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All'Albani sul sentiero dei minatori

Emozionante giro ad anello al cospetto della Presolana
All'Albani sul sentiero dei minatori

Sulla Colombina vista da capogiro

Panorami stupendi dalle Orobie, alla Valle Camonica fino al Sebino, per questo itinerario alla portata di tutti
Sulla Colombina vista da capogiro

Una montagna piena di bei fiori

Sentiero dei fiori a Oltre il Colle, tracciato dedicato a Claudio Brissoni
Una montagna piena di bei fiori

Il Rifugio Gianpace nella selvaggia Val Sanguigno

Un itinerario all'insegna della natura incontaminata e della biodiversità
Il Rifugio Gianpace nella selvaggia Val Sanguigno

La Corona di Corna Pradello

Siamo a Cornalba, toponimo che deriva dalla Corna Bianca che sovrasta l’abitato: una maestosa roccia dolomitica che protegge gli abitanti dai venti di settentrione.Questo giro, per buona parte, ricalca il sentiero Partigiano Martiri di Cornalba. Lasciata l’auto nel parcheggio sotto la piazzetta del paese, si imbocca via Cornetti per seguire le indicazioni CAI Baite Monte Alben 503. Con qualche tornante si prende quota e, successivamente ci si inoltra nel bosco fino alla cappelletta Tribulina Pret del Zambel. Qui seguiamo le indicazioni per il “sentiero dei Partigiani” che poco oltre inizia a risalire la Val d’Ola. Dopo circa 50 minuti si incontra una gigantesca betulla con appeso un crocifisso bronzeo.Sempre sul 503 si prosegue nell’alta Val d’Ola, dove, per effetto di un microclima incontriamo specie floreali tipiche di altre più alte quote. Nei pressi di un secondo crocifisso, si cambia versante e si sbuca nei pascoli della Baita de sota (1.465 m, 1 h 45’ dalla partenza). In breve, raggiungiamo la Baita de Sura, sulla carta Casere Alte, a 1.550 metri.Ora si piega in piano verso sinistra (CAI 502/503) e si costeggia un piccolo laghetto alpino con la sovrastante Cappela di San Rocco. Dopo circa 30 minuti dalla Baita de sura, a un bivio, una segnaletica verticale ci indirizza a sinistra. Una decina di minuti e si è alla Baita Cascinetto (1400 m). Ancora seguiamo le indicazioni del sentiero dei Partigiani e del segnavia CAI 503 che piega verso sud (sinistra) e, al termine di una salita, porta nel bosco dove troviamo il sentiero che porta a Cornalba. Stiamo su questo sino al bivio con il sentiero Panoramico, meno impegnativo (20’ dal Cascinetto).Ci abbassiamo, a sinistra deviamo su questo nuovo tracciato e ci stiamo per mezz’ora, sino a incontrare l’indicazione “Cornalba - palestra di roccia”. Ripartiamo ora su comoda stradetta e presto rincontriamo il sentiero dei Partigiani che proviene dalle grotte della Cornabusa, poi arriviamo al parcheggio di partenza. Per ulteriori dettagli: CAI Val Serina – tel. 340 7345673
La Corona di Corna Pradello

Zogno, sulla Via delle castagne

Un piacevole itinerario autunnale alla scoperta della famosa Via delle castagne di Zogno, un sentiero didattico per famiglie creato per far conoscere questo frutto e l'importanza della castanicoltura, che ha avuto un grande ruolo per la sopravvivenza delle popolazioni della zona.   La partenza avviene da Piazza Martina, una piccola contrada di Zogno, dalla quale si imbocca il sentiero che costeggia il limpidissimo ruscello. Pochi metri e si può leggere il primo dei 9 cartelli didattico-informativi sulla castagna, lasciandosi affascinare dagli scorci mozzafiato di paesaggio che si possono vedere da alcuni angoli dove gli alberi si fanno più radi. Proseguendo si raggiunge lo storico sagrato della cappella di Sant’Antonio Abate, un punto panoramico per ammirare la Corna Rossa, una cornice naturale che racchiude milioni di anni di formazioni geologiche. A due passi c’è una fonte d’acqua un tempo considerata curativa. Alla fine del sentiero si esce dal bosco nella bellissima frazione di Poscante e continuando il tracciato si giunge a Castegnone, un'altra piccola frazione del comune di Zogno.A Castegnone i boschi di castagno sono floridi e fra le case sorgono i secadùr (essiccatoi), piccoli edifici in pietra indispensabili per la preparazione delle castagne affumicate chiamate biligòcc. Le donne hanno ripristinato gli antichi secadùr della contrada, riportando in auge la preparazione dei biligòcc in essiccatoi che sono visitabili su prenotazione. Proprio in questa località termina il piacevole itinerario.
Zogno, sulla Via delle castagne

