Ho trovato 342 risultati per Ponte di San Michele

Scopri i comuni dell'Alta Valle Camonica

Oltre al fascino di Ponte di Legno, l'Alta Valle Camonica offre innumerevoli possibilità di visita. Proponiamo perciò un itinerario storico-naturalistico tra i comuni limitrofi di Vezza d'Oglio, Temù, Vione, Incudine e Monno.    Incastonata tra due valli laterali che fanno da cornice al paese, Val Paghera nel Parco Regionale dell'Adamello e Val Grande nel Parco Nazionale dello Stelvio, Vezza d'Oglio regala un incantevole panorama capace di sorprendere il turista in ogni periodo dell'anno. A 20 km dall'abitato si arriva all'imponente ghiacciaio di Pietra Rossa (m. 3212), percorsa dal torrente omonimo che, nei giorni di sole, scende formando pittoresche cascate dagli spruzzi multicolori. Da qui, si possono raggiungere i Laghi Seroti, nella Val Bighera: ben diciassette laghetti alpini, dalle più svariate forme e dimensioni. Se si vuole restare in paese, non mancano le attrattive culturali. Meritano sicuramente una visita la Parrocchiale di San Martino, che conserva tra i suoi prezioni cimeli un'ancona in legno secentesca, e la Chiesa di San Clemente, tra le più antiche della valle, era in origine un eremo e ospizio destinato ai pellegrini. A Borom, frazione di Vezza d'Oglio, si trova la Cava di Marmo Bianco, sito di interesse archeologico, storico e umanistico, valorizzato dagli artisti, chiamati a partecipare annualmente al Simposio di scultura, che  hanno riportato alla luce il suo splendente colore bianco.  Vezza d'Oglio è stato teatro di uno dei combattimenti della Terza Guerra d'Indipendenza, dove il 4 luglio 1866 un reggimento di garibaldini e bersaglieri respinsero gli austriaci. In ricordo della Battaglia di Vezza è stato costruito il Museo Civico Garibaldino, che conserva un’esposizione di oggetti storici. Tra i musei dell'Alta Valle Camonica non si può non citare il Museo della Guerra Bianca di Temù, il più importante in Lombardia e in Italia tra quelli dedicati al fronte bellico alpino nella Prima guerra mondiale, dove sono esposti centinaia di oggetti recuperati sul terreno. Oltre alle numerose fotografie che accompagnano il visitatore, è possibile vedere le slitte di legno per il trasporto di munizioni, granate rinvenuti tra i ghiacciai, e i cannoni trasportati fino a 3000 metri di altezza.  Di grande interesse storico è anche Vione, noto per i recenti ritrovamenti di tombe longobarde, la conservazione dei "reölcc" (portici), i resti delle sei torri che difendevano il castello e la scuola di grammatica (XV-XVII sec.). I tre centri del comune di Vione dispongono di un'architettura rustica costituita da archi e finestre di fine fattura, strutture lignee e forme di edifici secondo volumetrie regolari. L'itinerario dell'Alta Valle Camonica si può concludere con la visita di due comuni. Il primo è Incudine, dove si possono ammirare la Via Crucis nella chiesa di San Bernardino, l'Ultima Cena opera di G.B. Zotti nella parrocchiale di San Maurizio e i resti del castello. Il secondo è Monno, collegato al Passo della Foppa, il valico alpino inserito nel Giro d'Italia.  Questo percorso naturalistico è ideale per una biciclettata. Ma dopo l'attività fisica, rilassatevi assaggiando il salame, le formagelle ed i biscotti di questo paese. _ PH IG: @fabioskisandrini91
Comuni della Valle Camonica - Pietra Rossa

La Via Francisca del Lucomagno

Lungo la Via Francisca del Lucomagno, il medioevo risorge in un Cammino d’altri tempi. Tra montagne e natura incontaminata
Via Francisca del Lucomagno

