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Chilometro zero in Lombardia: l’agricoltura nei monasteri
Prodotti a chilometro zero in Lombardia, dove acquistarli? Nei monasteri e nelle Abbazie. Se la risposta non vi pare scontata, seguite insieme a noi gli itinerari del turismo religioso: scoprirete i segreti della campagna lombarda.
Lasciatevi sorprendere innanzitutto dalla distesa di marcite e campi coltivati a sud di Milano: forse non tutti sanno che i primi a intervenire con opere di bonifica furono proprio i monaci benedettini, dediti all'agricoltura. Nei monasteri della Bassa milanese si respirano ancora le atmosfere di quel tempo. Basta visitare l'Abbazia di Chiaravalle per rendersene conto: nata come borgo agricolo, in cui i monaci si dedicavano alla preghiera e al lavoro, propone nella sua bottega una buona selezione di prodotti bio.
Anche l'Abbazia di Viboldone, a San Giuliano Milanese, ha una cascina tutt'ora destinata alle attività agricole, mentre in provincia di Bergamo, ad Alzano Lombardo, il Monastero della Visitazione di Santa Maria offre le coltivazioni delle monache.
Prodotti a chilometro zero, provenienti dall'orto dei monaci, si acquistano presso la Comunità Vangelo e Zen di Galgagnano-Cervignano D'Adda, dalle religiose del Monastero del Santissimo Salvatore di Grandate e del Monastero di Nostra Signora dell'Annunciazione di Laveno. Spostandosi nella provincia di Cremona, a Soresina, bisogna invece segnalare il Monastero della Visitazione di Santa Maria.