeggiante compresa tra Brescia e la sponda meridionale del Lago di Iseo, ideale per trascorrere le proprie vacanze.  Natura, percorsi ciclabili, borghi storici e vini rinomati, sono gli ingredienti perfetti per pianificare una vacanza.Franciacorta è anche sinonimo di spumante, conosciuto e apprezzato non solo in Italia ma anche all'estero; perchè non venire ad assaggiarlo direttamente nella sua patria, la Franciacorta?  Lombardia, regione ricca di produzioni locali, vi conquisterà con le sue bollicine. Iniziate l'esplorazione seguendo il percorso della Strada del Vino che vi condurrà da una cantina all'altra immersi in paesaggi spettacolari. Per non restare a stomaco vuoto scegliete un piatto locale, come la polenta e misultin, tipico pesce di lacustre che si abbina perfettamente col Franciacorta. Questa zona può soddisfare i desideri non solo degli appassionati di enogastronomia, ma di tutta la famiglia.  Lungo il tragitto dedicate qualche sosta anche alle bellezze storiche e culturali che vi faranno entrare nell'atmosfera dei luoghi.Da lontano vedrete decine di fortezze medievali e potreste prevedere una tappa all'Abbazia Olivetana di San Nicola, uno dei più grandi complessi monastici italiani. La Riserva naturale delle Torbiere del Sebino è composta prevalentemente da canneti e specchi d'acqua circondati da campi coltivati; gli amanti della natura e del birdwatching ne saranno entusiasti. Se, infine, condividete la vacanza con qualcuno che desidera fare shopping, potete accontentarlo con un passaggio all'Outlet Village: un centro commerciale situato a Rodengo Saiano, con oltre 160 boutique di abbigliamento, accessori e design scontati. Cos'altro vi serve per organizzare vacanze perfette? Continuate a leggere i nostri suggerimenti e troverete molte altre proposte per visitare la Lombardia.
Franciacorta, da esplorare

Le Cattedrali Vegetali in Lombardia

La Cattedrale Vegetale è una meraviglia dell’uomo in armonia con la natura, l'opera simbolo dell'artista Giuliano Mauri. Trasformare una radura di alberi in un punto d’incontro e di cultura che ispiri riflessioni sulla natura e il territorio. Questo è il progetto dietro all'arte ambientale di Mauri, che ha relizzato tre Cattedrali Vegetali, due delle quali in Lombardia. L’intento è superare l’opposizione tra cultura e natura, lasciando che l’opera umana si integri nel ciclo naturale di crescita e disfacimento. Si tratta di istallazioni costruite secondo l’antica arte dell’intreccio, che prevede l’uso di legno flessibile, picchetti, chiodi e corde. All'interno delle alte colonne di legno è custodito un albero di faggio pronto a crescere e, col tempo, a fuoriuscire dalle ingabbiature che, ormai marce, cadranno al suolo liberando la pianta nella sua forma autentica. La Cattedrale Vegetale di Oltre al Colle (BG) si propone di rilanciare e di valorizzare la ricchezza e l’unicità delle specie vegetali alpine che crescono nel Parco e sui crinali delle Orobie Bergamasche. Danneggiata dal vento nel marzo 2018, è in fase di "ristrutturazione". Per lo stesso motivo la Cattedrale Vegetale di Lodi, a seguito di grave deterioramento, è stata purtroppo smantellata, per garantire la fruizione dell'area, attraversata da una pista ciclabile che costeggia l'Adda, in totale sicurezza. Pertanto non può più essere visitata, in quanto di fatto non è più esistente. Per info: +39 0345 95541 (Proloco di Oltre il Colle)
Cattedrale vegetale

Cosa fare nei dintorni di Mantova

Alla scoperta delle meraviglie intorno a Mantova
Cosa fare a Mantova

Lodi in un weekend

Cielo, natura e relax. Scopri Lodi e dintorni in 48 ore. Tra il segno di Renzo Piano e i gioielli d'arte del centro storico

Parco dell'Argentera

Il Parco dell’Argentera, situato nel comune di Cadegliano Viconago, è un luogo magico da scoprire in tutte le stagioni, completamente immerso nella natura. Il posto ideale per una bella passeggiata nel verde, o per un giro in bicicletta, dato che l’area è attraversata anche da una pista ciclabile. Ad attendervi scenografici viali alberati, un pittoresco ruscello e alcuni piccoli ponti.Ma quello che rende questo luogo così speciale è la presenza di quattro antichi mulini affrescati.Si tratta delle ultime testimonianze di un passato lontano: tra il XVIII e il XIX secolo a Cadegliano Viconago erano attivi infatti ben 18 mulini che venivano utilizzati per macinare castagne, grano, mais e noci. All’inizio del ‘900 l’area fu acquistata da una famiglia nobile che la trasformò nel parco che tuttora possiamo ammirare. I mulini ancora conservati vennero restaurati ed abbelliti con affreschi e decorazioni.All’interno del parco si trova anche un ponte dove transitava la ferrovia Varese-Ponte Tresa. Per raggiungere il parco da Varese bisogna percorrere la strada della Valganna. Superata Ghirla si prosegue per Marchirolo e quindi per Lavena Ponte Tresa. Lungo la discesa troverete un’indicazione sulla sinistra all’altezza di uno dei tornanti.   Dal 1997 l’area attorno al torrente Dovrana è diventata un parco pubblico, attraversata da una pista ciclopedonale che collega Ghirla a Ponte Tresa. Il Parco dell'Argentera prende il nome da una vecchia miniera in cui, già nel XIII secolo, venivano estratti piombo e argento. Passeggiando lungo i 50mila mq² di area verde e boschiva, si incontrano quattro mulini, superstiti di un’attività di macina ben radicata a Cadegliano Viconago e risalente al XVIII secolo. Oltre al suggestivo ambiente in cui si trovano, i mulini si caratterizzano per la disposizione ravvicinata e in fila. Inoltre, recenti restauri, hanno evidenziato le antiche decorazioni affrescate. Completano le bellezze naturali di questo luogo un piccolo laghetto e numerose specie botaniche.Il parco è sempre aperto e offre aree attrezzate a sosta e zona picnic.

