Ho trovato 1333 risultati per Borghi

Giancarlo Sangregorio: casa-atelier dello scultore

Sesto Calende: alla scoperta del raffinato artista milanese che scelse di vivere circondato da cave di pietra.
Giancarlo Sangregorio: la splendida casa-atelier

Matrimonio sul Lago di Garda

Viste incantevoli, borghi storici, castelli da fiaba: la sponda lombarda gardese è cornice ideale per matrimoni di charme
Matrimonio sul Lago di Garda

Costa Jels ed ecomuseo delle miniere di Gorno

Museo di storia e tradizione: per un viaggio dello zinco tra alpeggi e miniere del Comune di Gorno (BG)
Ecomuseo Miniere Gorno

Milano, città a colori

Scopriamo insieme quanto è colorata Milano
Milano, città a colori - street art a Nolo

Con le due ruote tra Mantova e il Mincio

Oggi andremo a percorrere un itinerario adatto per una giornata di relax in pieno spirito contemplativo, grazie alle bellezze che circondano Mantova e seguendo le anse del fiume Mincio; il tour complessivamente ha una lunghezza di circa 160 Km.   L’itinerario parte da dove nasce il fiume Mincio, sul Lago di Garda e più precisamente a Peschiera del Garda, facilmente raggiungibile dall’autostrada Milano - Venezia. Imboccata la strada regionale SR249 e attraversate le località di Borghetto sul Mincio e Valeggio sul Mincio - sempre in Veneto -  si intraprende la Via I Maggio in direzione Mantova. Questa zona, nel Medioevo, rappresentava un territorio di confine ed era costantemente oggetto di contese tra le Signorie di Milano, Mantova e Verona, anche a causa della presenza di uno dei più comodi e sicuri guadi del fiume Mincio. Riprendiamo il nostro percorso, passando da Pozzolo sul Mincio attraversiamo il Parco del Mincio, nel cui territorio si intrecciano storia, archeologia, arte, ambiente. Il nostro tragitto prosegue imboccando la “SP21” in direzione Goito, Maglio, Longhini e giungiamo finalmente a Mantova. Questo importante capoluogo è stato nominato nel 2016 Capitale Italiana della Cultura, ed in precedenza Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, grazie alle eredità artistiche e monumentali lasciata dalla nobile famiglia dei Gonzaga, che ne hanno fatto il fulcro del Rinascimento italiano e la capitale europea a quei tempi più importante. Durante la visita alla città potrai scoprire il Palazzo Ducale, con la Camera degli Sposi dipinta da Mantegna, la casa in cui visse l’artista, la Rotonda di San Lorenzo, la chiesa più antica di Mantova e la Basilica di Sant’Andrea progettata da Leon Battista Alberti. Mantova è ricca di storia e nel passato era considerata un avamposto strategico; lo testimoniano i tanti castelli che punteggiano la città e la provincia, tra i quali il più importante è il Castello di San Giorgio, uno dei monumenti simbolo di Mantova: fu residenza di