Attorno al fuoco alla forcella di Zulino

Alla scoperta della forcella di Zulino, sui consigli del campione di snowboard e commissario tecnico della Nazionale italiana Cesare Pisoni e della campionessa olimpica di PyeongChang Michela Moioli. Imbocchiamo e seguiamo per tutto l'itinerario il sentiero 265, raggiungendo come prima tappa la baita Bassa di monte Zulino, dalla quale si apre una stupenda vista sul panorama sottostante. Continuando sul nostro sentiero si costeggia una pozza di abbeveraggio di bestiame e si raggiunge la seconda tappa del nostro tour, la baita di Mezzo di Monte Zulino, dalla quale inizia un ambiente caratterizzato da bosco rado e piantine di mirtilli, luogo ideale per gli appassionati cercatori di funghi. Un paio di tornanti, ultima fatica del nostro percorso, ci conducono alla forcella di Zulino, sul crinale tra il monte Campagano e il monte Zulino, da dove possiamo ammirare alcune delle più belle vette orobiche. - Ph: Rivista Orobie
Attorno al fuoco alla forcella di Zulino

Dal Monte Farno al Rifugio Parafulmine

Un facile percorso per raggiungere il Rifugio Parafulmine con la famiglia o con gli amici è dal Monte Farno nel Comune di Gandino. Una volta parcheggiata l'auto è praticamente impossibile perdersi: il percorso è ben segnalato fino alla nostra destinazione.
Dal Monte Farno al Rifugio Parafulmine

Da Lizzola ai Rifugi Campel e Mirtillo

I Rifugi Campel e Mirtillo si trovano a Lizzola (BG), frazione di Valbondione, nell'alta Valle Seriana, caratterizzata dal contorno delle più alte vette delle Orobie. Le strutture, circondate dai monti Sponda Vaga e la Corna, offrono viste spettacolari e sono totalmente immerse nella natura. Il percorso con le ciaspole che porta al Campel e poi al Mirtillo, non presenta alcuna difficoltà, ma bisogna avere l’accortezza di seguire le regole di buon senso, poiché si tratta della risalita lungo le piste, occhio agli sciatori dunque. Dalla biglietteria di Lizzola si imbocca la pista alla sinistra della seggiovia, tenendosi sui lati. Con la cornice del bosco di conifere ai propri lati e dopo diversi tornanti, si arriva al Rifugio Campel, in località Asta della Corna. Il rifugio, che si trova direttamente sulle piste del comprensorio, gode di una vista meravigliosa sul Pizzo Coca e Redorta, che si può gustare nel migliore dei modi dalla terrazza panoramica. La struttura, aperta tutti i giorni in inverno, propone un menù con cucina tipica bergamasca e offre la possibilità di pernottamento. Da qui si prosegue lungo le piste verso destra, dal bosco si passa alla compagnia del Monte “La Corna”, roccioso e più austero, con il Pizzo Tre Confini in lontananza. In questa splendida cornice si arriva al Rifugio Mirtillo, posto in una posizione sempre soleggiata, a cavallo tra la Val Sedornia e Lizzola. Ci si può fermare a riposare nel suo solarium con vista su Sponda Vaga e recuperare le energie alla tavola fredda. - Ph: Margherita Pelizzari 
Da Lizzola ai Rifugi Campel e Mirtillo

Basilica di San Martino e Santa Maria Assunta

E' la Chiesa principale di Treviglio.

Andando in bicicletta tra Montisola e Franciacorta

Guida certificata MTB + NCC come taxi per persone e biciclette coprendo un'area fino a 50 km di distanza. Lovere la nostra sede. Biciclette e casco inclusi, o le vostre biciclette. + Spuntino e brindisi finale.

Infopoint Dossena

Il punto di riferimento per visitare miniere, Ponte nel Sole e vivere esperienze uniche sul territorio.
Foto paesaggio