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Le torri e le case medievali di Riva di Solto

Il borgo di Riva di Solto conserva numerosi edifici medievali, sia civili sia fortificati. Si contano quattro torri, tra cui quella di via Torre: l’edificio, tuttora in ottimo stato, sorgeva all’esterno del paese in posizione strategica vicino al lago. Fu costruito nel XIII secolo con bozze di argillite di Riva di Solto, di cui alcune lavorate a bugnato, disposte in corsi paralleli e legate da malta. L’accesso avveniva dalla porta archivoltata sul fronte est, posta a circa 2,50 m dal piano stradale, cui si saliva tramite una scala lignea rimovibile; all’ultimo piano a sud si apriva una finestra per l’avvistamento sul lago, mentre sugli altri lati vi erano le feritoie. La torre faceva parte di un piccolo nucleo fortificato costruito a metà del XIII secolo: del muro di cinta del fortilizio si conserva una porzione lunga oltre 20 m (sul fronte est di via Torre), la cui parte originaria (la più vicina al piano stradale) è in bozze bugnate di alto livello tecnico-esecutivo. Altre due torri si trovano all’interno dell’abitato (nella proprietà privata di vicolo Cavalli 4 e in vicolo Rossetti), a ridosso del lago e molto ravvicinate fra loro, originariamente destinate ad abitazioni e poi distrutte nel XV secolo dai Veneziani. Era invece funzionale alla difesa del borgo l’edificio fortificato di via Montagnola (visibile a ovest sul lungolago) costruito a mezza costa oltre il torrente di San Rocco. Nel borgo vi sono numerose costruzioni civili edificate tra XII e XIII secolo: entrando in ogni vicolo si potranno scorgere le case medievali ancora oggi in uso. Tra i complessi più significativi si segnalano la casa di via Porto 4 (angolo via Torre), che presenta al piano terra due abitazioni di XII-XIII secolo, successivamente unite da un archivolto in calcare bianco, e rialzate fino al secondo livello. Sul fronte ovest di vicolo Crescini 5, al centro del borgo, è osservabile una delle case meglio preservate: la muratura in blocchi calcarei perfettamente squadrati legati da malta segnata da precise stilature (tracce nella malta) è costruita tra XII e XIII secolo assieme al portale archivoltato. Procedendo verso ovest, in vicolo Fonteno 4, si incontra una casa realizzata in grosse pietre squadrate e bugnate con due portali architravati (uno tamponato e l’altro ancora in uso) con l’originaria trave lignea del XIII secolo. Lungo il fronte lago (via del Porto 68/78), sono visibili diversi edifici dalla fine del XII secolo fino al XIV secolo, sopravvissuti per un tratto lungo oltre 30 m. Al civico 70 sorge l’edificio più antico, con due ingressi archivoltati gemelli al piano terra attribuiti del XII secolo (oggi intercettati dal grande portale); successivamente fu costruito il complesso al civico 68, con due ingressi archivoltati gemelli che portano a un unico ambiente, e un ingresso architravato (nei pressi dell’accesso attuale) che conduceva ad un altro vano. In ultimo fu realizzato il civico 76, lasciando un corridoio di accesso ai broli retrostanti (oggi occupato dal portone civico 74): il complesso aveva due ingressi archivoltati gemelli e un portale architravato, da cui, tramite un corridoio, si accedeva alla scala sul retro per salire ai piani alti. Questi edifici sul fronte lago avevano funzione commerciale: al piano terra si trovavano le botteghe, mentre la zona residenziale era al primo piano; altre strutture con funzione commerciale si conservano in vicolo Ruggeri (civico 1) con archivolti gemelli in travertino e porta architravata (oggi di restauro). L’edificio a chiusura dell’insediamento medievale si trova in via del Porto 107, tra la Villa Martinoni (XVII secolo) e la chiesa di San Rocco (1530): dietro il complesso fortificato di recente restauro, se ne trova un altro posto su più livelli con portali al piano terra e triplo ordine di finestre costruito nel XIV secolo.   Federica Matteoni
Le torri e le case medievali

Le Montagne del Lago di Como

Sospesi nel tempo tra le rive del lago, mulattiere ed alpeggi
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In viaggio tra vigne e vini della Valle Camonica

Se ami l’odore delle cantine e il gusto pieno dei vini locali non perderti questo affascinante viaggio.
Concarena