Isabella d'Este e accolse artisti del calibro di Mantegna, Leonardo da Vinci e Ludovico Ariosto.Conclusa la visita a Mantova inforchiamo nuovamente le nostre moto e ci dirigiamo a Sabbioneta passando per la “SP409”, una meravigliosa città “ideale” a misura d’uomo, creata dal nulla nella seconda metà del Cinquecento da Vespasiano Gonzaga Colonna, là dove non c’era altro che malaria e paludi da bonificare. Questo microscopico mondo sembra slegato dall’ambiente rurale che lo circonda: è un lembo di terra sabbiosa (da cui il nome del borgo) bagnato dal Po e dall’Oglio.  Tutto è incredibile: la galleria coperta, con l’eternità impressa in ogni pietra, il delizioso Teatro all’Antica, le meravigliose stanze del Palazzo Ducale con i soffitti lignei in elaborato stile manierista, su cui Vespasiano posò l’ultimo sguardo, il palazzo Giardino o il suo mausoleo. Parliamo del pranzo, ora, ricordandoci che siamo in una Provincia in cui la parola enogastronomia è tutta a lettere maiuscole. Innanzitutto i vini bianchi e rossi; qui si produce anche il Lambrusco Mantovano.  Il consiglio è di assaggiare proprio la cucina tipica del mantovano, in particolare, è definita "di prìncipi e di popolo": raffinata per la corte dei Gonzaga, ma anche popolare, poiché sa trarre anche dagli ingredienti poveri, gusto e spessore. Le erbe selvatiche vengono usate per condire i capunsei, gnocchi di pane, o per insaporire frittate e crespelle. Molto apprezzati sono anche i tortelli di zucca conditi con mostarda (quella mantovana è con le cotogne). Il ripieno degli agnolini invece è sempre diverso a seconda della zona in cui li si assaggia. Da ricordare che Mantova è terra di produzione del vialone nano, riso pregiato con cui si fanno risotti spettacolari, cotti con il metodo alla mantovana. Chi ama i salumi apprezzerà la Coppa DOP, il Salame Mantovano DOP, il Cotechino Vaniglia e la Salamella Mantovana, da accompagnare con dell'ottimo vino rosso. Tra i formaggi eccelle il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano. Per stomaci pronti a tutto, come non ricordare il “gras pistà”, oppure il pesce gatto fritto; invece chi desidera restare più leggero apprezzerà il luccio in salsa. Alla fine di questa guida non possono mancare i dolci: possiamo assaggiare il "sugolo", un budino all'uva e la sbrisolona, a base di mandorle, e gli altri numerosi dolci tipici della zona. A questo punto non ci resta che proseguire il tragitto pianeggiante arrivando dopo qualche chilometro a Rivarolo, per poi continuare per Peschiera del Garda dove si conclude il nostro viaggio.  Questo itinerario è sì percorribile in una giornata, ma il consiglio è quello di concedersi un intero weekend, soprattutto per fermarsi a Mantova, città che andrebbe scoperta in almeno una giornata intera.