Montagne di storia antica: la Valle Camonica

Queste montagne custodiscono un Patrimonio dell’Umanità e offrono di vivere una vacanza a contatto con la natura tra scalate, passeggiate e gite in bicicletta.   EscursioniLa Valle Camonica è un’ampia distesa pianeggiante che si estende nelle Alpi centrali. Attraversata dal fiume Oglio, dominata dal gruppo dell’Adamello, la valle ospita una delle più grandi collezioni al mondo di arte rupestre preistorica, il primo sito in Italia ad essere stato inserito nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco. Visitare questi luoghi, dove non mancano laghi, montagne, parchi naturali e paesaggi sconfinati, significa fare un viaggio nel tempo lungo diecimila anni: dal Mesolitico ai giorni nostri. 5 rifugi il giro della Val MalgaDal ponte del Guat in Val Malga parte un bell’itinerario da percorrere in giornatache porta gli escursionisti ad attraversare la valle e scoprire gli accoglienti rifugi ValMalga, Premassone, Tonolini, Baitone e Gnutti. Dal Premassone inizia una via alpinistica che sale fino alla vetta dell’Adamello. Quello della Val Malga è un trekking di livello escursionistico, che richiede un po’ attenzione nel tratto tra il Gnutti e il Baitone e che si può percorrere in 4 ore di cammino. Chi invece vuole affrontare un’escursione di più giorni può seguire l’Alta via dell'Adamello (Sentiero n. 1), un sentiero splendido da affrontare in ottime condizioni fisiche e con attrezzatura alpinistica adatta all’alta montagna poiché presenta, in alcuni tratti, percorsi attrezzati (corde fisse, scalette, etc…)anche molto esposti. Il sentiero, che da Breno termina a Edolo, deve essere intrapreso solo se si è alpinisti o accompagnati da guide alpine. In corrispondenza di ogni tappa, da ogni rifugio è possibile fare escursioni a breve - medio raggio. Il percorso può comunque essere fruito con escursioni in giornata dal momento che esistono sentieri di accesso e collegamento con i fondovalle. Ghiacciaio 3 giorniSull’Adamello si può anche vivere l’esperienza di un trekking che giunge fino al ghiacciaio.Il Pian di Neve rappresenta una conquista ambita dagli escursionisti poiché permette, nelle giornate terse e limpide, di godere di un panorama grandioso che si spinge fino al Monte Rosa. Gli amanti dell’alpinismo possono invece cimentarsi cimentarsi lungo il Sentiero dei Fiori, una ferrata esposta con punti panoramici incredibili, adatta ad escursionisti esperti dotati di attrezzatura. La ciclovia dell’OglioDalle gite più tranquille alle grandi salite o lungo i sentieri e le ripide discese sterrate: scoprire la Valle Camonica pedalando è uno spettacolo. Dal Passo del Tonale parte una ciclopedonale che connette ben 280 chilometri di percorsi lungo le sponde dell’Oglio, e attraversa il variegato paesaggio della valle, per poi arrivare sulle sponde del Lago d’Iseo e tra i vigneti della Franciacorta. Per gli appassionati di mountain bike, l’Adamello BikeArena offre più di 500 chilometri di percorsi a cavallo fra la Valle Camonica e la Val di Sole, toccando i parchi naturali dello Stelvio e dell’Adamello. Sempre al passo del Tonalesi possono provare anche i percorsi dedicati al downhill e al free-ride. Bienno, borgo tra più i belli d’ItaliaBienno, appartenente al Club de I Borghi più belli d’Italia, offre al visitatore la possibilità di rivivere l’atmosfera medioevale. Passeggiando tra le vie del paese è possibile osservare la caratteristiche case torri e i palazzi nobiliari, visitare la Fucina Museo che conserva un imponente maglio ad acqua e il mulino (sempre azionato dalla forza dell’acqua) con l’annesso Museo della vita contadina. Da non perdere la Chiesa di Santa Maria Annunciata che conserva al suo interno gli splendidi affreschi del Romanino, uno tra i più importanti interpreti della scuola pittorica lombarda e del pittore locale Pietro da Cemmo e della sua bottega.    5 motivi per... 1. Arte. Da vedere la Pieve di San Siro e il Monastero di San Salvatore a Capo di Ponte, testimonianze del romanico in Valle Camonica e il Santuario della Via Crucis di Cerveno con il Sacro monte. 2. Storia. La Valle Camonica, conosciuta anche come la Valle dei Segni, custodisce un vasto patrimonio di incisioni rupestri. Da visitare il Parco Nazionale di Naquane a Capo di Ponte e il MUPRE l Museo Nazionale della preistoria camuna. Altri parchi si trovano a Dafro Boario Terme, Ceto, Cimbergo, Paspardo, Sellero, Sonico e Ossimo. 3. Sport. Sinonimo di vacanza attiva, sia in estate che in inverno, la Valle Camonica offre moltissime opportunità (trekking, percorsi per MTB, bici da strada e da cicloturismo, arrampicata, sci, snowboard, racchette da neve e molto altro ancora) tra Pontedilegno-Tonale, Borno, Montecampione e il passo dell’Aprica. 4. Enogastronomia. I latticini meritano l’attenzione dei gourmet, in particolare il Fatulì (Presidio Slow Food), un caprino affumicato prodotto con latte crudo di capra Bionda dell’Adamello, che si può gustare nei rifugi della Val Saviore e il Silter DOP, formaggio di malga con latte vaccino crudo. 5. Eventi. A giugno la Fiera della Sostenibilità della Natura Alpina organizzata dalla Comunità Montana di Valle Camonica – Parco dell’Adamello. Da non perdere la Mostra Mercato di Bienno, con oltre 200 espositori provenienti da tutti Italia e stand gastronomici con i piatti tipici della tradizione camuna. Infine la rassegna “Del Bene e del Bello”, dedicate al patrimonio culturale.
@inlombardia -  Valle Camonica

