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Corteolona e Genzone
A Corteolona, re Liutprando (712-744) fece costruire una fastosa residenza reale, abbellita da marmi, colonne e mosaici preziosi che fece arrivare apposta da Roma.
Il Palazzo si trovava nei pressi dell’attuale cascina Castellaro.
Anche dopo la caduta dei Re longobardi, il Palazzo di Corteolona continuò a essere frequentato dai sovrani carolingi e del Regno Italico.
Il comune di Corteolona e Genzone è stato istituito il 1° gennaio 2016 mediante la fusione dei comuni contigui di Corteolona e di Genzone, a seguito del referundum che ha avuto luogo il 25 ottobre 2015.
Il nome del paese consta in due parti: Olona, dal fiume omonimo, eCurtis, particolarmente usata nella tarda epoca romana. Esso deriva daChorte, che equivale, nel linguaggio popolare, a "corte". Con la calata dei barbari e la conseguente occupazione delle Ville romane, le popolazioni rurali si raggrupparono intorno ad esso, dando origine alle corti. Corteolona era già denominata Curtis all'epoca di Alboino (568 d.C.), ma non fu fondata dai Longobardi in quanto esisteva come villa romana. Che tale villa fosse importante e posta in luogo dominante lo conferma il fatto che le fu assegnata dai Longobardi il ruolo di residenza rurale e seconda capitale. Lo dice il loro storico Paolo Diacono.
Il territorio fa parte della zona alluvionale a nord del Po e risale in parte al diluvium recente e in parte all'alluvium. E' situato nella regione agraria chiamata "Basso Pavese" e giace su un terrazzo alluvionale che crea nell'estremità meridionale un salto di circa mt. 15. E' percorso lungo il confine orientale, per un tratto circa di 4 km. dal fiume Olona. Il Po scorre circa a 4 km. a sud del confine meridionale del territorio.
Secondo il "Codex diplomaticus Longobardorum" la Curtis Olona aveva un'estensione di mille "mansi" coltivati e si estendeva sulla sinistra del fiume Olona fino al Po e, a nord, fino al territorio di Inverno. Essendo ogni "manso" di circa quattro ettari, si calcola che la Corte avesse una superficie di circa 60.000 pertiche milanesi attuali, cifra abbastanza rilevante anche per quei tempi. Dell'antica villa e poi del Monastero dei Benedettini non si è però, finora, trovato nulla nei fabbricati della Cascina Castellara che serva da sicura testimonianza.
Genzone
Nel XII secolo appare come Genzonus o Gençonus. È citato nel diploma del 1164 con cui l'imperatore Federico I assegna alla città di Pavia la giurisdizione sulla Lomellina, l'Oltrepò Pavese e anche alcune località del Pavese, come Genzone, che forse non appartenevano a Pavia dai tempi più remoti. Apparteneva alla Campagna Sottana pavese, e dal XV secolo alla squadra (podesteria) del Vicariato di Belgioioso (di cui era capoluogo Corteolona), infeudato dal 1475 a un ramo cadetto degli Estensi confluito per matrimonio nel 1757 nei principi Barbiano di Belgioioso.