Alla scoperta di Varese

In questo tour in moto faremo un breve itinerario per i motociclisti nella provincia di Varese ricca di attrazioni culturali.   La prima tappa del nostro tour una volta arrivati a Varese è il Sacro Monte che si può raggiungere in Moto, parcheggiando in via Prima Cappella, per iniziare la salita dal basso, oppure presso il Piazzale Pogliaghi, posto alle spalle del Santuario, in cima. Le quattordici cappelle che ciaccompagneranno durante la salita sono tutte dedicate ai misteri del Rosario e sono delle opere artistiche eccezionali.Ognuna ha una propria architettura, curata nei minimi particolari, che conserva all’interno sculture e dipinti. Superata l’ultima cappella, ci troviamo dinnanzi alla salita che porta al Santuario e al borgo di Santa Maria del Monte. I lavori per la costruzione del Viale delle Cappelle del Sacro Monte di Varese iniziarono nel novembre del 1604, ma la Fabbrica del Santissimo Rosario fu ufficialmente inaugurata il 25 marzo 1605. L'ideazione della Via Sacra, ad opera del padre cappuccino Giambattista Aguggiari, permetteva di offrire ai pellegrini un percorso strutturato che, oltre ad alleviare la fatica della salita, prima condotta lungo sentieri disagevoli, consentiva di giungere al santuario con buoni frutti spirituali. Parlando del Sacro Monte non ci si può dimenticare dello scenario naturalistico che lo circonda. Collocato su una collina alle spalle di Varese, nelle belle giornate si può ammirare buona parte della Pianura Padana e le montagne lombarde fino a quelle della bergamasca e della Valtellina. Dopo la visita al sacro Monte si prosegue imboccando la sp62 in direzione Brizio, la prossima tappa è uno dei principali valichi delle Prealpi Lombarde noto sia agli sportivi che agli appassionati delle due ruote: il Passo del Cuvignone. La strada per il passo è stretta e polverosa, l'asfalto è scheggiato, i tornanti sono molto stretti e di solito ogni tanto è necessario il piede a terra in qualche curva.Si raggiunge così il Passo del Cuvignone a 1.036 m di altezza, dove ci si immerge un mondo incontaminato, privo di traffico, in un valico tra il Monte Nudo e i Pizzoni di Laveno. Arrivati in cima non vi sono né parcheggi né punti di ristoro, non si può fare altro che procedere per Laveno Mombello, la capitale turistica della sponda orientale del Lago Maggiore, è nota per il suo porto turistico che la mette in contatto con la sponda piemontese.È situata tra il blu del Maggiore e il verde dei monti che ha alle spalle, tra cui l’importante Monte Sasso del Ferro, famoso per la cabinovia. Laveno è considerata anche un importante centro di produzione di ceramiche e porcellane, tra i maggiori in Italia e in Europa. La costa varesotta è stata storicamente definita “sponda magra” per contrapporla, un po' dispregiativamente, alla “sponda grassa” piemontese con riferimento al valore turistico.La costa est del lago e i paesi lombardi offrono una tranquillità invidiabile oltre a diverse perle di grande fascino e importanza turistica. Dopo aver ammirato e immortalato il panorama meraviglioso, possiamo mangiare in uno dei ristoranti o trattorie, assaggiando qualche ricetta tipica del Lago Maggiore come pesce persico, che viene preparato e servito con il risotto, il lavarello, conosciuto anche con il nome di coregone. Il nostro tour continua con una visita al Monastero Santa Caterina del Sasso, o Eremo di Santa Caterina del Sasso.Abbarbicato a strapiombo su una parete rocciosa a picco sul lago, l'Eremo di Santa Caterina del Sasso è senza dubbi uno tra gli scenari più suggestivi del Lago Maggiore. L'edificio attuale ha una struttura davvero singolare, frutto della fusione di tre cappelle, che erano originariamente distinte e che sono sorte in epoche differenti. La nostra guida ci accompagnerà alla scoperta delle molte storie legate a questo luogo ricco di testimonianze storiche e artistiche. Arte, storia e natura si integrano splendidamente in questo luogo magico proteso verso il Golfo Borromeo, Stresa e le isole, grazie alla particolare posizione, ai luoghi suggestivi e alla vista unica sul Lago Maggiore, il Monastero sembra davvero creato per ritrovare la propria pace interiore e far respirare la tranquillità.  (Ph: Malpensa24)