Dal fiume Serio in bici fino al Rifugio Santamaria

Quella che proponiamo è una pedalata attraverso paesaggi fantastici, il verde delle praterie d'alta quota, gli abeti e le faggete fanno da scenario lungo tutto il percorso. Partenza e arrivo sono al centro sportivo di Ponte Nossa, in ** Alta Val Seriana**, nella Bergamasca. Seguiamo la ciclovia in direzione di Clusone, ma la abbandoniamo dopo circa 2,5 chilometri, portandoci sulla sponda opposta del fiume Serio. Prendiamo quota verso il centro storico di Parre e lo attraversiamo. Si prosegue oltre la Valle Fontagnone, ignorando i segnavia 240 e, inizialmente, 241 per imboccare una ripida rampa cementata. Poco prima della Chiesetta di Sant’Antonio ci immettiamo sull’itinerario 241 e, sempre impegnati su inclinazioni importanti, arriviamo al Monte Alino (1.146 m). La meta successiva, usciti dal bosco e immersi tra prati e pascoli, è il Rifugio Monte Vaccaro (1.520 m). Si rimane sul sentiero 241, su fondo sterrato che richiede, per un breve tratto sconnesso, di spingere la mountain bike. Tornati in sella ci facciamo guidare dalla lunga diagonale che indirizza al Rifugio Santamaria in Leten. Si incontra, spingendo per un altro po’ la due ruote prima di scollinare ed entrare in valle Nossana, la Baita della Forcella (1.720 m). Poi è la volta della Baita del Fop (1.595 m), dove termina la sterrata. Il percorso rimonta in forte pendenza fino a un crinale e richiede, per un centinaio di metri di dislivello, di caricarsi la bici in spalla. A mezzacosta, un poco pedalando e un poco bici alla mano, varchiamo la valle giungendo alla base di una parte scoscesa che obbliga a rimettere la bici sulle spalle.Guadagniamo il pianoro che si apre ai piedi del Passo del Re e della cima di Leten e per pascoli eccoci al Rifugio Santamaria in Leten (1.765 m). Affrontiamo in discesa il tracciato 242 incontrando alcuni passaggi stretti tra le pietre affioranti. Ci si inoltra in una faggeta e giunti sul fondo della vallata, di nuovo tra i pascoli, si passa sull’altro versante. Dalla Baita de Süra (1.280 m) ci abbassiamo in modo deciso, lungo sezioni più scorrevoli che si alternano ad altre più tecniche. Più avanti svoltiamo a destra al bivio che indica la malga di Piazza Manzone (870), inserendoci sul segnavia 245. Prima di Bratte, frazione di Premolo, si scende invece a sinistra per superare il fondovalle e riguadagnare metri arrivando a toccare Cossaglio di Parre. Lasciato alle spalle il paese torniamo in breve tempo al fiume Serio, che oltrepassiamo all’altezza della Chiesa di San Bernardino. - ph: Maurizio Panseri
Dal fiume Serio in bici fino al Rifugio Santamaria