Mar fiorito: in bici tra i meleti

Itinerario in bici in Valtellina
Mar fiorito: in bici tra i meleti

Monticolo panchina gigante

La panchina gigante di Darfo Boario Terme, in provincia di Brescia, è stata collocata sul versante sud della collina del Monticolo.  È un’altura che raggiunge i 393 metri sul livello del mare, situata nel mezzo della piana alluvionale della bassa valle Camonica e costeggiata sul lato sudovest dal corso del fiume Oglio. Il tragitto suggerito per raggiungerla è adatto a tutti ed è percorribile in meno di un’ora. Ci si incammina dal parcheggio della pista ciclabile camuna (230 m), nel territorio di Angone, frazione diDarfo Boario Terme. Un primo tratto asfaltato, che seguiamo in direzione nordovest, ci porta dopo circa 300 metri al sentiero Cai che sale al Monticolo. Il tracciato, che troviamo sulla sinistra arrivando dal parcheggio, è stato sistemato di recente. Si attraversa un castagneto e, dopo la parte iniziale in salita, il percorso prosegue caratterizzato da un continuo saliscendi e attraversa l’intera collina. Avanzando si possono facilmente individuare numerose rocce riportanti incisioni risalenti a diverse epoche storiche. Il Monticolo ha sempre rappresentato, infatti, un punto di osservazione privilegiato e una postazione difensiva. Nella parte alta il bosco diventa più rado e vario e, giunti sulla cima (393 m), vi si trova un piccolo osservatorio faunistico. Qui non mancano gli appassionati di birdwatching. Proseguendo ci si abbassa leggermente e si incontrano dei laghetti, ma la presenza di acqua dipende dalle stagioni e dalle precipitazioni. A un bivio ci si indirizza a sinistra e con un’ultima breve salita arriviamo a una radura panoramica dove svetta la panchina gigante (330 m). Una volta tornati al parcheggio vale la pena, dirigendosi a sud sulla strada sterrata per poco più di mezzo chilometro, visitare il sito archeologico dei Corni Freschi. Si tratta di un masso erratico con incisioni che riproducono alabarde e pugnali risalenti, secondo gli esperti, al III millennio a.C. Nelle vicinanze si trovano anche una palestra di roccia per l’arrampicata sportiva e, all’estremità sud della collina, l’Archeopark, un parco tematico polifunzionale dal paleolitico all’età romana. immagine di copertina:@dariobonzi
Monticolo panchina gigante

Pedalando nel Parco della Grigna

Un itinerario fra antichi nuclei rurali, baite tipiche e boschi
Pedalando nel Parco della Grigna

Da Seriate verso il Castello di Malpaga

Il traffico delle grandi arterie è solo un lontano ricordo, nemmeno troppo distante, ma questo viaggio sulla sponda est del Serio, tra Seriate e Ghisalba, ci mette in pieno contatto con la natura, senza nessuna interruzione per quasi 10 chilometri.   Partenza dal centro sportivo di Seriate, per inserirsi subito sul tratto di ciclabile collegata all’Oasi Verde. Non manca nulla per poter praticare sport, per un momento di relax o di studio, per grandi e piccini, a volte anche nella confusione delle compagnie che assediano l’area nel week end.Dopo esserci lasciati alle spalle la fontana, l’unica che si trova lungo la via principale del nostro percorso, troviamo un attraversamento sulla strada aperta al transito in direzione del poligono di tiro, rapido ma a cui prestar attenzione. Poi inizia il vero tratto off road, dopo il cartello che ci dà il benvenuto nel Parco Regionale del Serio: le informazioni ci accompagneranno per tutto il tragitto grazie a una serie di bacheche che ci descrivono le bellezze del territorio, dalle farfalle, ai fiori, uccelli, invertebrati. Pistalarga, in leggera discesa all’andata e adatta a un buon allenamento senza però esagerare: in alcuni tratti, alcune curve del bosco con la sede che si stringe vanno prese alla giusta velocità. Uscendo da Seriate è il bosco a farla da padrone, con pochi contatti con il mondo urbanizzato, dovuti più che altro ai passaggi sotto l’ex statale 671, l’autostrada A4 e la tangenziale Sud. Si continua a seguire il percorso parallelo al fiume Serio, anche se mai lo si trova davvero vicino, e in pochi casi lo si può vedere.Il secondo paese che incrociamo è Cavernago: il bosco è un ricordo, troviamo un leggero tratto in asfalto, la vegetazione si fa più rada e nelle giornate limpide il sole si fa sentire.Si arriva allo svincolo con il primo castello, quello di Cavernago, e poi a quello per il Castello di Malpaga. Imboccandolo, seguiremo il nostro itinerario fino alla meta.
Da Seriate verso il Castello di Malpaga

Franciacorta, terra di eccellenze

I piatti della cucina contadina affiancano i vini rinomati di lunga tradizione. Un viaggio tra i sapori della Franciacorta