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Percorsi d’arte popolare lungo argini e golene
ITINERARIO PAESAGGIO
«Un pease ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti»
Cesare Pavese
L’Oltrepò mantovano costituisce un ambito peculiare all’interno della pianura lombarda, in quanto è contraddistinto da una precisa fisionomia territoriale determinata dalla presenza di un paesaggio agrario estremamente diversificato: dai paesaggi fluviali e golenali del Po, al forte segno degli argini, alla fitta rete di canali e fossi irrigui, dalla molteplicità e dall’accostamento di colture agrarie diverse, alcune delle quali connotano il paesaggio in modo estremamente mutevole all’alternarsi delle stagioni, alla presenza diffusa di elementi di elevato valore naturalistico quali siepi, filari, boschetti, piccole aree umide, macereti e bugni. Un fattore di pregio evidente del paesaggio in questa zona è il suo carattere “aperto”, che si ritrova anche nella disposizione dei campi, nella trama delle strade, dei filari alberati e delle fossati irrigui e degli stessi nuclei di cascinali. Un percorso fatto della stessa lentezza dell’acqua che scorre nei grandi solchi che segnano il paesaggio, per immergersi in un territorio profondamente formato anche nella sua dimensione culturale, dal rapporto con i fiumi, in un lungo passaggio per i grandi argini che sormontano le importanti golene, strumenti fondamentali nel caso delle alluvioni. Tragitti che si collegano con la rete dei percorsi arginali del "Parco fluviale del fiume Secchia” in territorio emiliano e con la rete di percorsi ciclopedonali arginali che fiancheggiano il fiume Po sino in provincia di Ferrara. Da Quistello alla scoperta delle cascine e delle corti del territorio, ricche di testimonianze di storia contadina, arricchite da opere d’arte.