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Lombardia terra d’acque sorgive

Fontanili e risorgive, oasi naturali della Bassa Lombardia  

La presenza di fontes, fontanili e risorgive, caratterizza dall’antichità la Pianura Padana che, per le sue caratteristiche geologiche, è una delle regioni italiane più ricche d’acqua.

 

Scendendo da ghiacciai, fiumi e torrenti e unendosi a quella piovana, l’acqua viene in parte assorbita dal terreno permeabile e in parte si deposita incontrando l’impermeabile terra argillosa. L’acqua di falda freatica, che procede da nord-ovest a sud-est, degradando con la pianura, emerge spontaneamente o sollecitata da interventi dell’uomo nella cosiddetta “fascia dei fontanili”. 

 

Fontanili e risorgive in Lombardia
Spesso, passeggiando poco fuori città, avrete notato isolate oasi verdi tra i campi coltivati.  Chiazze di alberi sempre più rari (farnie, ontani, salici…) e piccoli fiori (nasturzi, veroniche acquatiche…), rifugio di piccoli animali (anfibi, crostacei, volpi…) e uccelli (anatre, aironi, cigni…). La vita brulicante di questi regni della biodiversità è effetto della presenza di acque sorgive la cui temperatura è stabile in estate tra i 12-14° e in inverno tra i 9-10°. Le stesse acque usate dai Romani che, canalizzando fontanili e risorgive, rendevano coltivabili i terreni.  

 

Quanti e dove sono i fontanili lombardi?
La Lombardia conta più di 1000 fontanili. Censiti dalla Coldiretti nel 2016, quelli nella Città metropolitana di Milano sono circa 490. Nella provincia di Cremona sono 241, a Brescia 189, a Bergamo 183, a Pavia 150, a Mantova 27 e a Lodi 15. Sulla Mappa dei Fontanili della Lombardia, trovate quelli esistenti e quelli ormai inattivi.  

 

Milano, città d’acqua
Nel vasto territorio del Parco Agricolo Sud Milano (oltre 47mila ettari e 60 comuni), al digradare della pianura nelle depressioni naturali del terreno, emerge l’acqua di falda. Non più incanalata per le marcite - prati irrigati anche in inverno per produrre fieno tutto l’anno - sbocca naturalmente in cave, bacini e laghi artificiali.

A sud-est di Milano, il bacino dell’Idroscalo - il “mare di Milano”, oasi verde di 1,6 milioni di metri2 a 8 km dal Duomo - è alimentato dalle acque del fontanile Fontanone. Negli immediati dintorni, si trova anche il Laghetto di Redecesio, frazione di Segrate, formato dalle due cave tra il fontanile del Seminario e il fontanile Molina.

A San Bovio, nell’area umida di boschi e campi ricca di rogge e fontanili del Carengione, nel territorio di Peschiera Borromeo, l’esistenza del Gambarone è testimoniata da un documento notarile del 1011. Il suo nome deriva dalla presenza di gamberi di fiume nell’acqua sorgiva che sgorga da 6 polle naturali. Più a est, nella Riserva Naturale Parziale Biologica Sorgenti della Muzzetta, verso Rodano e Settala, altri 7 fontanili: Molino, il più grande nella provincia di Milano, Vallazza e Regelada e poi Nuovo, Busca, Boscana e Schenone

Uno sguardo più a Nord: il Parco dei Fontanili di Rho
Tra i comuni di Milano, Pero, Rho, Cornaredo e Settimo Milanese, i 130 ettari del Parco dei Fontanili di Rho rappresentano il polmone verde vitale di un’area densamente urbanizzata. Nei suoi boschi, le radure e i campi coltivati, è possibile visitare i fontanili recuperati con impegno dal personale del Parco e dai volontari. 

Verso la Bassa Padana: la fascia delle risorgive
Nelle frazioni di Pandino, in provincia di Cremona, su un territorio pianeggiante che si estende per oltre 22 km2, 16 fontanili e risorgive (qui la mappa) hanno dato vita alle marcite, così sostanziali per l’agricoltura locale. 

A sud-ovest, dove inizia la Bassa Padana umida, Bareggio è famosa per i suoi 16 fontanili, quasi tutti attivi. Il Barona, uno dei più antichi, è citato nelle cronache del 1191. Le sue acque muovevano le pale di un mulino per la lavorazione del legno. 

Nella vicina Riserva Naturale Parziale Biologica del Fontanile Nuovo, la Provincia di Milano organizza interessanti visite didattiche. Il fontanile è inoltre meta di un bell’itinerario cicloturistico: 20 km nel Parco Agricolo Sud Milano, attraverso edifici storici, boschi, cascine, specchi d’acqua, fino a raggiungere la piccola riserva botanica. Poco più avanti, il fontanile Laghetto nel Parco Arcadia ospita carpe, tinche, persici e sulle sponde anatre, pavoni, cigni e cicogne. 

A Corbetta, ecco il Buldiròn o Fontanile Boldirone, già conosciuto nel ‘500, ripristinato e ampliato nel 1786 per volere della nobiltà locale. Ancora oggi, scendendo verso sud, attraversa i terreni delle cascine Cantalupa e Cantalupetta.

Acque sorgive della Bergamasca e del Bresciano
Nella Riserva Naturale Regionale parziale biologica Fontanile Brancaleone si trova la principale risorgiva comunale di Caravaggio.  Il fontanile è chiamato in dialetto Öcc del Bàss, per le sette polle di acqua sorgiva che originano la Roggia Basso. Su richiesta, ospita visite guidate didattiche per le scolaresche. 

A Masano, nell’area agricola tra le cascine Purgatorio e Inferno, c’è il fontanile Vascapine, da “vasche piene”, come venivano chiamate le sorgenti spontanee che circondavano Caravaggio, canalizzate già a fine 1300 per irrigare i campi. Dal fontanile parte una bella passeggiata che, superato il canneto, porta in centro città.  

In provincia di Brescia, il territorio del Parco Oglio Nord, riserva naturale che offre nutrimento e riparo ad animali e piante rare, è animato dalle acque di risorgive e i fontanili che, d’inverno, fumano nella campagna gelata. Uno spettacolo da non perdere! 

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