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Le Ciclovie del Po
Un ponte di chiatte. Paludi e canneti. Gioielli artigianali. E a tavola gustosi bolliti e Grana Padano. Dieci tappe sulle ciclovie del Po
Il percorso è dedicato interamente al corso del Po e alla parte sud orientale della regione. Questo significa che se lo percorrerai da ovest verso est, non incontrerai neppure un centimetro di salita nei 207 chilometri di itinerari da pedalare.
Il percorso sul quale ti muoverai è parte integrante della ciclovia VenTo, la dorsale che porta da Venezia a Torino seguendo il percorso del Po.
- Il Museo del Violino Antonio Stradivari di Cremona, con i più preziosi violini al mondo e un auditorium di recente costruzione, gioiello di ingegneria acustica.
- I bolliti di carne accompagnati dal sapore dolce e piccante della mostarda, ricetta databile a partire dal 1604, da ritrovare nelle osterie cremonesi. Proteine indispensabili al ciclista.
- Spille, gemelli, bracciali: oltre ventimila esemplari di bigiotteria custoditi al Museo del Bijou di Casalmaggiore, testimonianza di una storica tradizione artigianale.
- Sabbioneta, patrimonio Unesco, voluta dai Gonzaga e costruita in base ai principi umanistici della città ideale.
- Il formaggio Grana Padano, buona carica energetica per il ciclista, da acquistare negli spacci dei caseifici.
- Piazza XXIII Aprile del paese di Pomponesco, nel Mantovano: un lungo rettangolo porticato, con l’acciottolato che arriva fino all’argine del Po, location di “La strategia del Ragno”.
- Il Castello dell’Alluvione del paese di Cizzolo, uno scorcio per fermarsi a prendere fiato.
- Il Ponte di Barche di Torre d’Oglio, in chiatte, del 1926, a pochi colpi di pedale dalla confluenza dei fiumi Oglio e Po.
- L’idrovora di San Matteo delle Chiaviche, presenza tipica del paesaggio tra i fiumi Oglio e Po, parte di un ecomuseo.
- Le Paludi di Ostiglia, tra canne e ninfee, riserva naturale protetta di 120 ettari di un’ampia zona umida.