Tenda con vista

Alla riscoperta delle vacanze in campeggio, un modo sano per riconciliarsi con la natura e vivere a un ritmo più lento.
Guida ai migliori campeggi sul Lago di Garda

Visconti e Spagnoli in terra bergamasca. Da Briano Gera d'Adda a Caravaggio

Itinerario alla scoperta della bassa bergamasca occidentale, che comprende i territori di Brignano, Pagazzano e Caravaggio, sotto il possesso della famiglia dei Visconti prima, per poi passare alla dominazione spagnola. Questa area geografica si estende tra i fiumi Adda e Serio, in una zona dove la presenza di risorgive è una costante tanto da prendere il nome di pianura “irrigua”.  Itinerario circolare che inizia e termina a Bregnano Gera d'Adda. Il percorso si presenta completamente pianeggiante. E si svolge in quella parte della bergamasca che sino all'arrivo di Napoleone Bonaparte restò sotto il dominio prima dei Visconti e poi degli Spagnoli. Lungo il percorso si potranno ammirare straordinari ma pochissimo conosciuti monumenti come il Castello di Pagazzano o il Palazzo Visconti a Brignano Gera D'Adda. ITINERARIODistanza: 44,700 kmDifficoltà: facileFondo stradale: asfalto, sterratoDislivello: +44 m, -44m (Pendenza max: 4.2%,-2.9%, Pendio medio: 0.5%, -0.5%)Adatto a: tuttiTipologia di bicicletta consigliata: MTB, ibridaDurata media: 4 h ca. ALCUNI PUNTI DI INTERESSE Parco Regionale del SerioIl Parco del Serio è un parco naturale che si sviluppa da Seriate lungo il fiume Serio fino alla sua foce nell'Adda. La fauna del parco presenta ancora significative presenze, da annoverare infatti è la presenza di una trentina di specie acquatiche, rettili e mammiferi.Info utili: Piazza Rocca, 1 - Romano di Lombardia (BG).Sito inernet: www.parcodelserio.itGeolocalizzazione su mappa: 45.59722, 9.88446 (sede) Palazzo Visconti a Brignano Gera D'AddaEdificio ascrivibile alla fine del Cinquecento, realizzato su preesistenze fortificate. Recentemente è stato restaurato ed ospita al pianterreno la sede municipale. Il piano nobile offre numerose sale affrescate, che lo rendono una delle pagine più riuscite del barocco lombardo.Info utili: Comune di Brignano Gera d’A., Via Vittorio Emanuele II, 36/A.Sito internte: www.comune.brignano.bg.itGeolocalizzazione su mappa: 45.54357, 9.64868 Chiesa di Sant'Andrea a Brignano Gera D'AddaE' l’edificio più antico del paese ed è citato già in una bolla pontificia del 1120. Nel corso dei secoli ha subito diversi interventi, che ne hanno modificato l’assetto originario. Il portico è quattrocentesco, l'interno, ad aula unica, presenta alcune decorazioni ad affresco. Di particolare rilievo sono i lacerti conservati sul frontone e nell’abside.Info utili: Comune di Brignano Gera d’A., Via Vittorio Emanuele II, 36/A.Sito internte: www.comune.brignano.bg.itGeolocalizzazione su mappa: 45.54466, 9.64948 Castello Visconteo a PagazzanoEdificato molto probabilmente dai conti Martinengo e passato nei secoli di proprietà in proprietà, è stato acquistato nel 2000 dal Comune di Pagazzano. Il castello ora propone numerose attività didattiche ed è anche sede di mostre.Info utili: Castello di Pagazzano, Piazza Castello 1, Pagazzano (BG).Sito internet: www.castellodipagazzano.itGeolocalizzazione su mappa: 45.53203, 9.67002 Santuario di Santa Maria del Fonte a CaravaggioL’immenso complesso è stato eretto a partire dal XVI secolo sul luogo di una miracolosa apparizione della Vergine ad una contadinella. L’interno è a una sola navata, a croce latina, di stile classico. Pregevoli sono le pitture di Giovanni Moriggia e Luigi Cavenaghi.Info utili: Santuario: Via Papa Giovanni XXIII, Caravaggio (BG).Sito internet: www.santuariodicaravaggio.itGeolocalizzazione su mappa: 45.48145, 9.63084 Chiesa dei Santi Fermo e Rustico a CaravaggioEdificata probabilmente su un edificio preesistente, la costruzione della chiesa risale al XIII secolo. È considerato l'edificio di culto più antico del borgo e dalle caratteristiche della facciata si comprende chiaramente che rispecchia i canoni del gotico lombardo.Info utili: Piazza Santi Fermo e Rustico, 6, Caravaggio (BG).Sito internet: www.parrocchiadicaravaggio.itGeolocalizzazione su mappa: 45.49679, 9.64507
Visconti e Spagnoli in terra bergamasca. Da Briano Gera d’Adda a Caravaggio

Fuori porta nel Parco del Mincio

In bici o via fiume. Una guida per una gita fuori porta sul Parco del Mincio. Alla ricerca delle cicogne bianche e dei fiori di loto

Lombardia, Ciak! Si gira

Città, laghi e paesaggi protagonisti di grandi film. Grandi produzioni e film d’essai. Ciak! Si gira: per la Lombardia cinematografica

7 castelli in Lombardia da visitare una volta nella vita

Dal Lago di Garda alla Valtellina, passando da Milano. Tra mura merlate, torrioni e logge porticate
Castello Sforzesco a Milano