Tra Serio e Oglio... passeggiando nella Bassa Bergamasca

La bassa bergamasca orientale è una zona geografica pianeggiante posta a sud della città di Bergamo. È delimitata a est dal fiume Oglio, a sud dalla provincia di Cremona, a ovest dal fiume Serio.
Fiume Oglio

Cremona: le 6 destinazioni più turistiche del 2019

La ricchezza delle tradizioni storiche lombarde si ritrovano, genuine e sentite, proprio nelle province e nei borghi lacustri e montani.   E un ottimo modo per scoprire la Lombardia sono i numerosi itinerari enogastronomici, veri passe-partout per addentrarsi nelle differenti storie delle valli, dei laghi, dei fiumi e delle sue tante città d’arte.Il territorio cremonese è meta ideale per gli amanti del turismo attivo e green trovando spunti per assaporare una natura ancora incontaminata in percorsi a piedi, in bicicletta o a cavallo. Gli appassionati di cultura troveranno un patrimonio straordinario di storia in palazzi, cinte murarie e musei. Agli estimatori della buona tavola sono dedicate le gustose proposte della tradizione locale.Ma vi siete mai chiesti quali sono le città cremonesi più visitate nel 2019? Vi presentiamo la graduatoria stilata sulla base dei dati ufficiali dell’ISTAT inerenti le presenze turistiche nel 2019, riferiti ai soli esercizi alberghieri e non alberghieri, con l’esclusione della categoria “altri alloggi privati’’. (immagine di copertina: @viaggiatoripercaso.com) 

Castello di Monteruzzo

I tratti tipici del castello medievale, per un antico edificio di recente risorto a nuova vita
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Il fiume Oglio tra la Provincia di Brescia, Bergamo e Cremona

Percorre tutta la regione Lombardia bagnando la Pianura Padana nelle province di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova dove si immette nel Po’

Bergamo: le 10 località più turistiche del 2019

L’esplorazione è veramente l’essenza dello spirito umano.(F. Borman)

Pusiano

A spasso nel tempo sulle sponde del Lago di Pusiano

Castello di Oramala

Il borgo di Oramala, nel territorio comunale di Val di Nizza, è uno dei luoghi più suggestivi dell’Alto Oltrepò. Il castello, edificato nel X secolo su un alto sperone roccioso dai Malaspina, si presenta oggi nella sua veste quattrocentesca, quando venne fortificato con la costruzione di un massiccio torrione semicircolare per adeguarlo alle nuove esigenze difensive legate all’avvento dell’artiglieria. Con l’ascesa dei Malaspina si affermò la località di Oramala, il suo castello divenne sede privilegiata della corte dei Malaspina e diede ospitalità ai più noti trovatori della cultura occitana provenzale.
 La Chiesa Parrocchiale di S.Paolo Apostolo del 1700, nei dintorni, ad Oramala è degno di nota il castello Malaspina,edificato nel 1000 e ricostruito nel 1474, che dall’alto di un colle domina la vallata, mentre a S. Albano è possibile ammirare l’antica Pieve di Sant’Albano ricostruita nel 1400. Attualmente il castello è residenza privata chiusa al pubblico

Tour delle ville più belle del Lago di Como

Con questo tour vivrai una giornata di relax, arte e cultura alla scoperta delle più belle ville del lago e degusterai dell’ottimo cibo.

Visita guidata a Lovere

Tra lago e montagna, Lovere si presenta come un grande anfiteatro con splendidi palazzi costruiti con buon gusto e perfetto senso architettonico. Con la nostra guida andremo alla scoperta di questa cittadina annoverata tra i Borghi più belli d'Italia. Inizieremo visitando l'Accademia Tadini che conserva importanti opere di Francesco Hayez e di Antonio Canova.  A seguire visiteremo il centro storico di Lovere partendo da Piazza Tredici Martiri che dal lungolago si inoltra nell’antico centro medievale. Attraversando il rione delle “beccarie” raggiungeremo piazzetta Vittorio Emanuele II con l'imponente Torre Civica. Concluderemo con una visita alla rinascimentale basilica di Santa Maria in Valvendra, una delle chiese più grandi della diocesi che ancora stupisce per i suoi ricchi decori e per le sorprendenti ante d'organo dipinte dal Moretto.