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Storia di Lodi

La città di Lodi lega le sue origini
@www.comune.lodi.it

Museo Paleoantropologico del Po

Museo nel cuore di San Daniele Po che racconta milioni di anni di storia tra fossili di mammut, leopardi e uomini primitivi.
Sala Museo Paleoantropologico del Po

Campanone di Bergamo

Nel cuore di Piazza Vecchia, a Bergamo, si erge il Campanone, che con i suoi 52,76 metri di altezza offre una vista panoramica mozzafiato sulla città antica.
Campanone di Bergamo

Palazzo del Podestà

All’ombra del Campanone di Bergamo, in Piazza vecchia, il Palazzo del Podestà vi racconta una storia dalle origini lontane:la storia del Cinquecento!
Al suo interno il Museo storico del Cinquecento

Convento di San Francesco

Il fascino di un tesoro nascosto, a pochi passi da Piazza Vecchia

Rocca di Bergamo

Sorge sul colle di Sant'Eufemia, la Rocca di Bergamo ha sempre avuto una funzione difensiva. Un luogo di insediamenti celtici e romani.
Rocca di Bergamo

Imbersago- Santuario della Madonna del Bosco

Luogo di pace e serenità, con una lunga scalinata e una vista mozzafiato
Santuario Madonna del Bosco Imbersago

Il Duomo di Crema

Imponente ed elegante, il Duomo di Crema è in stile gotico cistercense, semplice, armonico e slanciato. Fu eretto sopra i resti dell'antico Duomo romanico distrutto da Federico Barbarossa nel 1160 che tuttora sono visibili nella cripta. La facciata “a vento” terminante a capanna con galleria presenta un portale arricchito da una lunetta con statue. Sopra il portale, tra le due bifore, un rosone in marmo raffigura una rosa con sedici petali intrecciati, sorretti da sedici colonnine, simbolo del Paradiso. Racchiude al suo interno numerosi documenti della storia e dell'arte Cremasca.
Crema, il Duomo

Nicorvo

Situato tra Vercelli e Mortara, Nicorvo è un piccolo paesino immerso nella pace delle risaie . Qui dal 2006 un piccolo gruppo di liberi volontari, si occupa di accudire i pellegrini che percorrono la Via Francigena e che chiedono ospitalità. La Chiesa parrocchiale è dedicata a San Terenziano, patrono del paese; consacrata nel 1620, possiede cinque altari, e si possono notare alcune tele di ottima fattura: la migliore è quella del coro, che rappresenta la Beata Vergine del Rosario col Bambino Gesù ed i Santi Domenico e Terenziano Vescovo. La tela è attribuita alla scuola del Lanino, che pare operasse nella zona al tempo della costruzione della chiesa. Un'altra chiesa molto cara agli abitanti di Nicorvo è quella da essi chiamata la "Madonnina", dedicata alla Madonna del Patrocinio. Costruita nel 1764, le viene data la forma attuale nel 1910, dopo vari restauri. Nella casa Parrocchiale in centro paese sono stati sistemati 8 letti con materasso ( all'occorrenza si possono aggiungere brandine o materassi a terra). Nel grande androne adiacente alla casa Parrocchiale, si possono parcheggiare bici al riparo dall'acqua e al chiuso. Per ulteriori informazioni potete scrivere a: OSPITALITA' MADONNA DEL PATROCINIO E DI SAN TERENZIANOmail: ospitale.francigena.nicorvo@gmail.comfacebook: Nicorvo Via Francigena @nicorvo.viafrancigenainstagram: nicorvo.viafrancigenatelegram: Ospitale Nicorvotel. +39 371 5174578 Photo Di Alessandro Vecchi - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=10745415
Di Alessandro Vecchi

Tromello

Lungo la riva destra del torrente Terdoppio, sulla strada che collega Pavia Mortara è il primo punto tappa della Via Francigena
Parrocchiale di San Martino

Olevano di Lomellina

Olevano di Lomellina è un piccolo comune della provincia di Pavia, nella regione detta Lomellina, fra i fiumi Po, Sesia e Ticino. E' un paese di antiche origini la cui esistenza è sempre stata legata all'agricoltura che ancora oggi costituisce l'attività principale La vasta pianura della Lomellina ove sorge Olevano, si estende fra il Ticino, il Po ed il Sesia: " una terra strana, inquietante ed affascinante che offre ai visitatori grandi spazi, grandi silenzi, ed ampi orizzonti cosi rari in Italia. Qui tutto é stato costruito, trasformato ed organizzato dall'uomo con infinita e secolare pazienza, per natura questa terra di risorgive sarebbe un'impraticabile palude: ed in effetti tale é stata per secoli. Poi, le comunità di monaci nel medioevo, la colonizzazione feudale nel Duecento, e le grandi riforme agronomiche introdotte dagli Sforza, che sperimentarono nelle seconda metà del quattrocento la coltivazione del riso, hanno fatto della Lomellina un mosaico di ricchissimi campi di cereali. Al servizio di questa estensione di coltivazioni é stato organizzato un complesso sistema di rogge e canali e sono sorte le tipiche cascine a corte chiusa, insediamenti caratteristici dell'agricoltura industrializzata della pianura padana. Oggi il faticoso ciclo della coltivazione del riso, basato sul trapianto e sulla pulizia del cereale ad opera delle mondine, in campi prima seminati a foraggio, con una continua rotazione di colture, é soltanto un ricordo; fertilizzanti, diserbanti e mezzi meccanici hanno semplificato enormemente il ciclo lavorativo che inizia ad aprile con lo spianamento, l'allagamento e la semina del riso, direttamente in risaia, e termina a settembre con la mietitura, la trebbiatura e l'essiccazione del cereale, Anche se sono sparite le mondine "canore" e si é di molto ridotto il numero delle rane gracidanti, il territorio lomellino conserva ancor oggi nei suoi spazi dilatati, profondi e misteriosi un fascino intrigante e discreto, disperso fra cielo ed acqua. Nel 2018 è stato inaugurato il Museo di arte e tradizione contadina che raccoglie gli oggetti più significativi del mondo contadino lomellino dall'Ottocento agli anni sessanta del Novecento. Esso è ospitato in un edificio rurale ristrutturato, un tempo adibito a stalla e fienile , sito in Via Uberto de' Olevano, di fronte al Castello Medievale. Il 15 e 16 agosto, in occasione della festa di San Rocco, si svolge la Sagra del Salam dla Duja, il tipico salame di maiale conservato sotto grasso nelle olle, La duja è un vaso di terracotta in cui vengono conservati i salami confezionati con carne di maiale, sale e pepe, essi vengono asciugati e stagionati per circa un mese, prima di essere messi nella duja, ricoprti dallo strutto. Fonte Comune di Olevano di Lomellina Photo:  Solaxart - Preboggion - Milano 

Gravellona Lomellina

Paese d'Arte, Natura e Fantasia