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Finis Mundi
Città Aperta
Fondazione Ratti aspetta il pubblico sabato 16 novembre per Finis Mundi, l'ultimo appuntamento di Città Aperta, la rassegna di incontri tematici tra musica e poesia che negli ultimi due anni ha cercato di investigare i "paesaggi civili" della contemporaneità.
Finis Mundi vuole interrogare i periodi di transizione tra il collasso di un mondo e la nascita di un altro, proponendo le fini - di orizzonti, progetti, aspettative, sistemi e ecologie - non soltanto come catastrofi, ma anche come possibilità di nuovi inizi.
L'incontro incrocia la voce tagliente e narrativa della scrittrice e attivista Wissal Houbabi con i versi di Giulia Martini, caratterizzati da una nostalgia ironica e generativa, e con le sonorità suggestive del compositore elettronico Francesco Lurgo.
Wissal Houbabi si muove su vari ambiti, dalla ricerca sul femminismo hip hop alla scrittura di racconti che esplorano la condizione della cultura diasporica. È una poeta performativa, campo sperimentale in cui prova a rompere le maglie della linguistica e del linguaggio poetico, usando le parole come argilla e interrogando il rapporto tra lingue e dialetti, tra suono e senso. Ha realizzato workshop, percorsi, progetti di poesia con varie istituzioni culturali e artistiche, tra le quali Iuav, Goethe-Institut, Museo delle Civiltà, MUDEC Tra i suoi lavori: La Madelaine de Proust - La Vache qui Rit, pubblicato in Visible: Art as Policies for Care. Socially Engaged Art (2010–Ongoing); Una gran puzza di merda nell'aria, presentato al Milano Re-Mapped Summer Festival, al Compraverde 23 e alla XV Abba Cup; Attitudine. Anatomia di un occhio tagliato (Einaudi, 2023); phonomuseum_rome presso Museo delle Civiltà; Offesissima presso Ar/ge Kunst Bolzano; Spore - tenerezza radicale presso Le Serre a Bologna, una rassegna estiva di eventi che valorizzano le culture della diaspora.
Francesco Lurgo, musicista e compositore di origine torinese e di stanza a Milano, dopo aver calcato per anni numerosi palchi di club e festival italiani e europei con numerosi progetti come il duo FLeUR, il collettivo Tacuma Electronic Orchestra e veterani dell’ underground italiano come Daniele Brusaschetto, fa il suo debutto discografico da solista nel 2022 con Sleep Together Folded Like Origami e nel settembre 2024 ritorna con The Gentle Whale pubblicato dalla storica label Silentes. Il suo è un suono cangiante che ondeggia in continui saliscendi tra un’intimità ambient e saturazioni massimaliste, a suo agio ugualmente con chitarre di scuola post-rock e synth che decostruiscono l’IDM, non dimenticando mai nè una grande ammirazione per il mondo delle colonne sonore contemporanee sia l’amore per la melodia che resta sempre l’elemento fondante delle sue tracce.
Giulia Martini è nata a Pistoia e vive a Firenze, dove si è laureata in Letteratura italiana contemporanea con una tesi su Pigre divinità e pigra sorte di Patrizia Cavalli. Ha ottenuto un dottorato in Filologia e Critica all'Università degli Studi di Siena, con un progetto di ricerca dedicato al dialogo in poesia, Le forme del
dialogo nella poesia italiana del Novecento (relatore prof. Niccolò Scaffai). È intervenuta come relatrice in numerosi convegni e seminari di carattere letterario. A giugno 2018 ha pubblicato, per i tipi di Interno Poesia, la raccolta Coppie minime (Premio Ceppo Under 35) e, nel 2024, Tresor. Sempre per Interno Poesia, ha curato l'antologia Poeti italiani nati negli anni '80 e '90, in tre volumi. Sue poesie sono comparse su varie riviste (tra cui «Poesia», «Gradiva», «Paragone») e antologie. Ha ideato e guidato la direzione artistica di Trovare chiuso. Poeti per il Teatro Rossi Aperto di Pisa (I ed. giugno 2019), un festival improntato sulla messa in relazione tra letteratura e alcune dinamiche sociali proprie della società contemporanea.