10 motivi per visitare Pavia

Il Duomo, i musei, l’orto botanico, l’università. I borghi dell’Oltrepò. Ecco 10 buoni motivi per visitare Pavia

Sport action in Lombardia

Dal Lago di Garda alla Val Brembana, 5 mete sport action all’insegna della adrenalina
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Sull'anello "Festival Ride"

In bassa Valtellina alla scoperta di borghi nascosti al grande pubblico, tra arte, storia e bellezze naturali. Un collage di luoghi ed emozioni in un territorio che spazia dal fondovalle ai primi rilievi montuosi, ancora lontano dai grandi flussi turistici. Con questo spirito è stato pensato il Percorso «Festival ride», nell’ambito del Valtellina ebike festival. L’evento torna sotto i riflettori, con la seconda edizione, il 18 e 19 settembre. Siamo in provincia di Sondrio. Si parte da Morbegno (250 m), fulcro della manifestazione, e lungo un tracciato ad anello in sella alle mountain bike a pedalata assistita si percorrono nel complesso 37,6 chilometri. Con un ritmo tale da consentire le giuste pause per scattare foto ricordo servono circa 3,45 ore per completare il tragitto. È un itinerario adatto a biker con una discreta abilità, articolato in 15 chilometri su single track, 12 su strade secondarie e quasi 6 su sentiero sterrato. Si comincia a pedalare su asfalto dall’area fieristica di Morbegno, in via del Foss, e si oltrepassa lo storico Ponte di Ganda sul Fiume Adda. Dopo una prima parte di semplice sterrato, si imbocca il Sentiero Valtellina, l’itinerario ciclopedonale che si sviluppa lungo l’Adda, da Colico (Lecco) a Bormio (Sondrio), per 114 chilometri. Giunti a Campovico, frazione di Morbegno, imboccata via Roma ci si dirige verso la colma di Dazio prendendo la via sterrata nei boschi sulla destra. Il tour offre continui saliscendi, con ampie zone ombreggiate e qualche salita più impegnativa fino ad arrivare alla Chiesetta di San Bernardo a Civo. Affascinati dal panorama sulla bassa Valtellina risaliamo in direzione di Poira, località famosa per i funghi porcini, toccando il punto più alto dell’escursione a circa 890 metri. Continuiamo verso Mello (690 m) e nel centro del borgo una sosta nel piazzale della chiesa consente di apprezzare di nuovo l’Adda dall’alto. L’ultima parte ci porta a scendere a Cercino, preferendo alla strada asfaltata i tagli nei boschi su trail veloci. Nei giorni del festival fanno da segnavia i cartelli dedicati con la traccia di colore rosso. Ci lasciamo alle spalle altri due piccoli comuni, Cino e Mantello, e lungo il fondovalle si rientra a Morbegno seguendo il Sentiero Valtellina. - Ph: Roberto Ganassa
Sull'anello

Tour in A35: Urago d’Oglio

Il fiume Oglio, Chiesetta Morti in Campo, Chiesa San Lorenzo Martire e il vecchio Castello.

Tour in A35: Roncadelle

Il castello Guaineri, la Chiesa di San Bernardo e il monumento agli alpini.
Tour in A35: Roncadelle

Giuseppe Garibaldi

Cosa fare nei dintorni di Mantova

Alla scoperta delle meraviglie intorno a Mantova
Cosa fare a Mantova

L’Asse del Chiese

Un velodromo da campioni. E poi: pievi, laghi, musei e un ottimo olio extravergine. Scopri le meraviglie dal Garda all’asse del Chiese