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Como in un weekend
Cuore medioevale per una città che ama la scienza e progetta con la luce. Scopri Como in 48 ore. Senza perder di vista il lago
Il Tempio Voltiano è un piccolo Pantheon sulle sponde del lago in memoria di Alessandro Volta. Gli apparecchi, le macchine e i suoi strumenti scientifici ci parlano dei primi esperimenti, tentativi e successi.
Dalla pila al led, l’energia attraversa la città. Dall’installazione sul lungolago “The Life Electric” dell’archistar Daniel Libeskind fino al “Festival della Luce”, in primavera. Tra incontri con premi Nobel, video mapping e passeggiate luminose.
Un caffè nel centro storico. Dentro le mura, che da sole valgono la visita, il Duomo dalla facciata tardogotica con la cupola di Juvarra e il Broletto del 1215, in marmo policromo delle cave lariane. Alle spalle dell’abside, oltre la strada, le architetture Anni Trenta di Giuseppe Terragni, tra i protagonisti del Razionalismo italiano. Per una pausa caffè, i portici di Piazza San Fedele, di fronte alla facciata in stile romanico della basilica. Un’incredibile quinta istoriata ad arte.
Tra trame e orditi. Nel comasco la produzione della seta risale al XV secolo, la rivoluzione industriale, tra il ’700 e la prima metà dell’800, dissemina il territorio di torcitoi e filatoi. Il Museo della Seta ripercorre l’intera filiera, dal baco al finissaggio, attraverso la collezione di macchine tessili e migliaia di pezzi storici. Al Museo Studio del Tessuto della Fondazione Ratti, spazio a 3.300 reperti tessili singoli e oltre 2.500 libri-campionario. E con il progetto “Artists Research Laboratory”, ogni anno 20 giovani talenti trovano una residenza d’artista in riva al lago. Guardando il futuro.
Andar per ville. Si parte dal polo culturale di Villa Olmo, una magnifica villa del ’700, famosa anche per il suo giardino all’italiana, il punto più panoramico per osservare Como affacciarsi sul lago. Il “Chilometro della Conoscenza”, che si snoda all’interno di 17 ettari di parchi secolari, ci connette, tra acqua e silenzio, con Villa del Grumello e Villa Sucota, alla scoperta di serre, limonaie e, ogni primavera, delle passeggiate poetiche del “Festival Parolario”. Vale un salto a Cernobbio il Liberty di Villa Bernasconi.
Un lago da esplorare. Due modi per vivere il lago più famoso del mondo, due modi di navigare. In battello verso una delle tante mete disponibili (Varenna, Menaggio, Bellagio, Villa Carlotta, Tremezzo, Lenno). O in idrovolante: Como vanta una scuola che organizza anche voli turistici. La vista è mozzafiato ma il vero brivido è atterrare sull’acqua.
Dal Tempio di Volta alle ville neoclassiche, passando per il centro storico e i segreti della seta. Quattro passi in città, più uno per spiccare il volo