In viaggio tra Lodi e il Parco Adda Sud

Città, lago o montagna? La Lombardia, pur non avendo il mare, offre una serie di itinerari davvero unici per i biker, perché con il suo territorio vasto e diversificato può essere davvero la regione ideale per compiere itinerari in moto davvero soddisfacenti.  Dove andare? Hai davvero molte opzioni: puoi raggiungere più di un lago, puoi attraversare diverse valli, puoi anche visitare diverse città. Oggi si parte provincia di Lodi, lontano dal caos urbano e ricco di fascino e storia.Chiese, musei, castelli, oasi naturalistiche, sorgenti d'acqua naturali.Ma non solo! Nel Lodigiano sono presenti anche opere proiettate nel futuro, ecco un guida ai principali luoghi da visitare nella Provincia di Lodi. Iniziamo il tour da Lodi per visitare il Tempio dell'incoronata, il più grande monumento artistico della città di Lodi, capolavoro di architettura e pittura, fu costruito come tempio civico, espressione della pietà popolare. Progettato da Giovanni Battagio nel 1488, è interamente decorato con affreschi, dipinti, tele realizzati dai principali artisti che operarono a Lodi tra il XV e l'inizio del XIX secolo.Proseguiamo con una visita al Castello Visconteo di Lodi. Sapevi che Lodi è una città ricca di storia? In passato era cinta da mura di difesa, mentre deve a Federico Barbarossa la costruzione di uno dei suoi maggiori castelli, il Visconteo. Prese il nome dai signori di Milano, i quali, quasi un secolo dopo, lo ampliarono e lo potenziarono con l'aggiunta di quattro torri. Sotto la dominazione austriaca, però, la fortificazione venne smantellata e trasformata in caserma.A pochi chilometri dal centro urbano, ci si può dirigere verso un'attrazione di sicuro interesse, Il castello, situato nel piccolo comune di Camairago tra le Province di Lodi, Cremona e Piacenza, si affaccia sulla Valle dell'Adda lungo l'antica strada romana che da Milano conduceva a Cremona. Oggi la zona è nota come Parco Regionale Adda Sud. La storia del castello ha inizio nel 1140 quando Filippo Maria Visconti, ultimo duca di Milano, concesse il feudo di Camairago insieme alla licenza di fortificarlo, al Conte Vitaliano Borromeo quale ricompensa delle sue condotte militari e dei prestiti in denaro ricevuti. Nel 1629 il castello, all'epoca dimora abituale di San Carlo, ospitò i famigerati Lanzichenecchi che presero parte all'assedio di Mantova.Il Castello Borromeo di Camairago, grazie ai suoi spazi esterni molto vari ed estesi si presta perfettamente per l'organizzazione di rievocazioni storiche per ragazzi. Gli spazi esterni ed interni permettono ai ragazzi di divertirsi in ambienti sicuri, controllati e privati. In ultimo non può mancare una visita al Parco dell'Adda Sud che si estende lungo il basso corso dell'Adda, tra Rivolta d'Adda a nord e Castelnuovo Bocca d'Adda, alla foce del Po, a sud.Comprende il tratto più tipicamente planiziale del fiume, con ampie estensioni agricole, boschi naturali e seminaturali, e coltivazioni a pioppeto. È prevalentemente caratterizzata dalla produzione casearia: numerose ricette tipiche si basano sull'impiego dei formaggi locali e soprattutto del burro.Frittate, zuppe, risotti e insaccati di maiale rappresentano le altre specialità della gastronomia lodigiana; esistono anche numerosi dolci tradizionali.Dal punto di vista naturalistico notevoli sono le residue zone umide e le lanche, ricche di avifauna acquatica, quali la Riserva Adda Morta e la Zerbaglia, dove è localizzata la più ampia garzaia del parco.Finalmente è arrivata l'ora di pranzo, potremmo approfittare per degustare la cucina tipica Lodigiana, che pur essendo originaria di un territorio molto vicino a Milano, presenta peculiarità proprie ben definite.A pochi chilometri dal centro urbano, imbocchiamo la sp. 26 e ci dirigiamo verso Pizzighettone, un paese di sicuro interesse, le origini di questo tipico borgo fluviale risalgono all’epoca etrusca quando, in sponda destra del fiume Adda, fu fondata Gera in prossimità della città etrusca di Acerra.Con la decadenza di Gera sorse, in epoca romana, sulla sponda opposta del fiume, Piz-Juguntorum. Luogo di frontiera, fu testimone delle lotte per il controllo dei traffici fluviali con l’alternarsi di varie dominazioni, dai Visconti, agli Sforza, poi gli Spagnoli e infine gli Austriaci.Comprende il tratto più tipicamente planiziale del fiume, con ampie estensioni agricole, boschi naturali e seminaturali, e coltivazioni a pioppeto.